Alessandro Manzoni (Italian Wikipedia)

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academia.edu

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arte.it

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  • Casa del Manzoni, su casadelmanzoni.it, Casa del Manzoni. URL consultato il 3 agosto 2015.

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  • Comune di Milano, 36 Via Visconti di Modrone (PDF), su comune.milano.it/municipio1, 2020, p. 2. URL consultato il 27 dicembre 2023.

corriere.it

archiviostorico.corriere.it

giuliamarucelli.it

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jstor.org

  • Frare, pp. 147-165 rievoca, infatti, la condanna culturale, morale e civile degli intellettuali dell'Ottocento nei confronti del Barocco e quindi del '600, in quanto secolo «sciocco e sfarzoso» (p. 155), «intint[o] di superstizione e di magia, provinciale e attardat[o]» (p. 156) ed espressione, in generale, del malgoverno spagnolo in Lombardia. Pierantonio Frare, La condanna etica e civile dell'Ottocento nei confronti del Barocco, in Italianistica: Rivista di letteratura italiana, vol. 33, n. 1, Accademia Editoriale, Gennaio/Aprile 2004, pp. 147-165, ISSN 0391-3368 (WC · ACNP). URL consultato il 30 marzo 2024.
  • Si veda in generale il saggio di Parisi, la cui introduzione è già eloquente sul tema che si sta per affrontare:

    «Per studiare Manzoni bisogna prendere in considerazione, oltre alla cultura europea del primo '800, quella dei secoli precedenti, prestando particolare attenzione al cattolicesimo elaborato in Francia da autori seicenteschi come Bossuet, Nicole e Pascal.»

    Luciano Parisi, Il tema della Provvidenza in Manzoni, in MLN, vol. 114, n. 1, The Johns Hopkins University Press, Gennaio 1999, pp. 83-105, ISSN 0026-7910 (WC · ACNP). URL consultato il 4 settembre 2015. Luciano Parisi, Il tema della Provvidenza in Manzoni, in MLN, vol. 114, n. 1, The Johns Hopkins University Press, Gennaio 1999, pp. 83-105, ISSN 0026-7910 (WC · ACNP). URL consultato il 4 settembre 2015.
  • Parisi, p. 90, analizzando la morale di Bossuet, si sofferma sul valore "provido" delle sventure che possono capitare agli uomini giusti:

    «Dio mira alla salute ultima della coscienza […] Le sofferenze che colpiscono una persona trovano in quest'ottica la loro giustificazione etica: Enrichetta di Francia, che senza le sue sfortune avrebbe peccato d'orgoglio, ha ricevuto grazie ad esse le consolazioni promesse a coloro che piangono. La sventura è stata 'provida' come quella che colpisce l'Ermengarda manzoniana»

    Luciano Parisi, Il tema della Provvidenza in Manzoni, in MLN, vol. 114, n. 1, The Johns Hopkins University Press, Gennaio 1999, pp. 83-105, ISSN 0026-7910 (WC · ACNP). URL consultato il 4 settembre 2015.
  • Bertini, p. 812:

    «Il romanzo… si inserisce nel percorso generale della ricerca linguistica manzoniana… la realizzazione del modello linguistico fondato sull'uso del fiorentino non vernacolare, in larga parte documentata dalla revisione della Ventisettana»

    Diego Maria Bertini, Revisione de 'La lingua di Manzoni. Avviamento alle prose manzoniane', in Aevum, vol. 68, n. 3, Vita e Pensiero, 1994, pp. 812-818, ISSN 0001-9593 (WC · ACNP). URL consultato il 7 settembre 2015.

