Quest'ultima espressione, relativa alla seconda parte del titolo, è divenuta d'uso comune per indicare agli occhi del pubblico un comportamento ipocritamente onesto che, in realtà, ne nasconde in privato uno vizioso. Il modo di dire era di uso corrente all'epoca della proiezione del film Vizi privati, pubbliche virtù (1976) per la regia di Miklós Jancsó (in Ludwig von Mises, Teoria e storia, Rubbettino Editore, 2011 e in Alessandro Pizzorno, Le radici della politica assoluta e altri saggi, Feltrinelli Editore, 1993 p.194