von Haxthausen, "Transcaucasia" (1854); recensione della rivista universitaria di Dublino, Douglas W. Freshfield, "Viaggio nel Caucaso", Atti della Royal Geographical Society, Volumi 13–14, 1869. "Transcaucasia" (1854); review Dublin university magazine. - Douglas W. Freshfield, " Journey in the Caucasus
(EN) George Philip & Son e Oxford University Press, Encyclopedic World Atlas, Oxford University Press, USA, 26 dicembre 2002, ISBN978-0-19-521920-3. URL consultato il 17 ottobre 2022.
Per ciò che riguarda il Pallas e il Ritter: Enciclopedia Treccani, voce Europa.
L'autore della voce informa che "Dal 17° sec. venne proposta quale confine tra Europa e Asia la catena degli Urali, soluzione ancora abitualmente seguita" e che "come limite rispetto all’Asia centrale alcuni pongono il fiume Ural e altri il fiume Emba". Per quanto riguarda il tratto seguente, l'autore della voce avverte dell'esistenza delle due convenzioni (la depressione del Kuma-Manyč e lo spartiacque del Caucaso). Cionondimeno considera "non soddisfacenti" tutti questi confini convenzionali e utilizza al loro posto una sua personale proposta: quella di prendere, come limite geografico tra Europa ed Asia, una linea che va dalla foce del fiume Don a quella della Dvina Settentrionale, approssimativamente dalla città russa di Rostov a quella di Arcangelo, escludendo quindi gran parte della Russia Europea e tutto il Caucaso. L'autore della voce definisce in conclusione come "regione europea" solo la parte più prettamente peninsulare dell'Eurasia. Si veda
Sin dal 1958, la Società Geografica Sovietica raccomandò formalmente che il confine tra Europa e Asia fosse disegnato nei libri di testo seguendo la linea che va dal golfo Baydaratskaya, Mar di Kara, lungo il piede orientale dei Monti Urali, il piede orientale delle colline Mugodžary, il fiume Emba e alla depressione del Kuma-Manyč (cioè passando a nord del Caucaso). Vedi (RU) Можаев Б.Н. Где проходит граница между Европой и Азией, Вокруг света. 1959. № 4. С. 17 ("B.N. Možaev, Dov'è il confine tra Europa e Asia, in Il giro del mondo, 1959. n. 4. S. 17"), da cui si cita:
«…Рекомендуется границу Европы и Азии проводить по восточной подошве Уральских гор и Мугоджар, затем по реке Эмбе, по северному берегу Каспия, по Кумо-Манычской впадине и Керченскому проливу… Азовское море следует считать европейским» ("Si consiglia di tracciare il confine tra Europa e Asia lungo il piede orientale dei monti Urali e delle colline Mugodžar, quindi lungo il fiume Emba, lungo la costa settentrionale del Mar Caspio, lungo la depressione di Kuma-Manyč e lo stretto di Kerč ... Il Mar d'Azov deve essere considerato europeo")