In realtà anche l'esatta composizione della guarnigione di Fort Sumter è incerta, con cifre variabili tra i 75 e gli 85 uomini a seconda delle fonti; Abner Doubleday fornisce una lista degli uomini impiegati nella difesa di Fort Sumter, ma rievocando gli eventi a memoria e a distanza di quindici anni potrebbe aver commesso degli errori. Cfr.Doubleday 1876, pp. 179-181. (EN) Abner Doubleday, Reminiscences of Fort Sumter and Moultrie, New York, Harper & Brothers, 1876.
Meade fu l'unico difensore del forte a passare in seguito dalla parte confederata: rientrato nel suo stato natale della Virginia, dietro pressione della famiglia si arruolò nell'esercito sudista e morì a Petersburg nel 1862 durante un'epidemia. CfrDoubleday 1876, p. 176. (EN) Abner Doubleday, Reminiscences of Fort Sumter and Moultrie, New York, Harper & Brothers, 1876.
La principale fonte che accredita Ruffin come l'iniziatore della guerra civile è Abner Doubleday, che vi aveva già avuto a che fare nei mesi precedenti a causa della sua attività di agitatore sudista. Cfr.Doubleday 1876, pp. 16 e 143. (EN) Abner Doubleday, Reminiscences of Fort Sumter and Moultrie, New York, Harper & Brothers, 1876.
Doubleday dubita che i confederati non abbiano avuto perdite, e considera le dichiarazioni sudiste come mera propaganda; in particolare ritiene che vi siano stati alcuni morti a Fort Moultrie, probabilmente reclute irlandesi fresche, che vennero seppelliti in segreto per non demoralizzare i sudisti vittoriosi. Cfr.Doubleday 1876, pp. 167-169. (EN) Abner Doubleday, Reminiscences of Fort Sumter and Moultrie, New York, Harper & Brothers, 1876.
Gli unici a non trarre grandi benefici furono Snyder, Talbot e Meade, i primi due perché morirono dopo pochi mesi e il terzo perché passò ai confederati, morendo anch'egli poco dopo. Cfr.Doubleday 1876, p. 177. (EN) Abner Doubleday, Reminiscences of Fort Sumter and Moultrie, New York, Harper & Brothers, 1876.
Edmund Ruffin, uno dei fire-eater (secessionisti) più estremi, cominciò ad inviare ai governatori degli Stati del Sud alcune delle picche appartenute a John Brown con appesi biglietti che dicevano: «Campione dei favori che vogliono farci i nostri fratelli nordisti». Cfr.Cooper 2012, p. 21. (EN) William J. Cooper, We Have The War Upon Us, New York, Alfred A. Knopf, 2012, ISBN978-1-4000-4200-5.
Talbot ricevette il brevetto di capitano durante una missione da staffetta a Washington subito prima di rientrare a Fort Sumter. Cfr.Milby Burton 1970, p. 35. (EN) E. Milby Burton, The Siege of Charleston, 1861-1865, Columbia, Università della Carolina del Sud, 1970, ISBN978-0-87249-345-2.
Sua moglie Mary Chestnut risulta una delle principali fonti sudiste sulla vicenda di Fort Sumter, in quanto annotò sul suo diario un resoconto dettagliato degli avvenimenti. Cfr.Chestnut 1861. (EN) Mary Chestnut, A Diary From Dixie, a cura di Jordan Davis, Università della Carolina del Sud, 1997 [1861], pp. 1-42.
Mary Chestnut, assistendo al bombardamento da un tetto, rischiò di bruciare viva quando un camino vicino a lei venne scosso dalle esplosioni e le fece finire addosso delle scintille che le incendiarono il vestito. Cfr.Chestnut 1861, p. 36. (EN) Mary Chestnut, A Diary From Dixie, a cura di Jordan Davis, Università della Carolina del Sud, 1997 [1861], pp. 1-42.
Chestnut 1861, p. 3. (EN) Mary Chestnut, A Diary From Dixie, a cura di Jordan Davis, Università della Carolina del Sud, 1997 [1861], pp. 1-42.
Chestnut 1861, p. 31. (EN) Mary Chestnut, A Diary From Dixie, a cura di Jordan Davis, Università della Carolina del Sud, 1997 [1861], pp. 1-42.
Chestnut 1861, pp. 32-33. (EN) Mary Chestnut, A Diary From Dixie, a cura di Jordan Davis, Università della Carolina del Sud, 1997 [1861], pp. 1-42.
Chestnut 1861, p. 35. (EN) Mary Chestnut, A Diary From Dixie, a cura di Jordan Davis, Università della Carolina del Sud, 1997 [1861], pp. 1-42.
Chestnut 1861, p. 37. (EN) Mary Chestnut, A Diary From Dixie, a cura di Jordan Davis, Università della Carolina del Sud, 1997 [1861], pp. 1-42.
Chestnut 1861, pp. 39-40. (EN) Mary Chestnut, A Diary From Dixie, a cura di Jordan Davis, Università della Carolina del Sud, 1997 [1861], pp. 1-42.
web.archive.org
(EN) Fort Sumter, su nps.gov (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2008).
(EN) Postal Bulletin, Civil War Centennial Issue, su arago.si.edu, 16 marzo 1961. URL consultato il 17 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2013).