P. Gonnelli (curator-compiler); N. Adelfi (curator-compiler). "Duccio Galimberti, eroe della Resistenza". Museo Casa Galimberti. Comune di Cuneo. Retrieved 31 May 2021.
Giacomo Giraudo (3 December 2020). "3 dicembre 1944: l'omicidio di Duccio Galimberti". Settantasei anni fa il cadavere dell’avvocato e partigiano cuneese veniva abbandonato a Centallo. Se ne andava così una delle figure chiave della Resistenza cuneese, capo partigiano di Giustizia e Libertà e instancabile oppositore dell’oppressione tedesca. Un grande pezzo di storia di Cuneo, soprattutto per il discorso del 26 luglio 1943, rivolto alla piazza oggi a lui dedicata. ComunicAdv srl (Cuneo24), San Remo. Retrieved 5 June 2021.
Tancredi Galimberti; introduzione di Oliviero Zuccarini; nota biografica a cura di Vittorio Parmentola (1963). Mazzini politico – Progetto di riforma agraria. Associazione mazziniana italiana, Milano. Retrieved 1 June 2021. {{cite book}}: |work= ignored (help)
The "Piazza Vittorio" would be renamed as the "Piazza Galimberti" slightly more than a year later.[1]
The ten men accompanying Galimberti and Livio Bianco were Dante Giacosa, Leo Scamuzzi, Arturo Felici, Ildo Vivanti, Leonardo Ferrero, "Dado" Soria, Giancarlo Spirolazzi, Ugo Rapisarda and the brothers Enzo and Riccardo Cavaglion.[3]