Francesco Maria Feltri,
Il nazionalsocialismo e lo sterminio degli ebrei: Lezioni, documenti, bibliografia, Giuntina, ISBN 978-88-8057-016-5, pag 154 e seguenti.
Mc14,55, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
Lc23,25, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
1Corinti1,23, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
Romani9-11, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
Raymond Brown sottolinea che "da subito la distruzione del tempio di Gerusalemme nel 70 d.C. da parte dei Romani fu vista come un castigo divino per quello che gli Ebrei avevano fatto a Gesù" e in merito al verso di Matteo Mt27,25, su laparola.net. precisa che "a differenza delle autorità, «tutto il popolo» non è disonesto, ma secondo il giudizio di Matteo esso ha collaborato ed è ritenuto responsabile". (Raymond E. Brown, The Death of the Messiah Vol. 1, Anchor Yale Bible, 2010, pp. 384-385, 388-389, ISBN 978-0-300-14009-5.).
Come osservato dagli esegeti del cattolico "Nuovo Grande Commentario Biblico" in merito al verso 1Tess2,13-16, su laparola.net., precisando anche come "questo è l'unico passo negli scritti di Paolo dove la responsabilità della morte di Gesù è addossata ai Giudei". Pur essendo la Prima lettera ai Tessalonicesi tra le sette lettere di Paolo ritenute genuine, questo verso, che oggi "molti studiosi giudicano inautentico", è considerato un'interpolazione cristiana successiva in chiave antiebraica. (Raymond E. Brown, Joseph A. Fitzmyer, Roland E. Murphy, Nuovo Grande Commentario Biblico, Queriniana, 2002, pp. 1010-1014, ISBN 88-399-0054-3.).
Dino Messina, «Nicola Pende, lo strano caso della firma fantasma» in Corriere della Sera del 15 febbraio 2007, p. 47. Disponibile in versione elettronica: [2]. Nonostante la successiva assoluzione è da notare come Pende avesse dichiarato nel maggio 1940: «è lo spirito ebraico che può nuocere allo spirito della nostra razza; anche pochi semiti possono inquinare la vita di tutta una nazione», mostrando chiaramente di essere antisemita.
Così il Biblista Mauro Pesce. Analogo parere del teologo e sacerdote cattolico Raymond Brown che ritiene che "questo episodio rappresenti una composizione di Matteo sulla base di una tradizione popolare riflettente sul tema del sangue innocente di Gesù e della responsabilità da esso creato. È della stessa derivazione e formazione degli episodi di Giuda e della moglie di Pilato. (Infatti io sospetto che la tradizione dietro alla storia dei Magi arrivi dagli stessi circoli giudaico cristiani)". Anche lo storico Aldo Schiavone sottolinea per tale episodio matteano, così come per gli altri contenuti antiebraici introdotti dall'evangelista nel processo di fronte a Pilato, che "non si può credere a una sola parola di questo racconto". (Adriana Destro e Mauro Pesce, La morte di Gesù, Rizzoli, 2014, p. 122, ISBN 978-88-17-07429-2; Raymond E. Brown, The Death of the Messiah Vol. 1, Anchor Yale Bible, 2010, p. 833, ISBN 978-0-300-14009-5; Aldo Schiavone, Ponzio Pilato. Un enigma tra storia e memoria, Einaudi, 2016, ISBN 978-88-062-2836-1; Ma Pilato non si lavò le mani (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2019).