Carlo Lodovico Visconti; Virginio Vespignani, Il sepolcro del fanciullo Quinto Sulpicio Massimo, Roma, Tip. della S.C. de Propaganda Fide, 1871. La gara si disputava ogni 5 anni, e comprendeva una competizione letterario-musicale, una equestre e una ginnica; la gara letteraria consisteva nel comporre e recitare versi poetici su un dato tema, in latino o in greco, mentre quella equestre e ginnica comprendeva anche la corsa delle quadrighe e la corsa delle fanciulle. I premi, corone di quercia legate con un nastro d'oro, erano consegnati personalmente dall'imperatore ai vincitori.