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  • Alcuni autori, come de Feo, p. 27 e Bonfiglioli, p. 8 riportano il 1773 come anno di infeudazione di Moncucco ai Manzoni: ciò si tratta di un evidente errore, in quanto Carlo II di Spagna era morto nel 1700, e il novarese, prima della guerra di successione spagnola, faceva parte del Ducato di Milano, all'epoca sotto l'egida di Madrid. Italo de Feo, Manzoni. L'uomo e l'opera, Milano, Arnoldo Mondadori Editori, 1971, SBN IT\ICCU\SBL\0433214. Giorgio Bonfiglioli, Manzoni, la vita e le opere, Milano, Genio, 1949, SBN IT\ICCU\LO1\0259106.
  • Manzoni cominciò a scrivere versi all'età di nove anni (Fabris, p. 94.) Cristoforo Fabris, Memorie manzoniane, Milano, Cogliati, 1901, SBN IT\ICCU\UFI\0258591. URL consultato il 19 luglio 2015.
  • Arese e Pagani erano già amici di Manzoni dal tempo del Collegio Longone (Nigro, p. 3). Per quanto riguarda le figure di Luigi Arese e Ignazio Calderari, Sforza, p. 5, n° 3 e 5 ci delinea i seguenti ritratti: «Il conte Luigi Arese Lucini di Milano, del quale più volte e con affetto caldissimo parla il Manzoni nelle sue lettere. Ebbe la sventura di perdere il padre nel fiore degli anni, e di cadere nelle mani di raggiratori, che lo avrebbero spogliato, se spontaneamente il 5 luglio del 1805 non si fosse messo sotto la tutela del dott. Gaetano Garbagnati, rinunziando al maneggio delle proprie sostanze. Il I settembre del 1806 fece testamento; istituiì eredi i fratelli; legò l'orologio d'oro a Giovambattista Pagani» (nº3); «Il conte Ignazio Calderari, altro degli amici giovanili del Nostro; che gli indirizzò varie lettere [...] Nacque nel 1793; cessò di vivere nel dicembre del 1838» (nº4). Silvano Salvatore Nigro, Manzoni, a cura di Carlo Muscetta, collana Letteratura italiana Laterza, Roma-Bari, Editori Laterza, 1983, SBN IT\ICCU\TO0\1331729.
  • Così veniva chiamato dai contemporanei per lo stile modellato su quello del poeta greco (si veda Bognetti, p. 109). Gian Piero Bognetti, Manzoni giovane, Napoli, Guida Editori, 1977, SBN IT\ICCU\LO1\0260085. La Nota ai testi (pp. VII-VIII) avverte che il volume raccoglie saggi e articoli pubblicati tra il 1948 e il 1955, più un saggio inedito recante in calce la data del 1959
  • Secondo De Gubernatis, pp. 146-147, il Tosi obbligò Manzoni, come penitenza per la vita anticlericale e atea della prima giovinezza, a scrivere un trattato in difesa della religione cattolica, giungendo addirittura a «chiude[re] in camera Alessandro Manzoni, perché mandasse innanzi il libro sulla Morale cattolica che non voleva andare avanti». Angelo De Gubernatis, Alessandro Manzoni - Studio biografico, Firenze, Le Monnier, 1879, SBN IT\ICCU\LO1\0259158. URL consultato il 6 gennaio 2015.
  • Nel corso dell'Ottocento, il cristianesimo cattolico europeo era spaccato tra il cattolicesimo reazionario, fedele all'alleanza tra trono e altare, e quello liberale, che voleva conciliare le aspirazioni del mondo moderno con la fede cattolica. Quest'ultima linea di tendenza era espressa, in Francia da Félicité de Lamennais e Augustin Thierry, e in Italia da Gino Capponi, Antonio Rosmini, Raffaello Lambruschini e Manzoni (Giudice-Bruni, pp. 206-207). Manzoni, difatti, non condivideva il connubio tra il potere temporale e quello spirituale (Cantù, pp. 304-305), tanto che votò, in qualità di senatore del Regno d'Italia nel 1861, per il trasferimento della capitale da Torino a Roma, capitale ancora dello Stato Pontificio; e accettò, nel 1872, la cittadinanza onoraria dell'appena conquistata città dei Papi (Tellini, p. 45). Aldo Giudice e Giovanni Bruni, Ottocento, collana Problemi e scrittori della letteratura italiana, vol. 3, Torino, Paravia, 1973, SBN IT\ICCU\LO1\1213866. Cesare Cantù, Alessandro Manzoni. Reminiscenze di Cesare Cantù, Milano, Fratelli Treves, 1885, SBN IT\ICCU\LO1\0259281. URL consultato il 9 agosto 2015. Gino Tellini, Manzoni, Roma, Salerno Editrice, 2007, ISBN 978-88-8402-572-2.
  • Verdi provava devozione nei confronti dell'autore de I promessi sposi, non soltanto per la prosa e l'arte, ma anche per l'alto valore morale e civile che il Manzoni propugnava con la sua autorità morale. Lo dimostra una lettera del 1867 che il compositore inviò alla comune amica Clara Maffei, pregna d'emozione e di riverenza verso il Manzoni. Si veda: Verdi, pp. 390-391. Giuseppe Verdi, "Voi siete un santo", in Giancarlo Vigorelli (a cura di), Manzoni pro e contro - Ottocento, Milano, Istituto propaganda libraria, 1975, pp. 390-391, SBN IT\ICCU\MOD\0138365.
  • Entrambi gli scrittori sono assertori della violenza che colpisce l'uomo nel corso della sua esistenza, ma la differenza verte sulla speranza ultima cui l'uomo è destinato: se per Leopardi, come esplicato nel Dialogo della Natura e di un Islandese, il ciclo esistenziale del mondo è destinato a risolversi in un ciclo meccanico di distruzione e morte, Manzoni riesce a non cadere in questo pessimismo "cosmico" grazie alla fiducia che pone nella Provvidenza divina. Si veda, per approfondire, il saggio di Tortoreto. Alcuni versi e alcune scelte stilistiche dell'Ognissanti, frammento manzoniano del 1847, sono stati messi in contrapposizione con l'immagine della Ginestra; in particolare: «A Quello domanda, o sdegnoso, / Perché sull’inospite piagge, / All’alito d’aure selvagge, / Fa sorgere il tremulo fior, / Che spiega dinanzi a Lui solo / La pompa del candido velo, / Che spande ai deserti del cielo / Gli olezzi del calice, e muor. / E voi che, gran tempo, per ciechi / Sentier di lusinghe funeste / Correndo all’abisso, cadeste / In grembo a un’immensa pietà» (A. Manzoni, Ognissanti)
    in opposizione a
    «E tu, lenta ginestra, / Che di selve odorate / Queste campagne dispogliate adorni, / Anche tu presto alla crudel possanza / Soccomberai del sotterraneo foco,( [...] ) E piegherai / Sotto il fascio mortal non renitente / Il tuo capo innocente: / Ma non piegato insino allora indarno / Codardamente supplicando innanzi / Al futuro oppressor; ma non eretto / Con forsennato orgoglio inver le stelle, / Né sul deserto, dove / E la sede e i natali / Non per voler ma per fortuna avesti; / Ma più saggia, ma tanto / Meno inferma dell'uom, quanto le frali / Tue stirpi non credesti / O dal fato o da te fatte immortali». (G. Leopardi, La ginestra).
    Il fiore di Leopardi simboleggia l'eroismo senza speranza finale, mentre quello di Manzoni spera sempre l'intervento finale della Grazia risolutrice, nelle vicende storiche (la provida sventura) ed oltre. Cfr. note ai Canti, ed. Garzanti, pag. 324, che citano Bigongiari, De Robertis e Fortini. Alessandro Tortoreto, Manzoni e Leopardi, in Aevum, vol. 45, n. 3, 1º maggio 1971, pp. 322-336, SBN IT\ICCU\RMS\2284106.
  • Si ricordi la "Cameretta" riunita intorno a Carlo Porta, all'amicizia con Tommaso Grossi, al nutrito carteggio con Fauriel e al circolo d'amicizie che si ritrovano in casa di Manzoni. Vedasi: Fabris, pp. 7-71; Boneschi, pp. 310-311. Cristoforo Fabris, Memorie manzoniane, Milano, Cogliati, 1901, SBN IT\ICCU\UFI\0258591. URL consultato il 19 luglio 2015. Marta Boneschi, Quel che il cuore sapeva: Giulia Beccaria, i Verri e i Manzoni, Milano, Mondadori, 2005, ISBN 88-04-54779-0.
  • Casalis, p. 600

    «Moncucco, dipendenza di Mirasole nel basso Novarese: trovasi sull'Arbogna: fu signoria dei Manzoni del luogo di Caleotto nel territorio di Lecco.»

    Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna 1842, G. Maspero Libraio e Cassone e Marzorati Tipografi, a cura di Goffredo Casalis, vol. 10, Torino, SBN IT\ICCU\TO0\0320680. URL consultato il 3 gennaio 2015.
  • Manzoni rievoca così l'incontro, in Fabris, p. 94:

    «Mi rammento di averlo veduto una sola volta, e ne ricordo la figura. Mia madre, prima di mettermi in collegio, mi condusse a salutarlo; ed egli andò a prendere dei cioccolatini per me. Mi pare ancora di vedere il nonno e l'armadio.»

    Cristoforo Fabris, Memorie manzoniane, Milano, Cogliati, 1901, SBN IT\ICCU\UFI\0258591. URL consultato il 19 luglio 2015.
  • Parenti, p. 12:

    «Il feudo di Moncucco apparteneva ai Manzoni, che lo avevano acquistato dalla Regia Camera di Milano, con l'assenso di Carlo II re di Spagna, fin dal 23 febbraio 1691, per opera di Don Pietro Antonio.»

    Marino Parenti, Immagini della vita e dei tempi di Alessandro Manzoni, Firenze, Sansoni, 1973, SBN IT\ICCU\RLZ\0066638.
  • Bonfiglioli, p. 8. Giorgio Bonfiglioli, Manzoni, la vita e le opere, Milano, Genio, 1949, SBN IT\ICCU\LO1\0259106.
  • Casalis, p. 600:

    «Moncucco, dipendenza di Mirasole nel basso Novarese: trovasi sull'Arbogna: fu signoria dei Manzoni del luogo di Caleotto nel territorio di Lecco.»

    Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna 1842, G. Maspero Libraio e Cassone e Marzorati Tipografi, a cura di Goffredo Casalis, vol. 10, Torino, SBN IT\ICCU\TO0\0320680. URL consultato il 3 gennaio 2015.
  • De Gubernatis, p. 21, nota 4. Angelo De Gubernatis, Alessandro Manzoni - Studio biografico, Firenze, Le Monnier, 1879, SBN IT\ICCU\LO1\0259158. URL consultato il 6 gennaio 2015.
  • Tommaseo, p. 54. Niccolò Tommaseo, Colloqui col Manzoni di N. Tommaseo, G. Borri, R. Bonghi; seguiti da Memorie Manzoniane di Cristoforo Fabris, Milano, Ceschina, 1954, SBN IT\ICCU\CSA\0056954.
  • De Gubernatis, p. 18, nota 2:

    «Al fanciullo furono imposti i nomi di Alessandro, Francesco, Tommaso, Antonio Il primo nome era quello del padre di Don Pietro, ossia del nonno del Manzoni, allora già morto; il secondo il nome del padrino Don Francesco Arrigoni. Il nome di Tommaso gli fu imposto, senza dubbio, perché la Chiesa il dì 7 marzo festeggia San Tommaso. Antonio era il nome di un cugino canonico in San Nazaro; ma potrebbe pure esser venuto al Manzoni da una madrina Antonietta, intorno alla quale tuttavia, per ora, non sappiamo proprio nulla.»

