Ebraismo rabbinico (Italian Wikipedia)

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christianity.com

grecoantico.com

  • Il termine "discepolo" deriva dalla parola Koinè mathetes - μαθητής Archiviato il 14 dicembre 2013 in Internet Archive. che significa "allievo" (di un insegnante) o "apprendista" (di un artigiano), passata al latino come discipulus. Il discepolo è differente dall'apostolo (dal greco απόστολος) , che invece significa "messaggero/inviato". Quindi, mentre discepolo è colui che impara da un insegnante, apostolo è colui che viene inviato a portare gli insegnamenti o un messaggio.

jewishencyclopedia.com

  • Rav Sherira Gaon (906 – 1006) (ebraico: רב שרירא גאון o R. Sherira ben Ḥanina Gaon, ebraico: רב שרירא גאון בר חנינא o semplicemente Sherira b. Ḥanina) fu il capo (gaon) della Accademia di Pumbedita e uno dei più importanti Gheonim del suo tempo, padre di Hai Gaon che gli successe come gaon. Scrisse l'opera Iggheret Rav Sherira Gaon ("L'Epistola di Rav Sherira Gaon"), una storia esaustiva della composizione del Talmud. L'Iggheret rappresentava una risposta ad una domanda proveniente da Qayrawan circa la paternità e la composizione della Mishnah e del Talmud, ed in particolare perché le precedenti autorità sono raramente citate per nome, e le autorità che vi sono citate non sembrano in sequenza cronologica.
  • (EN) Jewish Encyclopedia: "Hellenism": "Il giudaismo postesilio (quindi ebraismo) fu in gran parte formato dai rimpatriati che consideravano come loro compito principale il preservare la loro religione incontaminata, un compito che richiedeva la netta separazione della congregazione sia da tutti i popoli stranieri (Esdra x 11; Neemia ix 2) che dagli abitanti ebrei della Palestina che non osservavano rigorosamente la Legge (Esdra vi 22; Neemia x 29)."
  • I Dieci Martiri (ebraico: Aseret Harugei Malchut עשרת הרוגי מלכות) sono un gruppo di dieci rabbini che vissero durante l'era della Mishnah e furono martirizzati dai romani nel periodo dopo la distruzione del Secondo Tempio di Gerusalemme. Cfr. Jewish Encyclopedia, "Overview of The Ten Martyrs from Jewish Encyclopedia"

laparola.net

  • Giovanni 20.24-29, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  • Ironicamente, l'ebreo Paolo fa proprio parte del movimento di trasformazione che sviluppò il rabbinismo. Egli appare innanzitutto come un laico, cioè non appartenente a nessuna delle classi sacerdotali che gestivano il culto del tempio di Gerusalemme. In Fl3,5, su laparola.net. egli si definisce «fariseo quanto alla legge» (cfr. anche At23,6; 26,5, su laparola.net.), cioè facente parte di quel movimento che si era sviluppato pochi secoli prima dell'era cristiana e che nel I secolo era fortemente contrapposto al movimento aristocratico-sacerdotale dei sadducei su diversi aspetti dottrinali: diversamente da questi ultimi, i farisei accettavano l'immortalità dell'anima, l'esistenza degli angeli, gli altri libri della Tanakh e una tradizione orale (poi confluita nei Talmud), oltre ai 5 della Torah, e adottavano un'interpretazione delle scritture tendenzialmente meno rigorosa e rigida, più vicina alle esigenze del popolo. I farisei si formavano in apposite scuole collegate alle sinagoghe, cioè luoghi di culto da loro gestiti e presenti ovunque vi fossero comunità giudaiche. In queste scuole tutti gli Ebrei imparavano a leggere le scritture ebraiche e i fondamenti della dottrina. È verosimile che Paolo abbia iniziato la sua formazione farisaica in una di queste scuole a Tarso e secondo At22,3, su laparola.net. continuò e perfezionò gli studi a Gerusalemme presso l'autorevole maestro Gamaliele. Dalle sue lettere traspaiono i metodi argomentativi tipici delle scuole rabbiniche del tempo, testimoniati poi nei Talmud, come, ad esempio, la gezerah shavah ("decreto simile"), che accosta argomentativamente a un passo biblico un altro per un semplice legame di similitudine-analogia (si veda Rm9,6-28, su laparola.net. o Gal 3,1-5,12, su laparola.net.). L'appartenenza di Paolo al Sinedrio, che sembra essere suggerita da At26,10, su laparola.net. è solitamente esclusa dai biblisti (vedi infra). At18,18, su laparola.net. indica che Paolo era un nazireo, cioè aveva fatto uno speciale voto di consacrazione a Dio, che implicava una vita particolarmente sobria e rigorosa e il portare i capelli lunghi.
  • Esodo 18, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  • Numeri 11, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.

mideastfacts.org

web.archive.org