Si legge in Francesco Cancellieri, Storia de' solenni possessi de' Sommi Pontefici, Roma 1802, a pag. 419, che la chiesa "è chiamata il Canneto di Martin Lungo per la quantità delle Colonne che stanno su la Facciata, nel mezzo di cui fra due Fame, che stanno con le Trombe, e che perciò dettero l'altro nome a questa Chiesa di Tempio della Fama, si vede il Busto della famosa Ortensia Mancini che, come narra St Evremond, […] sposò con dote di 20 milioni di lire il Nipote dei Card. Giulio Mazzarino che fabbricò questa Chiesa."