    Angelo De Gubernatis, Alessandro Manzoni - Studio biografico, Firenze, Le Monnier, 1879, SBN IT\ICCU\LO1\0259158. URL consultato il 6 gennaio 2015.
  • Tonelli, p. 5. Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Tonelli, p. 9. Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Fabris, p. 86. Cristoforo Fabris, Memorie manzoniane, Milano, Cogliati, 1901, SBN IT\ICCU\UFI\0258591. URL consultato il 19 luglio 2015.
  • Fabris, p. 95. Cristoforo Fabris, Memorie manzoniane, Milano, Cogliati, 1901, SBN IT\ICCU\UFI\0258591. URL consultato il 19 luglio 2015.
  • Tonelli, p. 15. Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Tonelli, p. 16. Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Carcano, pp. 7-8. Giulio Carcano, Vita di Alessandro Manzoni, Milano, Fr.lli Rechiedei, 1873, SBN IT\ICCU\LO1\0261082. URL consultato il 19 luglio 2015.
  • Fabris, p. 86:

    «Quel giorno recitavo da me la Caduta del Parini; e, uscito poi di stanza, ebbi la notizia che poi il Parini era morto: e fu una delle più forti e dolorose impressioni della mia vita.»

    Cristoforo Fabris, Memorie manzoniane, Milano, Cogliati, 1901, SBN IT\ICCU\UFI\0258591. URL consultato il 19 luglio 2015.
  • Tonelli, p. 18. Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Giordano, p. 45. Alberto Giordano, Manzoni. La vita il pensiero i testi esemplari, Milano, Accademia, 1973, SBN IT\ICCU\RLZ\0206775.
  • Don Pietro risiedeva, insieme a una sorella ex monaca e a uno zio monsignore, nei pressi di Porta Tosa (Carcano, p. 8). Giulio Carcano, Vita di Alessandro Manzoni, Milano, Fr.lli Rechiedei, 1873, SBN IT\ICCU\LO1\0261082. URL consultato il 19 luglio 2015.
  • Momigliano, p. 5. Attilio Momigliano, Alessandro Manzoni, Messina-Milano, Principato, 1933, SBN IT\ICCU\RLZ\0163861.
  • Venosta, p. 55. Felice Venosta, Alessandro Manzoni. Cenni sulla vita e le sue opere, Milano, Carlo Barbini, 1873, SBN IT\ICCU\BVE\0587591. URL consultato il 3 agosto 2015.
  • Di questa idea, ad esempio, Piumati, p. 3 e De Gubernatis, p. 60. Alessandro Piumati, La vita e le opere di Alessandro Manzoni, Torino, Paravia, 1886, SBN IT\ICCU\LO1\0260227. URL consultato il 6 gennaio 2015. Angelo De Gubernatis, Alessandro Manzoni - Studio biografico, Firenze, Le Monnier, 1879, SBN IT\ICCU\LO1\0259158. URL consultato il 6 gennaio 2015.
  • Tonelli, p. 25. Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Carcano, pp. 8-9. Giulio Carcano, Vita di Alessandro Manzoni, Milano, Fr.lli Rechiedei, 1873, SBN IT\ICCU\LO1\0261082. URL consultato il 19 luglio 2015.
  • Per l'intero paragrafo cfr. Tonelli, pp. 65 e ss. Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Tonelli, p. 85. Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Parenti, pp. 70-71. Marino Parenti, Immagini della vita e dei tempi di Alessandro Manzoni, Firenze, Sansoni, 1973, SBN IT\ICCU\RLZ\0066638.
  • Tonelli, p. 96:

    «…il Manzoni evita sempre di discorrere, anche coi congiunti più intimi, sulle cause, o circostanze particolari, che avevano determinato il suo ritorno alla fede; e una volta che il figliastro Stefano Stampa glielo aveva apertamente richiesto, si contentò di rispondere assai vagamente: "È stata la grazia di Dio, mio caro, è stata la grazia di Dio"; e alla stessa domanda della figlia Vittoria, analoga risposta.»

    Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • De Gubernatis, p. 125. Angelo De Gubernatis, Alessandro Manzoni - Studio biografico, Firenze, Le Monnier, 1879, SBN IT\ICCU\LO1\0259158. URL consultato il 6 gennaio 2015.
  • Manzoni cent'anni dopo, p. 49. Provincia di Milano (a cura di), Manzoni cent'anni dopo, Milano, 1974, SBN IT\ICCU\SBL\0573766.
  • Parenti, pp. 72-73. Marino Parenti, Immagini della vita e dei tempi di Alessandro Manzoni, Firenze, Sansoni, 1973, SBN IT\ICCU\RLZ\0066638.
  • Tonelli, p. 103. Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Tonelli, pp. 102-103; per l'influenza della Geymüller e del Degola si vedano A. Gazier, Manzoni à Port-Royal, in Revue Bleue, 1º marzo 1908, e A. de Gubernatis, Eustachio Degola, il clero costituzionale e la conversione della famiglia Manzoni, Firenze, Barbera, 1882. Talvolta, il cognome si trova anche nella forma con l'accento tonico (Dègola, come riportato anche sulla pagina omonima della treccani). Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Tonelli, p. 96. Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Carcano, p. 11. Giulio Carcano, Vita di Alessandro Manzoni, Milano, Fr.lli Rechiedei, 1873, SBN IT\ICCU\LO1\0261082. URL consultato il 19 luglio 2015.
  • Tonelli, pp. 115 e ss. Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Momigliano, p. 16. Attilio Momigliano, Alessandro Manzoni, Messina-Milano, Principato, 1933, SBN IT\ICCU\RLZ\0163861.
  • Parenti, p. 97. Marino Parenti, Immagini della vita e dei tempi di Alessandro Manzoni, Firenze, Sansoni, 1973, SBN IT\ICCU\RLZ\0066638.
  • Radius, p. 55. Emilio Radius, Vita di Alessandro Manzoni, 2ª ed., Milano, Rizzoli, 1960 [1959], SBN IT\ICCU\LO1\0260477.
  • Parenti, p. 81. Marino Parenti, Immagini della vita e dei tempi di Alessandro Manzoni, Firenze, Sansoni, 1973, SBN IT\ICCU\RLZ\0066638.
  • Tonelli, p. 120. Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Tonelli, p. 137. Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Galletti, pp. 105 e ss. Alfredo Galletti, Alessandro Manzoni, Milano, Corticelli, 1944, SBN IT\ICCU\RAV\0151397.
  • Ferroni, p. 46:

    «La voce del poeta si immerge in mezzo al popolo che vive il rito, e nello stesso tempo partecipa, con spirito agonistico, allo scontro sempre in atto tra il bene e il male.»

