Doge von Venedig (German Wikipedia)

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archive.org

  • „S. Marco a destra ritto in piedi, cinto il capo di aureola, col libro dei Vangeli nella mano sinistra, consegna colla destra al Doge un vessillo con asta lunghissima, che divide la moneta in due parti pressoché uguali. A sinistra il Doge, vestito di ricco manto ornato di gemme, tiene colla sinistra un volume, rotolo, che rappresenta la promissione ducale, e colla destra regge il vessillo, la cui banderuola colla croce è volta a sinistra. Entrambe le figure sono di faccia, le teste colla barba sono scoperte; quella del Doge ha i capelli lunghi che si arricciano al basso“ (Nicolò Papadopoli: Enrico Dandolo e le sue monete, in: Rivista Italiana di Numismatica e Scienze Affini 3 (1890) 507–519, hier: S. 515 (Digitalisat).)
  • Vittorio Lazzarini: I titoli dei Dogi de Venezia, in: Nuovo Archivio Veneto, n. s. 5 (1903) 271–313 (online).

archiviodistatovenezia.it

  • Dies und das Folgende nach: Andrea Da Mosto: L’archivio di stato di Venezia. Indice generale, storico, descrittivo ed annalitico, 2 Bde., Rom 1937 und 1940, Nachdruck Rom 1971, Bd. 1, S. 70. (Digitalisat, Bd. 1).

archiviostudiadriatici.it

asa.archiviostudiadriatici.it

  • Andrea Da Mosto: I dogi di Venezia con particolare riguardo alle loro tombe, Ferdinando Ongania, Venedig [1939], S. 9 (Digitalisat; PDF; 62 MB). Andrea Da Mosto führt aus: „Risulta così che sono stati sepolti ad Eraclea due, a Mantova uno, nell’abazia di S. Ilario presso Fusina cinque, a Grado due, a S. Felice di Ammiana due, nell’abazia di Cuxa nel Rossiglione uno, a Ravenna uno, a Murano: due a S. Cipriano, uno a S. Maria degli Angeli ed uno a S. Chiara; uno a S. Sofia di Costantinopoli; a Venezia: due in chiese non precisate, sei nella chiesa di S. Zaccaria, nove nella chiesa di S. Marco, cinque a S. Giorgio Maggiore, due a S. Croce di Luprio, diciannove ai Ss. Giovanni e Paolo, sei a S. Maria Gloriosa dei Frari, uno a S. Maria della Celestia, tre a S. Stefano, uno a S. Marina, due a S. Maria dei Servi, due a S. Maria della Carità, due a S. Antonio di Castello, sei a S. Francesco della Vigna, uno a S. Salvatore, due a S. Domenico di Castello, tre a S. Giobbe, uno a S. Maria Assunta dei Gesuiti, uno a S. Giuseppe di Castello, uno a S. Lorenzo, quattro a S. Nicolò da Tolentino, uno a S. Maria Nova, uno a S. Martino, uno a S. Bonaventura, uno a S. Andrea di Zirada, uno a S. Benedetto, due a S. Eustacchio (S. Stae), due agli Scalzi, uno alla Madonna dell’Orto, due a S. Andrea della Certosa e uno a S. Nicolò del Lido.“

google.de

books.google.de

  • Gemeint ist die durch Muratori edierte Chronik des Laurentius de Monachis, das Chronicon de rebus Venetis ab U.C. ad annum MCCCLIV, Venedig 1758, Buch IV, S. 77 (Digitalisat).
  • So zählt noch Piero Giustinian († 1576) in seinem Opus Dell'historie venetiane di Pietro Giustiniano nobile veneto. Di nuouo riuedute, & ampliate, nelle quali si contengono tutte le cose notabili, occorse dal principio della fondatione della città, sino all'anno 1575, Lodouico Auanzo, 1576, S. 9 (Digitalisat); ebenso in der Auflage Gio. Battista Brigna, 1671, S. 12, Tradonico als 12. Dogen.
  • Francesco Zanotto: Il Palazzo ducale di Venezia, Bd. 4, Venedig 1861, S. 46 f. (Digitalisat).

warwick.ac.uk

  • Robert Finlay: The Venetian Republic as a gerontocracy: age and politics in the Renaissance, in: Journal of Medieval and Renaissance studies, 8 (1978) 157–178, hier: S. 157 f. (Digitalisat, PDF).