Clemente Vismara spesso acquistava i bambini più malridotti nella speranza di fornire loro una via di salvezza come riporta nei suoi scritti: «A questo mondo essi non hanno più nessuno tranne che il missionario. E questi fanciulli sono tutti miei. Alcuni li ebbi gratuitamente, altri pagando. Quello che costa di più l'ho pagato 70 lire, quello che mi costa di meno l'ho pagato 1,25 lire e due scatole di fiammiferi» (Il santo dei bambini, p. 57; Copia Pubblica III,1220). In tempi successivi si sviluppa la piaga del commercio delle donne con la Thailandia, richieste perché senza AIDS: «Essendo io giovane e senza famiglia stanno facendo molte pressioni su di me per convincermi a vendermi come prostituta in Thailandia come fanno purtroppo molte nostre giovani ragazze birmane. Io resisto perché ricordo le parole di padre Vismara...» (Andreina Ah Bah, teste n. 89 in Positio, p. 182). Clemente Vismara il santo dei bambini (PDF), a cura di Piero Gheddo, Bologna, EMI, febbraio 2004, ISBN88-307-1403-8. URL consultato il 4 ottobre 2024. Ospitato su atma-o-jibon.com. Francesca Consolini (a cura di), Positio super vita, virtutibus et fama sanctitatis Clementis Vismara, Roma, Congregazione dei Santi, luglio 2001, pp. LVII-552 più 11 tavole fotografiche. È il riassunto degli atti del "Processo diocesano", comunemente denominati Copia Pubblica. La Positio è composta di una cronologia, di un sommario degli interrogatori dei 123 testimoni e di una biografia documentata. La Copia Pubblica è composta di 9 volumi di 450 pagine ciascuno contenenti tutto il materiale noto e pertinente: tutti i suoi articoli, le sue 1884 lettere, tutte le testimonianze e quanto è stato scritto su di lui.