«Dirigente del PCI e poi del PDS [...] Esponente dell'ala del partito definita
migliorista (con una sfumatura negativa per gli avversari dentro e fuori il PCI), legato a G. Amendola, N. ha mantenuto uno stile politico e culturale improntato a concretezza e realismo e, in anticipo sui tempi del suo partito, si è mostrato aperto al
riformismo, alle
socialdemocrazie e all'Europa, intessendo intensi rapporti con i partiti del socialismo europeo.»