"Wednesday, 4 September 2013 Research: More on the Bekes (Beeks)", website of APAAME (Aerial Photographic Archive for Archaeology in the Middle East) a research project founded by David Kennedy and based at the University of Sheffield (1978–1990 and then the University of Western Australia (1990–2015). In 2015 it moved to the University of Oxford (School of Archaeology)[34]
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The dispatches and letters of Vice Admiral Lord Viscount Nelson, 1758–1805, ed. Nicolas, Nicholas Harris, London, 1845, p.243 [27]
"col diritto di sedere in Parlamento nel braccio militare", Benedetto Radice, Memorie storiche di Bronte (Historical memories of Bronte), Vols 1&2, Bronte 1928, 1936, p.206 [2]
Questa terra di Bronte è la più adatta al caso; ma non sofficiente la rendita (allora il reddito di Bronte era calcolato in onze 5500), che dovrebbe essere non meno di onze 6000, nè più di 8000, dunque se ci siano altre terre confinanti per fare un tal pieno, ci si dovrebbero annessare (sic), dando l'equivalente agli attuali possessori, dandosegli la forma e carattere feudale col titolo di Duca che in Inghilterra suona meglio che gli altri[3]
Il nome "Bronte" era bello, persino gli inglesi lo potevano pronunciare con facilità[4]
Also the initials
"PQMF" appear on the four pillars of the entrance railings, symbolising Nelson's heraldic motto Palman Qui Meruit Ferat[5]
In quell'anno Bronte contava una popolazione di circa 9.500 abitanti[6]
«… in perpetuo la terra (quasi 25.000 ettari (elsewhere stated as 15,000) e la stessa città di Bronte, … con tutte le sue tenute e i distretti, insieme ai feudi, alle marche, alle fortificazioni, ai cittadini vassalli, ai redditi dei vassalli, ai censi, ai servizi, alle servitù, alle gabelle …»[7]
Jus Necis [8] Royal letters patent anzi in segno di particolare benevolenza concediamo ed elargiamo in perpetuo all’illustre Orazio Nelson e ai suoi eredi, discendenti legittimi della sua persona, il mero e misto imperio e il diritto di vita e di morte sugli abitanti della terra e del comune di Bronte[9]
"L'aborrito Ferdinando I" (così lo definisce lo storico brontese Benedetto Radice)[10]
Il "munifico" Borbone salvò l'Ospedale (commutando il reddito che ricavava da Bronte in un assegno annuo di 71.500 lire a carico dello Stato)[11]
Così Bronte per la favola del nome ebbe l'onore della Ducea e confermata la sventura del vassallaggio, appunto come il cane a cui il padrone mette al collo una bella catena di argento o di oro[12]
due sono i più grandi mali che affliggono Bronte: l'Etna e la Ducea.[13]
Nel 1956 una speciale commissione di conciliazione italo-britannica, istituita per occuparsi dei danni di guerra, stabilì che il duca Nelson-Bridport era il proprietario legittimo della Ducea e che lo stesso "Borgo Caracciolo" gli apparteneva.[14]
il Duca si preoccupa per la salute di Barret ed in particolare delle conseguenze dell’aria malsana di Maniace specie d’estate e gli consiglia di cambiare luogo di abitazione o di curare il drenaggio delle acque in modo da evitare acque stagnanti facendo costruire nuovi canali di scolo e ordinando la pulizia degli antichi dreni probabilmente ostruiti[15]
la facoltà di trasmettere la Ducea, a suo piacimento, non solo a qualsiasi dei suoi parenti ma pure ad estranei[16]
Non avendo l'ammiraglio eredi diretti (la figlia Orazia non fu neanche considerata, perchè illegittima) la ducea passò al fratello, il rev. William, II° duca di Bronte[17]
La transazione tra il Comune e la Ducea fu firmata in Bronte presso il notaio Giuseppe Gatto il 3 giugno del 1861. Un modo per rasserenare gli animi, dopo le tormentate e tragiche giornate dell’agosto 1860, note 5 in [18]
Circa metà del territorio, tra boschi terreni coltivabili e sciare, era stato ceduto al Comune di Bronte dal 3° Duca, Charlotte Mary Nelson, con l'atto di transazione del 1861 col qual dopo i tragici Fatti di Bronte si cercò di estinguere l'annosa lite e tensione con la popolazione brontese[19]
Il piccolo cimitero fra i mandorli, sul pendio di Fondaco, fu istituito, con legale autorizzazione da parte del Governo, circa venti anni fa, Bronte, Alexander Nelson Hood, 5th Duke of, The Duchy of Bronte: a memorandum written for his family in 1924 [20].
