Schanzer "lasciò testimonianza in un manoscritto intitolato «Storia della mia nomina e snomina a Presidente del Consiglio di Stato». Convocato al Viminale certo della investitura, fu accolto da Mussolini che gli spiegò di non ritenerlo «la persona meglio indicata» per l'esigenza di «maggiormente fascistizzare alcune alte cariche dello Stato». Anche allora caratura e personalità del nominato, Santi Romano, erano fuori discussione. E anche allora lo scavalcato Schanzer si dimise": v. G. Salvaggiulo, La guerra segreta per il Consiglio di Stato, la Stampa, 21 gennaio 2016.
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(EN) Eugene Gruenberg, su necmusic.edu. URL consultato il 23 gennaio 2021.