Attestati in coppia da CILXV, 244 e CILXV, 522: per l'anno di carica cfr. Ronald Syme, The career of Arrian, in Harvard Studies in Classical Philology, vol. 86 (1982), pp. 181-211.
In precedenza si riteneva che il collega di Curzio Giusto fosse un Publio Giulio Nautone (P. Iulius Nauto) sulla base del papiroAE1922, 135, ma ora è stato dimostrato da R. O. Tomlin e J. Pearce, A Roman military diploma for the German fleet (19 November 150) found in northern Britain, in Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik, 206 (2018), pp. 207-216, che il nome era stato frainteso e sbagliato dallo scriba del papiro, e che il vero nome del collega, sulla base di AE2018, 1102, fu Gaio Giulio Giuliano.
Un'iscrizione ritrovata in Hispania Baetica (CILII, 1115) attesta un consolato dell'imperatore Marco Annio Floriano, fratellastro e successore di Tacito; si ritiene che Floriano sia succeduto a Tacito anche nel consolato, dopo la sua morte (A. Degrassi, I Fasti Consolari Dell'Impero Romano, Roma, 1952).
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La tradizionale disposizione dei fasti degli anni 26 e 28 è stata ora smentita da un nuovo frammento dei Fasti Arvalium ( Pascal Arnaud, Deux fragments de fastes du bois des Arvales, in Mélanges de l'école française de Rome, vol. 98, n. 1, 1986.): Si adotta qui la ricostruzione attuale.