Si è parlato in proposito di una vera e propria "svolta" nel pensiero di Gentile a partire dal 1928 con la pubblicazione del saggio sul Sentimento, che lo avrebbe portato da una concezione negativa dell'intuito come vuota e primitiva passività, ad una sorta di "estetica" attualista (cfr. Gentile e la svolta filosofica del 1928).
Definizione presente in Augusto del Noce, Idee per l'interpretazione del fascismo, sulla rivista «L'Ordine Civile», II, n. 8 (1960), pp. 15-18 (riedito in Il suicidio della rivoluzione, Milano, Rusconi, 1992, p. 350), ma risalente già a Mario Vinciguerra, che l'aveva usata però con toni denigratori (Un quarto di secolo, Torino, Gobetti, 1925, p. 31), oltre che a Benedetto Croce (Storia d'Italia dal 1871 al 1915 [1928], Roma-Bari, Laterza, 1985, p. 312).
Sulla contiguità tra futurismo e attualismo, rimarcata tra gli altri da Gramsci (cfr. Salvatore Natoli, Giovanni Gentile filosofo europeo, pag. 97, Torino, Bollati Boringhieri, 1989), cfr. anche Fabio Vander, L'estetizzazione della politica, pp. 43 e 121, Bari, Edizioni Dedalo, 2001.
L'essere infatti, per quanto venga supposto puro o indeterminato, risulta per ciò stesso determinato dal pensiero che lo pensa tramite il nesso logico del principio d'identità.
Per questo motivo il naturalismo è (doppiamente) pensiero astratto dell'astratto, perché pensa l'astratto senza coscienza di esserne l'autore imprescindibile (cfr. Emanuele Severino, introduzione a L'attualismo, op. cit., § 6, Struttura concreta dell'atto del pensare come unità di essere e non-essere). Giovanni Gentile, L'attualismo, a cura di Emanuele Severino, 1ª ed., Milano, Giunti, 2014, p. 1486, ISBN9788845277535.
Emanuele Severino, introduzione a L'attualismo, op. cit., § 1, Realismo, attualismo, tecnica, sottosuolo del nostro tempo: Severino rileva in proposito come il divenire assoluto in cui si riconosce l'attualismo condivida col sottosuolo filosofico del nostro tempo l'annientamento di ogni valore metafisico portato avanti in nome della Tecnica. Giovanni Gentile, L'attualismo, a cura di Emanuele Severino, 1ª ed., Milano, Giunti, 2014, p. 1486, ISBN9788845277535.
Il liberalismo è infatti per Gentile l'essenza della sua dottrina, cfr. Vito de Luca, Giovanni Gentile e il liberalismo, su libertates.com, 26 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2014).