Secondo Tito Livio, la sera prima della battaglia si sarebbe verificata un'eclissi lunare, predetta o comunque spiegata da Gaio Sulpicio Gallo: Livio fornisce come data dell'eclissi il 4 settembre (Tito Livio 44.37.8) e la battaglia sarebbe stata quindi combattuta il 5 settembre secondo il calendario romano pre-giuliano, anche detto «flaviano». L'eclissi di luna è stata identificata con quella realmente verificatasi il 21 giugno, e dunque la battaglia sarebbe stata combattuta il 22 giugno del calendario giuliano. Cfr. Morelli 2021, p. 107 n. 33. Davide Morelli, La battaglia di Pidna. Aspetti topografici e strategici, in Klio, vol. 103, n. 1, 2021, pp. 97-132, DOI:10.1515/klio-2020-0304.
Frontino, Strategemata, 2.3.20; l'entità dell'avanzata e dell'intervento della cavalleria romana è minimizzato da Johstono Taylor 2022, p. 57. (EN) Paul Johstono e Michael J. Taylor, Reconstructing the Battle of Pydna, in Greek, Roman, and Byzantine Studies, vol. 62, 2022, pp. 44-76.
In Johstono Taylor 2022, p. 47 le dimensioni del castra romano di Pidna sono considerate equivalenti a quelle del castra «Lager III» di Numantia, grande 700 m² e probabilmente ospitante due legioni (cfr. M. Dobson, The Army of the Roman Republic: The Second Century BC, Polybius and the Camps at Numantia, Spain, Oxford, 2007, pp. 101–110, 134). (EN) Paul Johstono e Michael J. Taylor, Reconstructing the Battle of Pydna, in Greek, Roman, and Byzantine Studies, vol. 62, 2022, pp. 44-76.
Tito Livio, 44.41.3–4. Il brano di Livio che tratta degli elephantomachoi è mancante, ma la descrizione del loro fallito intervento è contenuta in Zonara (Epitome II 314) e deriva probabilmente da una tradizione annalista (Johstono Taylor 2022, p. 64). (EN) Paul Johstono e Michael J. Taylor, Reconstructing the Battle of Pydna, in Greek, Roman, and Byzantine Studies, vol. 62, 2022, pp. 44-76.
Plutarco, Emilio Paolo, 17.7–10; Tito Livio, 44.37.6–9. L'eclissi lunare è stata confermata dal computo delle effemeridi (« Catalogo delle eclissi lunari del ciclo di Saros 56.»). Amico e ufficiale subordinato di Emilio Paolo era Gaio Sulpicio Gallo, studioso di astronomia e console del 166, che predisse l'eclissi di luna ottenendo grande fama: secondo Livio, Plinio il Vecchio e Frontino (Tito Livio 44.37; Plinio, Naturalis Historia, 2.53; Frontino, Strategemma 1.12) Gallo spiegò il fenomeno ai soldati il giorno prima che avvenisse, mentre Cicerone, che era legato al circolo degli Scipioni riporta l'informazione che la spiegazione del fenomeno dell'eclissi avvenne davanti all'esercito la mattina dopo l'eclissi stessa (Cicerone, De republica, 1.15.23).
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Secondo Tito Livio, la sera prima della battaglia si sarebbe verificata un'eclissi lunare, predetta o comunque spiegata da Gaio Sulpicio Gallo: Livio fornisce come data dell'eclissi il 4 settembre (Tito Livio 44.37.8) e la battaglia sarebbe stata quindi combattuta il 5 settembre secondo il calendario romano pre-giuliano, anche detto «flaviano». L'eclissi di luna è stata identificata con quella realmente verificatasi il 21 giugno, e dunque la battaglia sarebbe stata combattuta il 22 giugno del calendario giuliano. Cfr. Morelli 2021, p. 107 n. 33. Davide Morelli, La battaglia di Pidna. Aspetti topografici e strategici, in Klio, vol. 103, n. 1, 2021, pp. 97-132, DOI:10.1515/klio-2020-0304.