Condannati, ma solo Sofri torna in carcere, in Corriere della Sera, 25 gennaio 2000. URL consultato il 7 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2015).
All'affermazione di Travaglio (vedi La scomparsa dei fatti p.15-16) che «essendo [Sofri] condannato per omicidio e dunque beneficiario dell'indulto, lo farà uscire dal carcere tre anni prima», Sofri rispose (6 luglio, da Il Foglio): «Lo squadrista Marco Travaglio scrive [...] una sequela di falsità indegne, allo scopo di galvanizzare l'indignazione pubblica contro l'indulto. Il quale, improvvisamente, diventa anche responsabile del mancato risarcimento ai caduti sul lavoro per le malattie professionali e i morti di amianto. E di mandare in fumo il maxiprocesso contro i boss svizzeri e italiani dell'Eternit. Ma l'indulto non può mandare in fumo nessun processo. [...] E l'indulto non c'entra niente, né può toccare i risarcimenti [...] L'articolo che fa dire agli avvocati di parte civile, i quali avranno le migliori intenzioni, le cose più spericolate [...] è una bassezza, maggiore perché prende a pretesto le attese dei familiari di "caduti sul lavoro e morti di amianto"».
(riportato sempre ne La scomparsa dei fatti). La polemica prosegue e allo scritto di Travaglio Sofri risponde ancora, dandogli del «cretino» e su L'Unità ribadisce che si tratta di «falsità assolute e ciniche» allo scopo di tenere «decine di migliaia di miei simili boccheggianti nelle celle della Repubblica»(Adriano Sofri, Cattivi pensieriArchiviato il 22 febbraio 2014 in Internet Archive., l'Unità); gli risponde l'avvocato torinese Sergio Bonetto scrivendo a L'Unità e a Il Fogli, ma solo la prima pubblicherà la lettera. Nei giorni seguenti Travaglio verrà attaccato da Daria Bignardi, nuora dello stesso Sofri, e da Gad Lerner su Vanity Fair, su Oggi da Claudio Martelli e su L'Unità da Sergio Staino, che da anni conduce battaglie "pro-Sofri", e in ultimo da Paolo Franchi su Il Riformista.
Giorgio Dell'Arti, Adriano Sofri, 2007. URL consultato il 4 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2013).
Intervista a Fabio Mussi, su normalenews.sns.it, Normalenews.it. URL consultato il 29 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
Sofri e D’Alema sullo stesso binario, in Il Tirreno, 10 marzo 2008. URL consultato il 29 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2015).
Vittorio Sgarbi, Saddam nel tombino e Sofri, in il Giornale, 23 dicembre 2003. URL consultato il 25 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2015).
È l'ora di chiudere certi conti, in Corriere della Sera, 7 marzo 1999. URL consultato il 18 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2015).
Indro Montanelli, Piccola proposta sul caso Sofri, in Corriere della Sera, 26 gennaio 2000. URL consultato il 18 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2015).
All'affermazione di Travaglio (vedi La scomparsa dei fatti p.15-16) che «essendo [Sofri] condannato per omicidio e dunque beneficiario dell'indulto, lo farà uscire dal carcere tre anni prima», Sofri rispose (6 luglio, da Il Foglio): «Lo squadrista Marco Travaglio scrive [...] una sequela di falsità indegne, allo scopo di galvanizzare l'indignazione pubblica contro l'indulto. Il quale, improvvisamente, diventa anche responsabile del mancato risarcimento ai caduti sul lavoro per le malattie professionali e i morti di amianto. E di mandare in fumo il maxiprocesso contro i boss svizzeri e italiani dell'Eternit. Ma l'indulto non può mandare in fumo nessun processo. [...] E l'indulto non c'entra niente, né può toccare i risarcimenti [...] L'articolo che fa dire agli avvocati di parte civile, i quali avranno le migliori intenzioni, le cose più spericolate [...] è una bassezza, maggiore perché prende a pretesto le attese dei familiari di "caduti sul lavoro e morti di amianto"».
(riportato sempre ne La scomparsa dei fatti). La polemica prosegue e allo scritto di Travaglio Sofri risponde ancora, dandogli del «cretino» e su L'Unità ribadisce che si tratta di «falsità assolute e ciniche» allo scopo di tenere «decine di migliaia di miei simili boccheggianti nelle celle della Repubblica»(Adriano Sofri, Cattivi pensieriArchiviato il 22 febbraio 2014 in Internet Archive., l'Unità); gli risponde l'avvocato torinese Sergio Bonetto scrivendo a L'Unità e a Il Fogli, ma solo la prima pubblicherà la lettera. Nei giorni seguenti Travaglio verrà attaccato da Daria Bignardi, nuora dello stesso Sofri, e da Gad Lerner su Vanity Fair, su Oggi da Claudio Martelli e su L'Unità da Sergio Staino, che da anni conduce battaglie "pro-Sofri", e in ultimo da Paolo Franchi su Il Riformista.
Adriano Sofri risponde, su ilfoglio.it. URL consultato il 24 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2015).