Una così netta presa di posizione da parte di Puškin suscitò le forti critiche del moldavo Vasile Alecsandri, il quale scrisse come replica: Sei più nero degli zingari, tu che hai mendicato da noi per anni, tu che sei stato accolto e che non ci hai detto neanche "grazie".
Con doni di pane e di sale, col vino della nostra cantina ti abbiamo ospitato. E tu all'alba ridendo, ci hai cacato sui fiori.
[…] Lo vedi allora? renditene conto: non sei stato un cavallo arabo ma un PORCO! (Donatiello).