Nell'opera "Elementi di agricoltura ad uso delle scuole di Buda nel regno di Ungheria" (Milano, 1794) l'abate Lodovico Mitterparcher, professore di Agricoltura presso l'Università di Buda, scriveva in Ungheria "È famoso anche l'aceto alla modenese". Museo del Balsamico Tradizionale di Spilamberto, Gli aceti “alla modenese”, su museodelbalsamicotradizionale.org. URL consultato il 3 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2013).
Museo del Balsamico Tradizionale di Spilamberto, Compare l’aggettivo “balsamico”, su museodelbalsamicotradizionale.org. URL consultato il 3 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2012).
"Il vero Aceto balsamico tradizionale è prodotto nell'area degli antichi dominj estensi. È ottenuto da mosto d'uva cotto; maturato per lenta acetificazione, derivata da naturale fermentazione e da progressiva concentrazione mediante lunghissimo invecchiamento in serie di vaselli di legni diversi, senza alcuna addizione di sostanze aromatiche. Di colore bruno scuro, carico e lucente, manifesta la propria densità in una corretta, scorrevole sciropposità. Ha profumo caratteristico e complesso, penetrante, di evidente, ma gradevole ed armonica acidità. Di tradizionale ed inimitabile sapore dolce e agro ben equilibrato, si offre generosamente pieno, sapido con sfumature vellutate in accordo con i caratteri olfattivi che gli sono propri". Museo del Balsamico Tradizionale di Spilamberto, 1976 - Definizione di “balsamico” da parte della Consorteria di Spilamberto, su museodelbalsamicotradizionale.org. URL consultato il 3 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2013).