il mulino a vapore della Società F.G. Marnilo e C. di Milazzo, ampliato a cavallo dei due secoli, veniva dotato di nuovissimi macchinari forniti dalla ditta Alfredo Zopfi e C. di Monza (poi Società Anonima Meccanica Lombarda), che avevano il pregio di funzionare con una modesta forza motrice. Anche l'altro grande mulino di Milazzo, L. Lo Presti e fratello, impiantato nel 1898, utilizzava macchinari della Zopfi, che aveva fornito pure i disegni per la fabbrica dello stabilimento. Ed era sempre la Zopfi che lo stesso anno forniva la sala dei laminatoi e una grande mescolatrice al mulino a cilindri della ditta Saporito-Di Bella e C. di Castelvetrano, mentre la tedesca Schuckert forniva la dinamo per l'illuminazione dei locali. Fonte: II La Sicilia industriale nel dualismo italiano 5. L'industria molitoria e pastaria pag.188[collegamento interrotto]
familytree.ch
Stefan Bosshard Descendant list: Warth Johann Conrad, Schwanden, 1726-1787Archiviato il 15 agosto 2007 in Internet Archive. Johann Conrad Warth era nonno materno di Anna Maria Tschudi figlia di Joachim e di Anna Catharina Warth. Anna Maria Tschudi era nonna paterna di Alfredo Zopfi; suo fratello Johann Caspar Tschudi, fabbricante di biancheria a Schwanden, in Svizzera, inventò nel 1829 la stampa su tessuto nota come "Rotfarb"
Ditta Zoppi Alfredo & C. per la ditta Valera (1895 dicembre 2 - 1895 dicembre 19)
Quantità disegni: 1 Tecnico: Canesi Giovanni Capomastro: Casanova Iginio
Tipo opera: nuova costruzione di fabbricato
Natura/Destinazione: Costruzione di un fabbricato ad uso industriale.
Ubicazione: Via Marsala
Licenza Edilizia del 02/12/1895
Commissione Edilizia: 140/1895
http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/unita/MIUD0432E7/
luoghiepaesaggi.it
L'industria alimentare era concentrata nella macinazione dei cereali, attività che impiegava oltre 1300 addetti nel 1890. Il più grande stabilimento era quello di Zopfi e C. situato a Redona, alla periferia di Bergamo. Esso occupava, nel 1890, circa 60 addetti. Adiacente a questo impianto sorgeva uno stabilimento della ditta Crippa Baertsch e C. che contava 40 operai.Fonte: *L'industria a Redona tra 800 e 900Archiviato il 22 maggio 2008 in Internet Archive.
novacoop.it
Dal 1901 al 1913, le paghe dei dipendenti delle industrie aumentano sensibilmente. Sembra un periodo “felice”, almeno sotto certi aspetti, ma già il ristagno economico e la crisi, stanno preparando, con le tensioni internazionali, la prima guerra mondiale. Si comincia a licenziare. In quel cappellificio che già conosciamo, alla Valera e Ricci, si licenziano 100 operai. I mobilieri non riescono più ad esportare i loro prodotti e si adatteranno, in seguito, a lavorare per le commesse militari. Ritorna lo spettro della fame, ricompare la pellagra, si mangia soprattutto polenta. Nel Lambro, che comincia ad essere inquinato, si fatica a pescare i gamberi. Fonte: Dalla Lega socialista alla S. AntoninoArchiviato il 14 maggio 2006 in Internet Archive. pag. 206
web.archive.org
Stefan Bosshard Descendant list: Warth Johann Conrad, Schwanden, 1726-1787Archiviato il 15 agosto 2007 in Internet Archive. Johann Conrad Warth era nonno materno di Anna Maria Tschudi figlia di Joachim e di Anna Catharina Warth. Anna Maria Tschudi era nonna paterna di Alfredo Zopfi; suo fratello Johann Caspar Tschudi, fabbricante di biancheria a Schwanden, in Svizzera, inventò nel 1829 la stampa su tessuto nota come "Rotfarb"
L'industria alimentare era concentrata nella macinazione dei cereali, attività che impiegava oltre 1300 addetti nel 1890. Il più grande stabilimento era quello di Zopfi e C. situato a Redona, alla periferia di Bergamo. Esso occupava, nel 1890, circa 60 addetti. Adiacente a questo impianto sorgeva uno stabilimento della ditta Crippa Baertsch e C. che contava 40 operai.Fonte: *L'industria a Redona tra 800 e 900Archiviato il 22 maggio 2008 in Internet Archive.
Dal 1901 al 1913, le paghe dei dipendenti delle industrie aumentano sensibilmente. Sembra un periodo “felice”, almeno sotto certi aspetti, ma già il ristagno economico e la crisi, stanno preparando, con le tensioni internazionali, la prima guerra mondiale. Si comincia a licenziare. In quel cappellificio che già conosciamo, alla Valera e Ricci, si licenziano 100 operai. I mobilieri non riescono più ad esportare i loro prodotti e si adatteranno, in seguito, a lavorare per le commesse militari. Ritorna lo spettro della fame, ricompare la pellagra, si mangia soprattutto polenta. Nel Lambro, che comincia ad essere inquinato, si fatica a pescare i gamberi. Fonte: Dalla Lega socialista alla S. AntoninoArchiviato il 14 maggio 2006 in Internet Archive. pag. 206