Gli ebrei Shami (dall'arabo ash-Sham, il Nord, con riferimento alla Palestina o a Damasco) rappresentano coloro che hanno accettato il rito e l'autorità rabbinica sefardita/palestinese, dopo essere venuti in contatto con siddurim (libri di preghiera ebraici) provenienti da Israele o dalla diaspora sefardita, grazie a viandanti e mercanti del tardo XVII secolo e XVIII secolo. Cfr. Yosef Tobi, "Caro's Shulhan Arukh Versus Maimonides' Mishne Torah in Yemen". In Lifshitz, Berachyahu. The Jewish Law Annual (vers. elettronica) 15, Routledge, 2004, p. PT253; Reeva S. Simon, Mikha'el M. Laskier, Sara Reguer, The Jews of the Middle East and North Africa in modern times, Columbia University Press, 2003, p. 398.