«Menem aveva affidato alla banca nordamericana Merrill Lynch la valutazione del valore di YPF. La Merrill Lynch ridusse deliberatamente al 30% le riserve petrolifere disponibili, cercando di sminuire il valore di YPF prima che la si mettesse in vendita. Una volta realizzata la privatizzazione, la parte delle riserve occultate riemerse nei conti. Gli operatori finanziari che avevano comprato a basso prezzo le azioni dell'impresa riuscirono a ricavare guadagni favolosi grazie all'aumento della quotazione in borsa delle azioni YPF». Eric Toussaint, "Argentina. L'anello debole della catena mondiale del debito", Rivolta in Argentina: perché. Gennaio 2002.