Interview in Daily Telegraph, 1956 [21]Lord Bridport, duca di Bronte ... aveva recentemente confessato che «la sua popolarità tra i suoi contadini lo imbarazza» dato che essi sempre «insistono per baciargli la mano»
Per gli anditi oscuri del Castello si incontrano silenziosi i servi e le guardie armate private del duca[22]
La Stampa (newspaper) del 26 luglio 1980, precisando però anche che la tenuta era stata già ceduta per tre miliardi e che «il maniero» forse sarebbe stato acquistato dal Comune ... si è infatti deciso a vendere la tenuta ad alcuni operatori catanesi disposti a pagare, per la sola terra, tre miliardi di lire» [25]
Inscribed: FILIPPO THOVEZ COMMISSARIO DELLA MARINERIA INGLESE GOVERNATORE GENERALE DELLA DUCEA DI BRONTE QUI GIACE CON LA DILETTA MADRE MARIANNA NUN EBBE VIRTU AD UNICA SUA GUIDA AMO’ BENEFICO GLI UOMINI DELLA CONSORTE DEI FIGLI FU TENERISSIMO DOPO AVER VISSUTO L ANNI MERITO’ LA PACE DEI GIUSTI NEL XXII OTTOBRE MDCCCXXXIX GUGLIELMO SUO FIGLIO DISIOSO DI ETERNARE LA MEMORIA DELLE VIRTU’ PATERNE FECE ERIGERE QUESTO MONUMENTO. See image [30]
William Thovez è stato in pratica uno degli uomini più potenti e ricchi della provincia di Catania per circa 35 anni[32]
see image Bronte Insieme/Storia – Ducea Nelson, gli amministratori dopo A. Graefer ALLA MEMORIA DI SAMUELE GRISLEY AMMINISTRATORE, E PER 54 ANNI IMPIEGATO FEDELE DELLA DUCEA DI BRONTE nato il 29 Gennaio 1808_morto il 28 Luglio 1874 SEPOLTO IN BRONTE IL VISCONTE BRIDPORT_DUCA DI BRONTE A SEGNO IMPERITURO
DI GRATITUDINE_DI STIMA ADDOLORATO QUESTA PIETRA PONEVA
Restauro del castello di Nelson, il comune di Bronte diffida l'impresa. Il Consorzio Ciro Menotti nel luglio del 2016 ha iniziato lavori di ristrutturazione del Castello per un milione e 213 mila euro. Da contratto i lavori dovevano terminare nell’ottobre del 2018 Catania Today, 4 December 2019 [26]
euromoney.com
Biography in euromoney.com, Viscount Bridport, Chairman, Bridport, 30 June 1999 [24]
geneanet.org
gw.geneanet.org
Baptized 14 September 1813 – Saint John, Portsea, Hampshire, England Deceased 13 April 1879, aged 66 years old Buried – Messina Protestant Cemetery [33]
J. A. Gibbs, The history of Antony and Dorothea Gibbs and of their contemporary relatives, including the history of the origin and early years of the house of Antony Gibbs and sons (1922), quoted in [28]
Muster Roll of H.M.S. Victory's Complement at the Battle of Trafalgar, 21 October 1805 (at Portsmouth) "This board gives a list of the 820 men who were awarded prize money and a Government Grant for enemy ships destroyed or captured during the battle"[29]