Mattia Fontana, L'Inter-Juventus di Boninsegna e Anastasi, su it.eurosport.yahoo.com, 27 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2013).
«Roberto Boninsegna, ormai prossimo ai 33 anni, lascia l'Inter e va alla Juventus. Pietro Anastasi, di cinque anni più giovane, vola in direzione opposta. "Per me è ancora oggi una vicenda triste – ricorda Bonimba [...] – perché mi ritenevo una bandiera dell'Inter, un incedibile. Volete sapere come andò? Io ero al mare con mia moglie e a un certo punto mi chiama il cameriere del bagno. C'è una telefonata per me. È Fraizzoli che un po' imbarazzato mi dice: 'Roberto, domani devi venire a Milano perché la società ha deciso di darti alla Juventus'. Sobbalzo dalla sedia e gli rispondo: 'Presidente, ma la società è lei! Alla Juventus ci andrà lei'. Poi torno da mia moglie che vedendomi bianco in volto mi fa: 'Ma è morto qualcuno?' Alla fine ho dovuto accettare. All'epoca non era come adesso, se ti vendevano dovevi andare. Eri obbligato". Anche per Anastasi non è facile. Nonostante tutto nasca per 'colpa sua'. [...] "Se siamo arrivati a quello scambio, però, è perché io avevo litigato con l'allora allenatore della Juventus, Carlo Parola. Ero praticamente fuori rosa, così Boniperti si mise all'opera per quella trattativa incredibile. Per me però è stata durissima. Venivo da otto anni di Juventus, andavo in una rivale come l'Inter. Non l'avrei mai voluto. Sono passati quasi quarant'anni, ma se si dice Anastasi si pensa alla Juventus. E se si dice Boninsegna si pensa all'Inter"»