    Giulio Ferroni, Il Romanticismo e Manzoni: Restaurazione e Risorgimento (1815-1861), a cura di Giulio Ferroni et al., collana Storia della Letteratura Italiana, vol. 10, Milano, Mondadori, 2006, SBN IT\ICCU\CAG\1255837.
  • Fabris, p. 98. Cristoforo Fabris, Memorie manzoniane, Milano, Cogliati, 1901, SBN IT\ICCU\UFI\0258591. URL consultato il 19 luglio 2015.
  • Nigro, p. 44:

    «Manzoni ha scritto la canzone antinapoleonica Aprile 1814 nel linguaggio (rivoltato) delle illusioni della rimeria napoleonica…»

    Silvano Salvatore Nigro, Manzoni, a cura di Carlo Muscetta, collana Letteratura italiana Laterza, Roma-Bari, Editori Laterza, 1983, SBN IT\ICCU\TO0\1331729.
  • Ferroni, p. 27. Giulio Ferroni, Il Romanticismo e Manzoni: Restaurazione e Risorgimento (1815-1861), a cura di Giulio Ferroni et al., collana Storia della Letteratura Italiana, vol. 10, Milano, Mondadori, 2006, SBN IT\ICCU\CAG\1255837.
  • Ferroni, p. 31. Giulio Ferroni, Il Romanticismo e Manzoni: Restaurazione e Risorgimento (1815-1861), a cura di Giulio Ferroni et al., collana Storia della Letteratura Italiana, vol. 10, Milano, Mondadori, 2006, SBN IT\ICCU\CAG\1255837.
  • Tonelli, p. 160. Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Per approfondire la questione della crisi spirituale cfr. Accame Bobbio. Aurelia Accame Bobbio, La crisi manzoniana del 1817, Firenze, Le Monnier, 1960, SBN IT\ICCU\SBL\0026916.
  • Tonelli, p. 161. Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Tonelli, pp. 179-180. Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Tonelli, p. 188. Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Lo si ricava dalla lettera al Fauriel del 3 novembre 1821, in cui Manzoni parla del romanzo storico di Walter Scott. Tonelli, p. 242. Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Ferroni, p. 64. Giulio Ferroni, Il Romanticismo e Manzoni: Restaurazione e Risorgimento (1815-1861), a cura di Giulio Ferroni et al., collana Storia della Letteratura Italiana, vol. 10, Milano, Mondadori, 2006, SBN IT\ICCU\CAG\1255837.
  • Tonelli, p. 247. Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • I rapporti tra i due massimi esponenti del romanticismo italiano furono improntati a una forzata cordialità, dovuta a un estetismo letterario e morale opposti. Leopardi, da parte sua, non comprendeva l'ammirazione per il romanzo del Manzoni (Tortoreto, pp. 322-336.) Alessandro Tortoreto, Manzoni e Leopardi, in Aevum, vol. 45, n. 3, 1º maggio 1971, pp. 322-336, SBN IT\ICCU\RMS\2284106.
  • Cantù, p. 128. Cesare Cantù, Alessandro Manzoni. Reminiscenze di Cesare Cantù, Milano, Fratelli Treves, 1885, SBN IT\ICCU\LO1\0259281. URL consultato il 9 agosto 2015.
  • Il figliastro del Manzoni, nel 1885, pubblicò un libro ricchissimo di aneddoti, frasi e abitudini del patrigno, nel tentativo di completare e migliorare il ritratto trasmessoci dal Cantù: Stampa, p. 292. Stefano Stampa, Alessandro Manzoni: la sua famiglia, i suoi amici, Milano, U. Hoepli, 1885, SBN IT\ICCU\LO1\0165992. URL consultato il 9 agosto 2015.
  • Bracalini, pp. 66-67. Romano Bracalini, La regina Margherita, Milano, Rizzoli, 1983, SBN IT\ICCU\RAV\0051917.
  • Cantù, p. 284. Cesare Cantù, Alessandro Manzoni. Reminiscenze di Cesare Cantù, Milano, Fratelli Treves, 1885, SBN IT\ICCU\LO1\0259281. URL consultato il 9 agosto 2015.
  • Bonola, Carteggio fra Manzoni e Rosmini, p. 13 dell'Introduzione. Carteggio fra Alessandro Manzoni e Antonio Rosmini 1901, L.F. Cogliati, a cura di Giulio Bonola, Milano, SBN IT\ICCU\CUB\0396860. URL consultato il 3 agosto 2015.
  • Si veda, per un rapporto tra i due uomini dal punto di vista umano e intellettuale, Riconda, Manzoni e Rosmini. Giuseppe Riconda, Manzoni e Rosmini, Roma - Stresa, Fondazione nazionale Giuseppe Capograssi - Centro internazionale di studi rosminiani, 2005, SBN IT\ICCU\TO0\1460944.
  • Bonola, Carteggio fra Manzoni e Rosmini. Carteggio fra Alessandro Manzoni e Antonio Rosmini 1901, L.F. Cogliati, a cura di Giulio Bonola, Milano, SBN IT\ICCU\CUB\0396860. URL consultato il 3 agosto 2015.
  • Ferroni, pp. 66-68. Giulio Ferroni, Il Romanticismo e Manzoni: Restaurazione e Risorgimento (1815-1861), a cura di Giulio Ferroni et al., collana Storia della Letteratura Italiana, vol. 10, Milano, Mondadori, 2006, SBN IT\ICCU\CAG\1255837.
  • Beltrami, p. 126. Luca Beltrami, Alessandro Manzoni, Milano, Hoepli, 1898, SBN IT\ICCU\LO1\0259568. URL consultato il 19 luglio 2015.
  • Cantù, p. 318. Cesare Cantù, Alessandro Manzoni. Reminiscenze di Cesare Cantù, Milano, Fratelli Treves, 1885, SBN IT\ICCU\LO1\0259281. URL consultato il 9 agosto 2015.
  • Fabris, p. 122. Cristoforo Fabris, Memorie manzoniane, Milano, Cogliati, 1901, SBN IT\ICCU\UFI\0258591. URL consultato il 19 luglio 2015.
  • Fabris, p. 124:

    «Ma qualche giorno dopo quel 6 gennaio, egli disse a don Natale Cerioli: "Non si accorge Lei di un decadimento in me? Tutte le idee mi si confondono: non sono più io".»

    Cristoforo Fabris, Memorie manzoniane, Milano, Cogliati, 1901, SBN IT\ICCU\UFI\0258591. URL consultato il 19 luglio 2015.
  • Onoranze funebri ad Alessandro Manzoni, p. 27. Municipio di Milano (a cura di), Onoranze funebri ad Alessandro Manzoni, Milano, 1874, SBN IT\ICCU\LO1\0153890. URL consultato il 16 marzo 2017.
  • Onoranze funebri ad Alessandro Manzoni, p. 14; p. 16. Municipio di Milano (a cura di), Onoranze funebri ad Alessandro Manzoni, Milano, 1874, SBN IT\ICCU\LO1\0153890. URL consultato il 16 marzo 2017.
  • Onoranze funebri ad Alessandro Manzoni, p. 3. Municipio di Milano (a cura di), Onoranze funebri ad Alessandro Manzoni, Milano, 1874, SBN IT\ICCU\LO1\0153890. URL consultato il 16 marzo 2017.
  • Un quadro completo su Azzolin, p. 26 e ss. Giovanni Azzolin, Manzoni e i gesuiti della "Civiltà cattolica", Roma, UCIIM, 1992, SBN IT\ICCU\VIA\0036861.
  • Vigorelli, p. 462 nota, in Albertario:

    «Ho voluto riportare integralmente l'articolo di don A[lbertario], perché questa era purtroppo la posizione del clericalismo ufficiale, come comprovano analoghe prese di posizione, allora, della «Civiltà Cattolica»...»

