«Bruno Polli, al quale qualche volta mi ribellavo perché mi imponeva un certo tipo di diteggiature che erano anticonvenzionali. Ma quelle diteggiature, a prima vista un po' complicate, un po' difficili, mi hanno dato una certa flessibilità nella mano sinistra che altrimenti non avrei avuto.» Intervista a Federico Agostini, Il Piccolo, 1º ottobre 2010
[1] ...deve la sua formazione a maestri d'alto calibro «come Bruno Polli con la ferrea disciplina, Corrado Romano a Ginevra grazie all'intelligenza artistica e la sapienza violinistica, e a Ruggero Ricci con la sua praticità nel risolvere i problemi tecnici»