Wawel Royal Castle, homepage. Maria Dębicka, The Dragon's Den, su cyfronet.pl. URL consultato l'11 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2007).
«Konev ricevette l'ordine di salvare Cracovia da Stalin, che subì pressioni da Roosevelt e il quale a sua volta fu sollecitato dal Vaticano (agendo su richiesta del clero biancorosso)»
«Secondo gli autori, la segretaria ebreo-polacca della compagnia di costruzione tedesca M&K, Amalie Petranker (che si nascondeva tra le file naziste come Felicja Milaszewska), entrò in possesso di una serie di piani che mostravano dove erano stati piantati esplosivi con l'intenzione di distruggere la città. Gli schemi furono trovati non appena gli imprenditori tedeschi lasciarono Cracovia. In particolare, Petranker continuò a vivere nell'appartamento precedentemente occupato dai gestori dell'impresa edile M&K in via Juljusza Lea, fino a quando non ricevette l'avviso del governo di liberarlo»
(EN) Anna M. Cienciala, The Polish Resistance Movement against the Germans, in The German Occupation of Poland and the Holocaust in German-occupied Poland, The Polish Review, vol. 48, n. 1, 2003, 49–72. URL consultato il 13 aprile 2021.
(EN) Anna M. Cienciala, The Polish Resistance Movement against the Germans, in The German Occupation of Poland and the Holocaust in German-occupied Poland, The Polish Review, vol. 48, n. 1, 2003, 49–72. URL consultato il 13 aprile 2021.
«I tedeschi progettarono di far saltare in aria Cracovia, che aveva molti edifici medievali e musei, ma furono sventati quando la mappa delle mine e degli esplosivi posizionati intorno alla città, fu consegnata da un paio di cittadini polacchi ai russi, che si stavano avvicinando alla città»
loc.gov
lccn.loc.gov
Ivan Katyshkin, Sluzhili my v shtabe armeiskom, Mosca, Voenizdat, 1979, p. 155, LCCN80-503360.
magma.ca
Sharon & Peter Pfeiffer, "Krakow. A brief history." The establishment of a university, su magma.ca. URL consultato il 12 maggio 2007.