    Davide Albertario (don), Il giansenista ha messo alla luce il liberale, in Giancarlo Vigorelli (a cura di), Manzoni pro e contro - Ottocento, Milano, Istituto propaganda libraria, 1975, pp. 443-462, SBN IT\ICCU\MOD\0138365.
  • Barbiera, p. 274. Raffaello Barbiera, Il salotto della contessa Maffei e la società milanese (1834-1886), 4ª ed., Milano, Fratelli Treves, 1895, SBN IT\ICCU\LO1\0177524. URL consultato il 2 ottobre 2015.
  • Si veda, a tal proposito, l'intera opera di Stampa, il cui fine è proprio quello di correggere le inesattezze dei primi biografi del patrigno. Stefano Stampa, Alessandro Manzoni: la sua famiglia, i suoi amici, Milano, U. Hoepli, 1885, SBN IT\ICCU\LO1\0165992. URL consultato il 9 agosto 2015.
  • Pascoli. Giovanni Pascoli, Eco d'una notte mitica, in Pensieri e discorsi, 1895-1906, Bologna, Zanichelli, 1914, SBN IT\ICCU\SBL\0732299. URL consultato l'11 gennaio 2016.
  • Nel 1921 Benedetto Croce col suo saggio Alessandro Manzoni affossò il romanzo a causa della sua forte impronta religiosa, cosa che non renderebbe I promessi sposi una vera opera d'arte. Nel 1952, però, riconobbe la vitalità dell'opera manzoniana, ammettendo di essersi sbagliato (Tornando sul Manzoni). Benedetto Croce, Alessandro Manzoni, in Poesia e non poesia. Note sulla letteratura europa del secolo decimonono, Bari, Laterza, 1923, SBN IT\ICCU\MIL\0130252. Benedetto Croce, Tornando sul Manzoni, in Terze pagine sparse, Bari, Laterza, 1955 [1952], SBN IT\ICCU\MOD\0394504.
  • Gadda, pp. 333-343. Carlo Emilio Gadda, Apologia manzoniana, in Giancarlo Vigorelli (a cura di), Manzoni pro e contro - Novecento, 1, vol. 2, Milano, Istituto propaganda libraria, 1975, pp. 333-343, SBN IT\ICCU\MOD\0138368.
  • Ferroni, p. 42. Giulio Ferroni, Il Romanticismo e Manzoni: Restaurazione e Risorgimento (1815-1861), a cura di Giulio Ferroni et al., collana Storia della Letteratura Italiana, vol. 10, Milano, Mondadori, 2006, SBN IT\ICCU\CAG\1255837.
  • Ferroni, p. 27:

    «Rispetto alle linee generali di quello europeo, il Romanticismo italiano… si distingue per la sua cautela e moderazione[…] Soprattutto nelle sue fasi iniziali, conserva una relativa continuità con aspetti dell'Illuminismo (specie quello lombardo), di cui condivide la ricerca di una letteratura "utile", che collabori al "perfezionamento" della civiltà.»

    Giulio Ferroni, Il Romanticismo e Manzoni: Restaurazione e Risorgimento (1815-1861), a cura di Giulio Ferroni et al., collana Storia della Letteratura Italiana, vol. 10, Milano, Mondadori, 2006, SBN IT\ICCU\CAG\1255837.
  • Ferroni, p. 238. Giulio Ferroni, Il Romanticismo e Manzoni: Restaurazione e Risorgimento (1815-1861), a cura di Giulio Ferroni et al., collana Storia della Letteratura Italiana, vol. 10, Milano, Mondadori, 2006, SBN IT\ICCU\CAG\1255837.
  • Passerin d'Entrèves, p. 209. Alessandro Passerin d'Entrèves, Il "nostro" Manzoni, in Dante politico e altri saggi, Torino, Einaudi, 1955, SBN IT\ICCU\RAV\0127011.
  • Tonelli, p. 221. Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Ferroni, p. 47. Giulio Ferroni, Il Romanticismo e Manzoni: Restaurazione e Risorgimento (1815-1861), a cura di Giulio Ferroni et al., collana Storia della Letteratura Italiana, vol. 10, Milano, Mondadori, 2006, SBN IT\ICCU\CAG\1255837.
  • Ferroni, p. 58. Giulio Ferroni, Il Romanticismo e Manzoni: Restaurazione e Risorgimento (1815-1861), a cura di Giulio Ferroni et al., collana Storia della Letteratura Italiana, vol. 10, Milano, Mondadori, 2006, SBN IT\ICCU\CAG\1255837.
  • Il legame d'amicizia tra Manzoni e Clara Maffei è riportato da Barbiera, p. 90. Raffaello Barbiera, Il salotto della contessa Maffei e la società milanese (1834-1886), 4ª ed., Milano, Fratelli Treves, 1895, SBN IT\ICCU\LO1\0177524. URL consultato il 2 ottobre 2015.
  • Stampa, p. 336:

    «…per cui al suo ritorno [a piedi] in casa a Milano [da Brusuglio] si può calcolare che avrà fatto oltre 30 chilometri!… e ciò gli giovava, come dice lui stesso.»

    Stefano Stampa, Alessandro Manzoni: la sua famiglia, i suoi amici, Milano, U. Hoepli, 1885, SBN IT\ICCU\LO1\0165992. URL consultato il 9 agosto 2015.
  • Citati:

    «Vittima di questi traumi, trascorreva giorni e settimane senza far nulla... Con la mente atona e vuota e lo sguardo perduto, spesso dovette temere di precipitare anche lui nel baratro della dissociazione nervosa.»

    Pietro Citati, Manzoni, Mondadori, 1980, SBN IT\ICCU\LO1\0036876.
  • Stampa, p. 337. Stefano Stampa, Alessandro Manzoni: la sua famiglia, i suoi amici, Milano, U. Hoepli, 1885, SBN IT\ICCU\LO1\0165992. URL consultato il 9 agosto 2015.
  • Stampa, p. 343:

    «Solo non amava molto di fare delle nuove conoscenze, colle quali si trovava imbarazzato, o non del tutto libero.»

    Stefano Stampa, Alessandro Manzoni: la sua famiglia, i suoi amici, Milano, U. Hoepli, 1885, SBN IT\ICCU\LO1\0165992. URL consultato il 9 agosto 2015.
  • Stampa, p. 176. Stefano Stampa, Alessandro Manzoni: la sua famiglia, i suoi amici, Milano, U. Hoepli, 1885, SBN IT\ICCU\LO1\0165992. URL consultato il 9 agosto 2015.
  • Cantù, p. 306:

    «Così a chi gli faceva riflettere che nel 1848 Pio IX benedisse l'Italia, [Manzoni] replicò: "Sì, ma poi la mandò a farsi benedire".»

    Cesare Cantù, Alessandro Manzoni. Reminiscenze di Cesare Cantù, Milano, Fratelli Treves, 1885, SBN IT\ICCU\LO1\0259281. URL consultato il 9 agosto 2015.
  • De Gubernatis, pp. 292-293:

    «Nella lettera che scrisse al Briano per rinunciare alla deputazione, il Manzoni fece pure allusione alla sua balbuzie; ad un amico poi che gli domandava perché non avea voluto esser deputato, egli, scherzando, rispondeva: «Poniamo il caso che io volessi parlare e mi volgessi al presidente per domandargli la parola, il presidente dovrebbe rispondermi: — Scusi, onorevole Manzoni, ma a lei la parola io non la posso dare. — » Ho qui solamente toccato di un difetto fisico del Manzoni solamente per mostrare come anche da esso il Manzoni abbia saputo trovar nuovo alimento alle sue inesauribili arguzie.»

