Paul Clemen: Die Kunstdenkmäler der Städte und Kreise Krefeld und Gladbach. (= Die Kunstdenkmäler der Rheinprovinz III,4), 1896, S. 102; Friedrich Wilhelm Lohmann: Geschichte der Stadt Viersen von den ältesten Zeiten bis zur Gegenwart. Viersen 1913, DNB361166230, S. 61; J. Kamp: Fußfälle, Heiligenhäuschen, Wegekreuze in Viersen. In: Der Kreis Gladbach. 1929, S. 127–130; Carl-Wilhelm Clasen: Die Denkmäler des Rheinlandes. Viersen. Düsseldorf 1964, DNB450796299, S. 38 und 41f. Die einzelnen Stationen sind weitgehend gleich gestaltet. Es handelt sich um schlichte Pfeiler aus Liedberger Sandstein über breiterem, oben abgeschrägten Sockel. Sie werden überfangen von einer profilierten Kämpferplatte mit geschwungenem Aufsatz, darüber folgen eine heute leere Nische sowie eine bekrönende steinerne Kugel mit einem Kreuz aus Eisen. Im Schaft der Pfeiler ist eine Rechtecknische eingebracht, die von einer (in den 1980er Jahren erneuerten) Gittertüre verschlossen wird. Die Reliefdarstellungen aus Steinguss mit Szenen aus dem Leidensweg Christi sind jüngere Zutaten, laut Clasen (Denkmal-Inventar 1964) aus der Kevelaerer Schule, d. h. wohl um 1900. Über oder unter der Nische ist die Inschrift ACB AO 1781 eingetieft; eine Anfang der 1960er Jahre noch gut lesbare ausführliche Inschrifttafel mit Volutenrahmung ist an der heutigen sechsten Station nur noch schwach erkennbar; Clasen zitiert diese Inschrift 1964: AO 1781 HAT DIE EHRS: JUNGFRAV ANNA CAT: BUSCH DIESE FUSFAEL ZUR EHREN GOTTES AVFRICHTEN LASSEN.
Im Einzelnen: 1. Abschied von der Mutter, 2. Ölberg, 3. Geißelung, 4. Dornenkrönung, Ecce Homo, Handwaschung des Pilatus, 5. Kreuztragung, 6. Kreuzigung, 7. Grablegung. – Guido Gentile: Sacri Monti e Viae Crucis: storie intrecciate. In: Amilcare Barbero, Pasquale Magro (Hrsg.): Saggio storico sulla devozione alla Via Crucis di Amédée (Teetaert) da Zedelgem. Evocazione e rappresentazione degli episodi e dei luoghi della Passione di Cristo. Saggi introduttivi. Centro di Documentazione dei Sacri Monti, Calvari e Complessi devozionali europei, Ponzano Monferrato 2004, ISBN 88-89081-01-5, S.31–42, hier S. 42 (italienisch, sacrimonti.net): “Tra i Calvari e i Kreuzwege della regione atesina (...) appare particolarmente vicina alla tipologia dei Sacri Monti la serie delle cappelle dei Misteri della Passione costruita dopo il 1675 sul Kofel di Castelrotto, dove sono messi in scena, con immagini lignee di popolaresca teatralità, sette momenti della Passione: il Commiato di Cristo dalla Madre, la Flagellazione, la Coronazione di Spine, il Cristo che porta la croce, la Crocifissione e il Santo Sepolcro; sul balcone di un edificio a questo vicino, fuor d’ogni riferimento topografico, ma con evidente gusto teatrale, compare il gruppo dell’Ecce Homo. Anche il Kofel, sino all’epoca delle riforme giuseppine, fu frequentato dalla popolazione locale e da pellegrini con processioni figurate.” – Via Crucis di Castelrotto. In: Datenbank des Dokumentationszentrums. Ente di Gestione dei Sacri Monti – Centro di Documentazione dei Sacri Monti, Calvari e Complessi devozionali europei; abgerufen am 26. Oktober 2020 (italienisch, Auszug aus dem vorstehenden Text). – (Gemeinde) Kastelruth: Escursione sul monte Calvario. In: outdooractive.com. 2016; abgerufen am 26. Oktober 2020 (italienisch): „Le sette cappelle, dalle forme diverse e dotate di gruppi scultorei, si riferiscono a vari momenti della Passione di Cristo: Gesù si congeda da sua madre – il Monte degli olivi – la Flagellazione – Pilato si lava le mani e l'incoronazione di spine – Gesù porta la croce – la deposizione nel sepolcro.“
Im Einzelnen: 1. Abschied von der Mutter, 2. Ölberg, 3. Geißelung, 4. Dornenkrönung, Ecce Homo, Handwaschung des Pilatus, 5. Kreuztragung, 6. Kreuzigung, 7. Grablegung. – Guido Gentile: Sacri Monti e Viae Crucis: storie intrecciate. In: Amilcare Barbero, Pasquale Magro (Hrsg.): Saggio storico sulla devozione alla Via Crucis di Amédée (Teetaert) da Zedelgem. Evocazione e rappresentazione degli episodi e dei luoghi della Passione di Cristo. Saggi introduttivi. Centro di Documentazione dei Sacri Monti, Calvari e Complessi devozionali europei, Ponzano Monferrato 2004, ISBN 88-89081-01-5, S.31–42, hier S. 42 (italienisch, sacrimonti.net): “Tra i Calvari e i Kreuzwege della regione atesina (...) appare particolarmente vicina alla tipologia dei Sacri Monti la serie delle cappelle dei Misteri della Passione costruita dopo il 1675 sul Kofel di Castelrotto, dove sono messi in scena, con immagini lignee di popolaresca teatralità, sette momenti della Passione: il Commiato di Cristo dalla Madre, la Flagellazione, la Coronazione di Spine, il Cristo che porta la croce, la Crocifissione e il Santo Sepolcro; sul balcone di un edificio a questo vicino, fuor d’ogni riferimento topografico, ma con evidente gusto teatrale, compare il gruppo dell’Ecce Homo. Anche il Kofel, sino all’epoca delle riforme giuseppine, fu frequentato dalla popolazione locale e da pellegrini con processioni figurate.” – Via Crucis di Castelrotto. In: Datenbank des Dokumentationszentrums. Ente di Gestione dei Sacri Monti – Centro di Documentazione dei Sacri Monti, Calvari e Complessi devozionali europei; abgerufen am 26. Oktober 2020 (italienisch, Auszug aus dem vorstehenden Text). – (Gemeinde) Kastelruth: Escursione sul monte Calvario. In: outdooractive.com. 2016; abgerufen am 26. Oktober 2020 (italienisch): „Le sette cappelle, dalle forme diverse e dotate di gruppi scultorei, si riferiscono a vari momenti della Passione di Cristo: Gesù si congeda da sua madre – il Monte degli olivi – la Flagellazione – Pilato si lava le mani e l'incoronazione di spine – Gesù porta la croce – la deposizione nel sepolcro.“