Nel prologo delle sue leggi Astolfo si definì «rex gentis Langobardorum, traditum nobis a Domino populum Romanorum», ovvero «re del popolo dei Longobardi, assegnatoci dal Signore il popolo dei Romani». Il testo delle leggi è consultabile qui: Leges Langobardorum[collegamento interrotto], su Monumenta Germaniae Historica, p. 195.