    Angelo De Gubernatis, Alessandro Manzoni - Studio biografico, Firenze, Le Monnier, 1879, SBN IT\ICCU\LO1\0259158. URL consultato il 6 gennaio 2015.
  • Stampa, p. 497. Stefano Stampa, Alessandro Manzoni: la sua famiglia, i suoi amici, Milano, U. Hoepli, 1885, SBN IT\ICCU\LO1\0165992. URL consultato il 9 agosto 2015.
  • Fabris, pp. 22-25. Cristoforo Fabris, Memorie manzoniane, Milano, Cogliati, 1901, SBN IT\ICCU\UFI\0258591. URL consultato il 19 luglio 2015.
  • Arrigoni, p. 387, nota 2:

    «Suo padre don Pietro Antonio nacque al Caleotto, parrocchia di Castello sopra Lecco, nel 1736; suo avo [cioè nonno, n.d.a] don Alessandro nacque precisamente un secolo prima di lui [cioè di Alessandro Manzoni scrittore, n.d.a], ossia nel 1686, al medesimo luogo del Caleotto da Margherita Arrigoni e dal dottor Pietro Antonio, che dalla Valsassina era ivi venuto ad accasarsi.»

    Giuseppe Arrigoni, Notizie storiche della Valsassina e delle terre limitrofe dalla più remota fino alla presente età, Milano, coi tipi di Luigi di Giacomo Pirola, 1840, SBN IT\ICCU\VIA\0160905. URL consultato il 20 ottobre 2015.
  • Orlandi, Tavola 5°. Andrea Orlandi, Le famiglie della Valsassina, Lecco, Tip. La Grafica, 1932, SBN IT\ICCU\CUB\0413974.
  • In Calvi, p. 399, nell'enumerare i membri del patriziato milanese, ricorda i nomi di Cesare Beccaria Bonesana, figlio del March. Don Gio. Saverio (che ottenne il patriziato il 24 dicembre 1759), figlio a sua volta del defunto March. Don Francesco. Felice Calvi, Il patriziato milanese, 2ª ed., Milano, Andrea Mosconi libraio, 1875 [1865], SBN IT\ICCU\TO0\1498350. URL consultato il 20 ottobre 2015.

senato.it

notes9.senato.it

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storiadimilano.it

treccani.it

  • Per un veloce inquadramento del Puccianti, sostenitore del manzonismo in linguistica, si veda: Puccianti, Giuseppe, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 31 luglio 2015.
  • Manzóni, Alessandro, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 18 gennaio 2020.
  • Lioce. Francesco Lioce, PISANI DOSSI, Alberto Carlo, collana Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 84, Roma, Istituto della enciclopedia italiana, 2015, ISBN 978-88-12-00032-6. URL consultato il 17 marzo 2017.
  • Piero Floriani, MANZONI, Alessandro, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 69, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2017. URL consultato il 18 luglio 2015.
  • Marescalchi, Ferdinando, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 22 dicembre 2015.
  • Tonelli, pp. 102-103; per l'influenza della Geymüller e del Degola si vedano A. Gazier, Manzoni à Port-Royal, in Revue Bleue, 1º marzo 1908, e A. de Gubernatis, Eustachio Degola, il clero costituzionale e la conversione della famiglia Manzoni, Firenze, Barbera, 1882. Talvolta, il cognome si trova anche nella forma con l'accento tonico (Dègola, come riportato anche sulla pagina omonima della treccani). Luigi Tonelli, Manzoni, Milano, Dall'Oglio, 1984 [1928], SBN IT\ICCU\RLZ\0035040.
  • Floriani:

    «A chiusura del biennio, riprendendo i contatti con Fauriel nelle tre lettere del 1816, il M[anzoni] sembrava un altro uomo [...] in quella del 25 marzo rievocò i tempi di Meulan, confessando i disturbi nervosi ma anche l'entusiasmo per il lavoro (una tragedia dedicata a lui, "son meilleur ami").»

    Piero Floriani, Manzóni, Alessandro, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 69, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2017. URL consultato il 4 gennaio 2016. Modifica su Wikidata
  • Floriani:

    «Il lavoro sul Carmagnola durò fino al settembre 1819. Mentre lo scriveva il M[anzoni] compose la Pentecoste, iniziata nel giugno 1817 e sospesa alla definizione di 10 strofe, poi rifiutate. Nel 1818 il Carmagnola fu a sua volta sospeso, uscendo poi, per cura di E[rmes] Visconti, all’inizio del 1820, mentre il M[anzoni] si trovava a Parigi.»

    Piero Floriani, Manzóni, Alessandro, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 69, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2017. URL consultato il 4 gennaio 2016. Modifica su Wikidata
  • Discorso della montagna, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  • Questione della lingua. Claudio Marazzini, Questione della lingua, collana Enciclopedia dell'Italiano, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2011, ISBN 978-88-12-00040-1. URL consultato il 31 agosto 2015.
  • Bonomi Ilaria Bonomi, manzonismi, su treccani.it, Treccani, 2011. URL consultato il 5 marzo 2024.

unibo.it

acnpsearch.unibo.it

  • Manzoni ricordò sempre di come la madre, per facilitare la separazione dal figlio, se ne andò via di nascosto approfittando di un attimo di distrazione di quest'ultimo (si veda: Trombatore 1957, p. 250). Gaetano Trombatore, L'esordio del Manzoni, in Giornale storico della letteratura italiana, vol. 134, n. 406, 1º aprile 1957, ISSN 0017-0496 (WC · ACNP).
  • Tra i motivi di dileggio ci poteva essere anche quella forma di balbuzie che cominciò a manifestarsi proprio in quegli anni (si veda: Trombatore 1957, pp. 250-251). Gaetano Trombatore, L'esordio del Manzoni, in Giornale storico della letteratura italiana, vol. 134, n. 406, 1º aprile 1957, ISSN 0017-0496 (WC · ACNP).
  • Frare, pp. 147-165 rievoca, infatti, la condanna culturale, morale e civile degli intellettuali dell'Ottocento nei confronti del Barocco e quindi del '600, in quanto secolo «sciocco e sfarzoso» (p. 155), «intint[o] di superstizione e di magia, provinciale e attardat[o]» (p. 156) ed espressione, in generale, del malgoverno spagnolo in Lombardia. Pierantonio Frare, La condanna etica e civile dell'Ottocento nei confronti del Barocco, in Italianistica: Rivista di letteratura italiana, vol. 33, n. 1, Accademia Editoriale, Gennaio/Aprile 2004, pp. 147-165, ISSN 0391-3368 (WC · ACNP). URL consultato il 30 marzo 2024.
  • Trombatore 1957, p. 252. Gaetano Trombatore, L'esordio del Manzoni, in Giornale storico della letteratura italiana, vol. 134, n. 406, 1º aprile 1957, ISSN 0017-0496 (WC · ACNP).
  • Trombatore 1957, p. 286. Gaetano Trombatore, L'esordio del Manzoni, in Giornale storico della letteratura italiana, vol. 134, n. 406, 1º aprile 1957, ISSN 0017-0496 (WC · ACNP).
  • Trombatore 1957, pp. 270-271. Gaetano Trombatore, L'esordio del Manzoni, in Giornale storico della letteratura italiana, vol. 134, n. 406, 1º aprile 1957, ISSN 0017-0496 (WC · ACNP).
  • Trombatore 1957, p. 277. Gaetano Trombatore, L'esordio del Manzoni, in Giornale storico della letteratura italiana, vol. 134, n. 406, 1º aprile 1957, ISSN 0017-0496 (WC · ACNP).
  • La Civiltà Cattolica, pp. 77-78. Cronaca contemporanea. Roma — (Nostra Corrispondenza) — Alessandro Manzoni e Giuseppe Puccianti, in La Civiltà cattolica, vol. 8, 26 giugno 1873, ISSN 0009-8167 (WC · ACNP).
  • Croce 1941, p. 387. Benedetto Croce, Il Manzoni nel cuore dei clericali, in La Critica. Rivista di Letteratura, Storia e Filosofia, vol. 39, n. 1, Napoli, Direzione della Critica, 1941, pp. 386-387, ISSN 0393-7275 (WC · ACNP). URL consultato il 6 luglio 2018.
  • Raimondi 1967, p. 443:

