Il colosso si identificava con la fortuna di Roma e, per estensione, con il destino del mondo, ma ai tempi di Beda era già stato distrutto, forse durante le invasioni gotiche. La memoria del perduto colosso, tuttavia, diede nome al vicino anfiteatro, dal Medioevo in poi. Si veda, in proposito, Serena Ensoli, Eugenio La Rocca, Aurea Romap. 67.