Franco RellaDall'esilio: la creazione artistica come testimonianza, Feltrinelli Editore, 2004
Nicole Antoinette LopezArchiviato il 23 dicembre 2014 in Internet Archive. La poetica dell'oggetto: The objects of Eugenio Montale's "Le occasioni", ProQuest, Stanford University, 2008; Giuseppe Marcenaro, Eugenio Montale, B. Mondadori, 1999. Della conoscenza e frequentazione con Gerti (Gertrud Fránkel), Montale parla in una lettera ad Angelo Barile del 1932. In una lettera a Silvio Guarneri nel 1964, conferma di non aver mai conosciuto personalmente Dora: "Io Dora non l'ho mai conosciuta; feci quel primo pezzo di poesia per invito di Bobi Bazlen che mi mandò le gambe di lei in fotografia" (cfr.: Franco Rella, Dall'esilio, Feltrinelli 2004, p.51)
Lettura di Montale, Le occasioni di Alvaro Valentini, Bulzoni, 1975; qualcosa di "irrilevante, ma esterno" consente a Dora di esistere. La critica spesso confronta questo topo con il bulldog di legno amuleto di Drusilla Tanzi ricoverata in ospedale, di cui si parla in Ballata scritta in una clinica (nella sezione Dopo de La bufera e altro)
Nicole Antoinette LopezArchiviato il 23 dicembre 2014 in Internet Archive. La poetica dell'oggetto: The objects of Eugenio Montale's "Le occasioni", ProQuest, Stanford University, 2008; Giuseppe Marcenaro, Eugenio Montale, B. Mondadori, 1999. Della conoscenza e frequentazione con Gerti (Gertrud Fránkel), Montale parla in una lettera ad Angelo Barile del 1932. In una lettera a Silvio Guarneri nel 1964, conferma di non aver mai conosciuto personalmente Dora: "Io Dora non l'ho mai conosciuta; feci quel primo pezzo di poesia per invito di Bobi Bazlen che mi mandò le gambe di lei in fotografia" (cfr.: Franco Rella, Dall'esilio, Feltrinelli 2004, p.51)