Il primo a partire fu l'osservatore statunitense McCully. Gli ufficiali de Curveille (francese) e von Guillgenheim (tedesco), si imbarcarono insieme sulla stessa giunca ma in seguito a un diverbio con l'equipaggio furono entrambi assassinati. Vedi Connaughton 2003, pp. 219-220 (EN) Richard Connaughton, Rising Sun and Tumbling Bear, Londra, Cassell, 2003, ISBN0-304-36657-9.
Assi di legno con chiodi sporgenti per impalare i piedi, picchetti in legno, filo telegrafico (a volte elettrificato) al posto del filo spinato che scarseggiava. vedi Connaughton 2003, pp. 220-221 (EN) Richard Connaughton, Rising Sun and Tumbling Bear, Londra, Cassell, 2003, ISBN0-304-36657-9.
Alcune fonti, come Kowner 2006, p. 151 riporta genericamente tutti gli obici come modelli Krupp, mentre in realtà quelli da 280 mm erano prodotti in Giappone su licenza della Armstrong Whitworth fin dal 1884, vedi Ushisaburo, p. 43, Brassey, p. 292 e Giannitrapani 1906, p. 141 (EN) Rotem Kowner, Historical Dictionary of the Russo-Japanese War, Lanham, Scarecrow, 2006, ISBN0-8108-4927-5. (EN) T. A. Brassey (a cura di), The Naval Annual 1892, Harvard College Library, 1892. Luigi Giannitrapani, Le operazioni attorno a Porto Arthur nell'anno 1904, in Rivista di artiglieria e genio, XXIII, IV, 1906.
(EN) Porth Arthur: The Russo-Japanese War, su boardgamegeek.com, boargamegeek. URL consultato il 7 aprile (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2010).
(EN) Storm over Port Arthur, su boardgamegeek.com, Boardgamegeek. URL consultato il 7 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2011).
(EN) Port Arthur, su boardgamegeek.com, Boardgamegeek. URL consultato il 7 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
(EN) The Siege of Port Arthur, su boardgamegeek.com, Boardgamegeek. URL consultato il 7 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2010).