Un'epistola non datata di papa Innocenzo I (401-417) fu scritta a Massimo e Severo, episcopi per Brittios (Patrologia latina, vol. XX, col. 605, epistola XXXVIII); alcuni autori hanno voluto identificare Massimo con un vescovo di Tauriana, ma senza prove storicamente documentabili. Charles e Luce Pietri (ed.), Prosopographie chrétienne du Bas-Empire. 2. Prosopographie de l'Italie chrétienne (313-604), vol. II, p. 1471.
Il vescovo Severino metauriense (Candido Zerbi, Della città, chiesa e diocesi di Oppido Mamertina e dei suoi vescovi, Roma 1876, p. 155), attribuito alla diocesi di Tauriana ma anche ad altre sedi calabresi, morì nel 594 ed è menzionato nell'epistolario di Gregorio Magno. Tuttavia nell'edizione critica delle lettere gregoriane pubblicata nelle Monumenta Germaniae Historica (vol. IArchiviato il 4 novembre 2016 in Internet Archive. delle epistole, p. 290), la sede di appartenenza di questo vescovo è quella Myriensis, ossia la sede a tutt'oggi sconosciuta di Myria (Giorgio Otranto, Per una storia dell'Italia tardoantica cristiana. Approcci regionali, pp. 422-423).
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Il vescovo Giovanni, sarebbe ricordato in una lettera di papa Gelasio I scritta nel 496. Tuttavia, nella Prosopographie de l'Italie chrétienne (313-604) (vol. I, pp. 1063-1068), Pietri non censisce alcuna lettera di Gelasio I ad un vescovo di Tauriana, ma a vescovi Giovanni di Pisa, Sora, Spoleto, Vibona, Falerone e Rimini. Si vuole inoltre che Giovanni abbia partecipato al concilio di Roma del 499; gli atti di quel concilio editi da Theodor Mommsen nelle Monumenta Germaniae Historica non menzionano alcun vescovo di Tauriana.
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Il vescovo Severino metauriense (Candido Zerbi, Della città, chiesa e diocesi di Oppido Mamertina e dei suoi vescovi, Roma 1876, p. 155), attribuito alla diocesi di Tauriana ma anche ad altre sedi calabresi, morì nel 594 ed è menzionato nell'epistolario di Gregorio Magno. Tuttavia nell'edizione critica delle lettere gregoriane pubblicata nelle Monumenta Germaniae Historica (vol. IArchiviato il 4 novembre 2016 in Internet Archive. delle epistole, p. 290), la sede di appartenenza di questo vescovo è quella Myriensis, ossia la sede a tutt'oggi sconosciuta di Myria (Giorgio Otranto, Per una storia dell'Italia tardoantica cristiana. Approcci regionali, pp. 422-423).
Vescovo inserito da Ughelli nell'elenco dei vescovi di Tauriana senza alcuna indicazione documentaria: «Petrus florebat anno 695» (Italia sacra, vol. X, 1722, col. 171).
Il vescovo Severino metauriense (Candido Zerbi, Della città, chiesa e diocesi di Oppido Mamertina e dei suoi vescovi, Roma 1876, p. 155), attribuito alla diocesi di Tauriana ma anche ad altre sedi calabresi, morì nel 594 ed è menzionato nell'epistolario di Gregorio Magno. Tuttavia nell'edizione critica delle lettere gregoriane pubblicata nelle Monumenta Germaniae Historica (vol. IArchiviato il 4 novembre 2016 in Internet Archive. delle epistole, p. 290), la sede di appartenenza di questo vescovo è quella Myriensis, ossia la sede a tutt'oggi sconosciuta di Myria (Giorgio Otranto, Per una storia dell'Italia tardoantica cristiana. Approcci regionali, pp. 422-423).