    «Proprio nel momento che lo scrittore prende consapevolezza dell'io scompare in una poesia del noi per virtù di una riduzione o mortificazione sublimatrice dell'esperienza personale che… postula un ordine misterioso, un vincolo di comunione tra gli uomini e le cose…»

    Ezio Raimondi, Alessandro Manzoni e il Romanticismo, in Lettere Italiane, vol. 19, n. 4, 1º ottobre 1967, pp. 441-456, ISSN 0024-1334 (WC · ACNP).
  • Si veda in generale il saggio di Parisi, la cui introduzione è già eloquente sul tema che si sta per affrontare:

    «Per studiare Manzoni bisogna prendere in considerazione, oltre alla cultura europea del primo '800, quella dei secoli precedenti, prestando particolare attenzione al cattolicesimo elaborato in Francia da autori seicenteschi come Bossuet, Nicole e Pascal.»

    Luciano Parisi, Il tema della Provvidenza in Manzoni, in MLN, vol. 114, n. 1, The Johns Hopkins University Press, Gennaio 1999, pp. 83-105, ISSN 0026-7910 (WC · ACNP). URL consultato il 4 settembre 2015. Luciano Parisi, Il tema della Provvidenza in Manzoni, in MLN, vol. 114, n. 1, The Johns Hopkins University Press, Gennaio 1999, pp. 83-105, ISSN 0026-7910 (WC · ACNP). URL consultato il 4 settembre 2015.
  • Parisi, p. 90, analizzando la morale di Bossuet, si sofferma sul valore "provido" delle sventure che possono capitare agli uomini giusti:

    «Dio mira alla salute ultima della coscienza […] Le sofferenze che colpiscono una persona trovano in quest'ottica la loro giustificazione etica: Enrichetta di Francia, che senza le sue sfortune avrebbe peccato d'orgoglio, ha ricevuto grazie ad esse le consolazioni promesse a coloro che piangono. La sventura è stata 'provida' come quella che colpisce l'Ermengarda manzoniana»

    Luciano Parisi, Il tema della Provvidenza in Manzoni, in MLN, vol. 114, n. 1, The Johns Hopkins University Press, Gennaio 1999, pp. 83-105, ISSN 0026-7910 (WC · ACNP). URL consultato il 4 settembre 2015.
  • Si vedano, a tal proposito, il saggio di Forti, Manzoni e il rifiuto dell'idillio, e il libro di Raimondi, Il Romanzo senza idillio. Fiorenzo Forti, Manzoni e il rifiuto dell'idillio, in Giornale storico della letteratura italiana, vol. 150, n. 472, 1º gennaio 1973, pp. 481-514, ISSN 0017-0496 (WC · ACNP). Ezio Raimondi, Il Romanzo senza idillio, Torino, Einaudi, 1974, ISBN 88-06-40246-3.
  • Bertini, p. 812:

    «Il romanzo… si inserisce nel percorso generale della ricerca linguistica manzoniana… la realizzazione del modello linguistico fondato sull'uso del fiorentino non vernacolare, in larga parte documentata dalla revisione della Ventisettana»

    Diego Maria Bertini, Revisione de 'La lingua di Manzoni. Avviamento alle prose manzoniane', in Aevum, vol. 68, n. 3, Vita e Pensiero, 1994, pp. 812-818, ISSN 0001-9593 (WC · ACNP). URL consultato il 7 settembre 2015.

uniroma1.it

ojs.uniroma1.it

web.archive.org

  • Cronologia della vita e delle opere di Alessandro Manzoni, su casadelmanzoni.it, Casa del Manzoni, 2014. URL consultato il 19 luglio 2015 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2015).
  • Massimiliano Mancini, La conversione religiosa, su internetculturale.it, Internet Culturale. URL consultato il 22 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2013).
  • La Famiglia Manzoni, su casadelmanzoni.it, Casa del Manzoni. URL consultato il 23 luglio 2015 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).
  • Massimiliano Mancini, Le polemiche romantiche, su internetculturale.it, Internet Culturale. URL consultato il 26 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  • Massimiliano Mancini, La Cameretta portiana, su internetculturale.it, Internet Culturale. URL consultato il 26 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  • Massimiliano Mancini, La Morale Cattolica, su internetculturale.it, Internet Culturale. URL consultato il 26 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  • La festa manzoniana (JPG), in Illustrazione Italiana, 27 maggio 1883, p. 326. URL consultato il 9 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2017).
  • Le idee sulla lingua, su italicon.it. URL consultato il 31 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2017).

wikidata.org

  • Floriani:

    «A chiusura del biennio, riprendendo i contatti con Fauriel nelle tre lettere del 1816, il M[anzoni] sembrava un altro uomo [...] in quella del 25 marzo rievocò i tempi di Meulan, confessando i disturbi nervosi ma anche l'entusiasmo per il lavoro (una tragedia dedicata a lui, "son meilleur ami").»

    Piero Floriani, Manzóni, Alessandro, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 69, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2017. URL consultato il 4 gennaio 2016. Modifica su Wikidata
  • Floriani:

    «Il lavoro sul Carmagnola durò fino al settembre 1819. Mentre lo scriveva il M[anzoni] compose la Pentecoste, iniziata nel giugno 1817 e sospesa alla definizione di 10 strofe, poi rifiutate. Nel 1818 il Carmagnola fu a sua volta sospeso, uscendo poi, per cura di E[rmes] Visconti, all’inizio del 1820, mentre il M[anzoni] si trovava a Parigi.»

    Piero Floriani, Manzóni, Alessandro, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 69, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2017. URL consultato il 4 gennaio 2016. Modifica su Wikidata

wikisource.org

it.wikisource.org

  • I vv. 31-36 dell'Ode sono infatti la spia sentimentale che testimonia l'ammirazione di Manzoni per il grande condottiero: «Fu vera gloria? Ai posteri / l'ardua sentenza: nui / chiniam la fronte al Massimo / Fattor, che volle in lui / del creator suo spirito / più vasta orma stampar».
  • Aprile 1814, p. 405, vv. 75-78: «…E il nobil fior de' generosi a scolta / Durar ne l'armi e vigilar, mostrando / Con che acceso voler la patria ascolta / Quando libero e vero è il suo dimando».
  • Il proclama di Rimini, p. 699, vv. 36-44: «Egli è sorto, per Dio! Sì, per Colui / Che un dì trascelse il giovinetto ebreo / Che del fratello il percussor percosse; / E fattol duce e salvator de' suoi, / Degli avari ladron sul capo reo / L'ardua furia soffiò dell'onde rosse; / Per quel Dio che talora a stranie posse, / Certo in pena, il valor d'un popol trade;…».
  • Esplicativa è Preludio di Emilio Praga, in cui lo scapigliato annuncia l'ora degli «Antecristi» in contrapposizione al «Casto poeta che l'Italia adora».

