Fu Bocchini a foggiare l'equazione tra confino e villeggiatura: la degenerazione degli oppositori è sublimata dal loro lassismo, rimarcato nella sua distanza dal modello di uomo fascista pronto all'azione e sempre ribadito dai funzionari delle colonie. Tale suggestione fu ripresa prima da Guido Leto (già a capo dell'OVRA) nel 1951 e poi da Silvio Berlusconi nel 2003 (cfr. Patrizia Gabrielli, Tempio di virilità. L'antifascismo, il genere, la storia, FrancoAngeli, p. 89).