Paradiso, III, 3, dante.global. Occorre dire che originariamente la massima non si riferiva al concetto odierno di “procedere per prove ed errori”, ma ad una tecnica argomentativa della filosofia scolastica, che espone l’opinione ritenuta giusta, ma pure confuta l’opinione considerata erronea. Ad essere esatti, nel Canto II del Paradiso la pars destruens del discorso di Beatrice precede quella construens, quindi il motto andrebbe in un certo senso invertito.