Leo Solari, Intervento alla presentazione del saggio di Alberto ed Elisa Benzoni, Radio Radicale, 30 aprile 1999, a 49 min 07 s. URL consultato il 12 gennaio 2018.
«[...] Non era neppure immaginabile che un'azione come quella di via Rasella non trovasse una risposta terribile. Assurdo. È incredibile che si siano susseguite versioni con le quali si pretende di non aver pensato che potesse esserci una rappresaglia. La guerra durava da cinque anni, si sapeva quali erano le feroci regole che valevano nei territori dove era in atto la guerriglia. Le avevamo applicate noi italiani, noi stessi, in Jugoslavia, non di rado con estrema durezza perché il rapporto di uno a dieci è stato applicato sistematicamente in territori occupati da noi. Per non parlare poi delle selvagge rappresaglie da noi compiute in Libia e in Etiopia. Non ci si poteva attendere che i tedeschi si dimostrassero più moderati di noi. Penso che non abbia senso negare l'esistenza di una consapevolezza dell'inevitabilità di una reazione all'attentato. Si vorrebbe attribuire ai promotori e agli autori dell'attentato un eccezionale grado di sprovvedutezza, che certamente non era concepibile in uomini come loro, alcuni dei quali ben informati sulle regole seguite dagli eserciti di occupazione nella lotta contro i partigiani. E non ha senso negare questa consapevolezza anche perché la logica [...] della lotta partigiana implica la previsione della rappresaglia. Senza l'accettazione di quella prospettiva l'azione partigiana non può esistere»