Pietri, Prosopographie de l'Italie chrétienne (313-604)., vol. II, pp. 2111-2113. Nelle liste di presenza ai concili del 495 e del 502 sono elencati alcuni vescovi di nomi Stefano, ma senza indicazione delle rispettive sedi di appartenenza; potrebbe trattarsi del vescovo di Norcia, oppure degli omonimi vescovi di Napoli o di Venosa.
Elenco (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2016). dal sito web dell'arcidiocesi.
Elenco (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2016). dal sito web dell'arcidiocesi.
Elenco (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2016). dal sito web dell'arcidiocesi.
Elenco (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2017). dal sito web dell'arcidiocesi.
Elenco (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2020). dal sito web dell'arcidiocesi.
Elenco (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2015). dal sito ufficiale dell'arcidiocesi.
Un vescovo di Spoleto prese parte al concilio romano del 963. Di questo concilio non esistono gli atti, ma solo il resoconto che appare nella Historia Ottonis di Liutprando da Cremona. Questi riporta anche l'elenco dei vescovi presenti, ma il nome del vescovo spoletino è omesso. Infatti, l'edizione critica del testo riporta la seguente serie: A Tuscia: … Petrus Camerinensis, Spoletinus; a Romanis: Gregorius Albanensis, Sico Hostiensis, ... Un equivoco nell'interpretazione del testo, ha dato al vescovo spoletino il nome di Romano, che tuttavia è da escludere. Da escludere è anche il nome di Berengario, vescovo che secondo Ughelli avrebbe preso parte al concilio del 963, nome che tuttavia non appare in nessuna parte nel testo di Liutprando. Die Konzilien Deutschlands und Reichsitaliens 916-1001 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2019)., vol. II 962-1001, Monumenta Germaniae Historica, Leges, Concilia 6.2, Hannover 1987-2007, p. 232 e nota 30. Schwartz, Die besetzung der bistümer Reichsitaliens unter den sächsischen und salischen kaisern, p. 239, nota 1.
Dopo Giovanni, Cappelletti (vol. V, p. 47) aggiunge due vescovi la cui appartenenza a Norcia è da escludere. Un placito tenuto a Farfa nell'821 fu sottoscritto da quattro vescovi, di cui solo per uno è noto il nome e la sede di appartenenza, ossia Maio di Assisi; secondo Cappelletti, uno degli altri vescovi anonimi era vescovo di Norcia; la sua è tuttavia solo un'ipotesi non supportata da fonti. Tra le sottoscrizioni del concilio romano dell'861 si trova anche quella di Ragionarasis (o Ragioniarasis), che Cappelletti interpreta come Ragio Nursias, ossia Norcia. Tuttavia l'edizione critica degli atti di quel concilio ha restituito la lezione corretta in Raino di Assisi. Die Konzilien der karolingischen Teilreiche 860-874 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2017)., a cura di Wilfried Hartmann,in Monumenta Germaniae Historica, Concilia, Tomus IV, Hannover 1998, p. 64, rigo 7 (P), 16 (M1) e 17 (M2), e nota 39.