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  • Manzoni ricordò sempre di come la madre, per facilitare la separazione dal figlio, se ne andò via di nascosto approfittando di un attimo di distrazione di quest'ultimo (si veda: Trombatore 1957, p. 250). Gaetano Trombatore, L'esordio del Manzoni, in Giornale storico della letteratura italiana, vol. 134, n. 406, 1º aprile 1957, ISSN 0017-0496 (WC · ACNP).
  • Tra i motivi di dileggio ci poteva essere anche quella forma di balbuzie che cominciò a manifestarsi proprio in quegli anni (si veda: Trombatore 1957, pp. 250-251). Gaetano Trombatore, L'esordio del Manzoni, in Giornale storico della letteratura italiana, vol. 134, n. 406, 1º aprile 1957, ISSN 0017-0496 (WC · ACNP).
  • Frare, pp. 147-165 rievoca, infatti, la condanna culturale, morale e civile degli intellettuali dell'Ottocento nei confronti del Barocco e quindi del '600, in quanto secolo «sciocco e sfarzoso» (p. 155), «intint[o] di superstizione e di magia, provinciale e attardat[o]» (p. 156) ed espressione, in generale, del malgoverno spagnolo in Lombardia. Pierantonio Frare, La condanna etica e civile dell'Ottocento nei confronti del Barocco, in Italianistica: Rivista di letteratura italiana, vol. 33, n. 1, Accademia Editoriale, Gennaio/Aprile 2004, pp. 147-165, ISSN 0391-3368 (WC · ACNP). URL consultato il 30 marzo 2024.
  • Trombatore 1957, p. 252. Gaetano Trombatore, L'esordio del Manzoni, in Giornale storico della letteratura italiana, vol. 134, n. 406, 1º aprile 1957, ISSN 0017-0496 (WC · ACNP).
  • Trombatore 1957, p. 286. Gaetano Trombatore, L'esordio del Manzoni, in Giornale storico della letteratura italiana, vol. 134, n. 406, 1º aprile 1957, ISSN 0017-0496 (WC · ACNP).
  • Trombatore 1957, pp. 270-271. Gaetano Trombatore, L'esordio del Manzoni, in Giornale storico della letteratura italiana, vol. 134, n. 406, 1º aprile 1957, ISSN 0017-0496 (WC · ACNP).
  • Trombatore 1957, p. 277. Gaetano Trombatore, L'esordio del Manzoni, in Giornale storico della letteratura italiana, vol. 134, n. 406, 1º aprile 1957, ISSN 0017-0496 (WC · ACNP).
  • (FR) Pierre Jean Georges Cabanis, Lettre, posthume et inédite de Cabanis à M. F*** sur les causes premières, avec des notes par F. Bérard, Parigi, Gabon et Compagnie, Libraires, 1824, OCLC 555572949. URL consultato il 2 aprile 2024.
  • La Civiltà Cattolica, pp. 77-78. Cronaca contemporanea. Roma — (Nostra Corrispondenza) — Alessandro Manzoni e Giuseppe Puccianti, in La Civiltà cattolica, vol. 8, 26 giugno 1873, ISSN 0009-8167 (WC · ACNP).
  • Croce 1941, p. 387. Benedetto Croce, Il Manzoni nel cuore dei clericali, in La Critica. Rivista di Letteratura, Storia e Filosofia, vol. 39, n. 1, Napoli, Direzione della Critica, 1941, pp. 386-387, ISSN 0393-7275 (WC · ACNP). URL consultato il 6 luglio 2018.
  • Raimondi 1967, p. 443:

    «Proprio nel momento che lo scrittore prende consapevolezza dell'io scompare in una poesia del noi per virtù di una riduzione o mortificazione sublimatrice dell'esperienza personale che… postula un ordine misterioso, un vincolo di comunione tra gli uomini e le cose…»

    Ezio Raimondi, Alessandro Manzoni e il Romanticismo, in Lettere Italiane, vol. 19, n. 4, 1º ottobre 1967, pp. 441-456, ISSN 0024-1334 (WC · ACNP).
  • Si veda in generale il saggio di Parisi, la cui introduzione è già eloquente sul tema che si sta per affrontare:

    «Per studiare Manzoni bisogna prendere in considerazione, oltre alla cultura europea del primo '800, quella dei secoli precedenti, prestando particolare attenzione al cattolicesimo elaborato in Francia da autori seicenteschi come Bossuet, Nicole e Pascal.»

    Luciano Parisi, Il tema della Provvidenza in Manzoni, in MLN, vol. 114, n. 1, The Johns Hopkins University Press, Gennaio 1999, pp. 83-105, ISSN 0026-7910 (WC · ACNP). URL consultato il 4 settembre 2015. Luciano Parisi, Il tema della Provvidenza in Manzoni, in MLN, vol. 114, n. 1, The Johns Hopkins University Press, Gennaio 1999, pp. 83-105, ISSN 0026-7910 (WC · ACNP). URL consultato il 4 settembre 2015.
  • Parisi, p. 90, analizzando la morale di Bossuet, si sofferma sul valore "provido" delle sventure che possono capitare agli uomini giusti:

    «Dio mira alla salute ultima della coscienza […] Le sofferenze che colpiscono una persona trovano in quest'ottica la loro giustificazione etica: Enrichetta di Francia, che senza le sue sfortune avrebbe peccato d'orgoglio, ha ricevuto grazie ad esse le consolazioni promesse a coloro che piangono. La sventura è stata 'provida' come quella che colpisce l'Ermengarda manzoniana»

    Luciano Parisi, Il tema della Provvidenza in Manzoni, in MLN, vol. 114, n. 1, The Johns Hopkins University Press, Gennaio 1999, pp. 83-105, ISSN 0026-7910 (WC · ACNP). URL consultato il 4 settembre 2015.
  • Si vedano, a tal proposito, il saggio di Forti, Manzoni e il rifiuto dell'idillio, e il libro di Raimondi, Il Romanzo senza idillio. Fiorenzo Forti, Manzoni e il rifiuto dell'idillio, in Giornale storico della letteratura italiana, vol. 150, n. 472, 1º gennaio 1973, pp. 481-514, ISSN 0017-0496 (WC · ACNP). Ezio Raimondi, Il Romanzo senza idillio, Torino, Einaudi, 1974, ISBN 88-06-40246-3.
  • Bertini, p. 812:

    «Il romanzo… si inserisce nel percorso generale della ricerca linguistica manzoniana… la realizzazione del modello linguistico fondato sull'uso del fiorentino non vernacolare, in larga parte documentata dalla revisione della Ventisettana»

    Diego Maria Bertini, Revisione de 'La lingua di Manzoni. Avviamento alle prose manzoniane', in Aevum, vol. 68, n. 3, Vita e Pensiero, 1994, pp. 812-818, ISSN 0001-9593 (WC · ACNP). URL consultato il 7 settembre 2015.

zibaldoni.it