Se è vero che i gironi settentrionali cominciarono nel gennaio 1944, il campionato romano era cominciato nel dicembre 1943, e in ogni caso la FIGC aveva definito nei documenti ufficiali questa stagione come 1943-44. Ad esempio in un comunicato della FIGC dell'agosto 1944 si legge «il 42º Corpo dei Vigili del Fuoco de La Spezia viene proclamato vincitore del campionato di guerra 1943-44», cfr. Il Torino resta campione, in La Stampa, 11 agosto 1944, p. 2. Si noti che il campionato terminò a luglio senza sforare nella stagione successiva (all'epoca le stagioni terminavano il 31 luglio).
Per la ripresa dell'attività calcistica, in La Stampa, 5 settembre 1943, p. 2. Si notino tuttavia le finalità propagandistiche del provvedimento, dato che annullando le retrocessioni il numero dei club in Serie B sarebbe salito a 20, e non a 22 come invece frettolosamente comunicato.
«La Juve è diventata Juventus-Cisitalia: un modo per far passare i calciatori dalla divisa da gioco alla tuta da operaio e sottrarli ad obblighi militari»
Nel libro Il secolo azzurro: 1910-2000, p. 363, compare nell'elenco dei Presidenti della FIGC, nel periodo 1943-1944, il fantomatico "Mauro Baldo" in carica nel Centro-Sud. Nell'elenco presidenziale riportato dal sito del CONI, relativamente allo stesso periodo, ricompare "Mauro Baldo" come Commissario del Nord, mentre si afferma che "nel Sud la Federazione venne temporaneamente retta dai funzionari Paolo Ventura e Giuseppe Malvicini". Impiglia, in Il football a Roma durante l'occupazione tedesca e anglo-americana (1943-1945), cita Giuseppe Baldo come giovane segretario della FIGC della RSI e gli attribuisce l'ideazione della formula del campionato di guerra 1943-44; inoltre sostiene che il Regno del Sud istituì una propria FIGC in contrapposizione a quella della RSI solo a partire dall'estate 1944.
Il Corriere della Sera del 20-11-1943 pubblicò l'elenco dei reggenti dei vari uffici del CONI, in cui è riportato per il calcio e per il rugby "Baldo" (il Corriere dello Sport del 26-11-1943, articolo "Il C.O.N.I. e le federazioni insediati a Venezia", conferma la notizia riportando la nomina per il calcio e per il rugby di "Baldo Ugo [sic], l'ex-calciatore della Lazio"). Secondo Impiglia Giuseppe Baldo era il segretario della FIGC della RSI mentre Rossi assunse la carica di "commissario straordinario FIGC". Il libro Il secolo azzurro, p. 383, definisce Rossi "commissario" mentre la Grande storia del calcio italiano di Carlo F. Chiesa (p. 326) lo definisce "reggente". Per il periodo marzo-luglio 1944, cfr. il libro Il secolo azzurro, p. 383.
Emeroteca del CONI La norma rimase in vigore fino al 1º agosto 1945, allorquando furono annullati tutti i cambi di maglia riportando ogni tesserato nella propria società quale risultante al 31 luglio 1943.
Secondo Impiglia, la sede della FIGC fu spostata da Roma a Venezia il 16 ottobre 1943. Tuttavia La Stampa e il Corriere della Sera annunciarono lo spostamento del CONI e di tutte le federazioni sportive a Venezia soltanto nel novembre 1943. In effetti, secondo Tito Forcellese, L'Italia e i giochi olimpici, p. 165, il trasferimento a Venezia avvenne il 31 ottobre 1943.
Il Corriere della Sera del 20-11-1943 pubblicò l'elenco dei reggenti dei vari uffici del CONI, in cui è riportato per il calcio e per il rugby "Baldo" (il Corriere dello Sport del 26-11-1943, articolo "Il C.O.N.I. e le federazioni insediati a Venezia", conferma la notizia riportando la nomina per il calcio e per il rugby di "Baldo Ugo [sic], l'ex-calciatore della Lazio"). Secondo Impiglia Giuseppe Baldo era il segretario della FIGC della RSI mentre Rossi assunse la carica di "commissario straordinario FIGC". Il libro Il secolo azzurro, p. 383, definisce Rossi "commissario" mentre la Grande storia del calcio italiano di Carlo F. Chiesa (p. 326) lo definisce "reggente". Per il periodo marzo-luglio 1944, cfr. il libro Il secolo azzurro, p. 383.
Nel libro Il secolo azzurro: 1910-2000, p. 363, compare nell'elenco dei Presidenti della FIGC, nel periodo 1943-1944, il fantomatico "Mauro Baldo" in carica nel Centro-Sud. Nell'elenco presidenziale riportato dal sito del CONI, relativamente allo stesso periodo, ricompare "Mauro Baldo" come Commissario del Nord, mentre si afferma che "nel Sud la Federazione venne temporaneamente retta dai funzionari Paolo Ventura e Giuseppe Malvicini". Impiglia, in Il football a Roma durante l'occupazione tedesca e anglo-americana (1943-1945), cita Giuseppe Baldo come giovane segretario della FIGC della RSI e gli attribuisce l'ideazione della formula del campionato di guerra 1943-44; inoltre sostiene che il Regno del Sud istituì una propria FIGC in contrapposizione a quella della RSI solo a partire dall'estate 1944.
Secondo "I campionati di calcio 1945-46" (speciale della "Gazzetta dello Sport") il campionato di Divisione Nazionale misto disputato nella prima metà del 1945 nell'Italia Liberata prevedeva «gironi regionali e finali interregionali», ma, «giunti al termine della fase zonale, il torneo si è arenato» perché la stagione era «ormai troppo inoltrata».