La data di nascita è tratta da questo sito che per i fatti anteriori al 14 febbraio 1918, quando in Russia entrò in vigore il nuovo calendario, segue la vecchia datazione. Ciò è detto perché diverse fonti adeguano la data di morte di Sozonov, ma non quella di nascita, di modo che il 26 maggio sembra essere il giorno della sua venuta al mondo anche secondo il computo moderno.
marxism.academic.ru
Se i tempi in cui si svolsero gli eventi sono esatti, come pare avvalorato anche dalle memorie della Spiridonova, la quale scrive che Sozonov morì ore dopo aver ingerito la morfina, la data di morte esatta sarebbe il 28 novembre (11 dicembre), come attestano Rostov, Chronos, il Vademecum storico russo marxista., e la madre di Egor (Cfr. Dai ricordi di sua madre, op. cit., p. 50), e non la maggioranza delle fonti che collocano il decesso al 27 novembre (10 dicembre).
Se i tempi in cui si svolsero gli eventi sono esatti, come pare avvalorato anche dalle memorie della Spiridonova, la quale scrive che Sozonov morì ore dopo aver ingerito la morfina, la data di morte esatta sarebbe il 28 novembre (11 dicembre), come attestano Rostov, Chronos, il Vademecum storico russo marxista., e la madre di Egor (Cfr. Dai ricordi di sua madre, op. cit., p. 50), e non la maggioranza delle fonti che collocano il decesso al 27 novembre (10 dicembre).
La spia conosciuta come il Corvo fu fucilata dopo la presa del potere da parte dei bolscevichi. Nel 1918, durante la guerra civile, Vasilij Serov fu ucciso a Čita dalle truppe del reggimento Semënovskij, dopo terribili torture. Cfr. G. R. Graubin, cit.Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
livejournal.com
sergey-v-fomin.livejournal.com
A questo periodo si fa risalire una relazione di Sozonov con Pallada Olimpovna Gross (1887-1968), — futura musa dei movimenti d'avanguardia della poesia russa e amica di Anna Achmatova — che nel 1905 comportò la nascita di due gemelli maschi. La fonte primaria della notizia, colui che indicò in Sozonov il vero padre dei due bambini, sembra sia stato il conte Boris Georgeevič Berg (1884-1953), secondo marito di Pallada, al tempo in cui lei era già ampiamente immersa in una movimentata e chiacchierata vita sentimentale. Premesso che non esistono conferme documentate scritte, lettere o memorie, sembra quantomeno improbabile che, nella primavera del 1904, Sozonov fosse contemporaneamente il convivente di Pallada (viene definita la sua «moglie civile»), conosciuta a marzo in uno dei salotti letterari e bohémien della capitale, e il cameriere dei ricchi signori inglesi in via Žukovskij, dove pure risiedeva, occupato nei complessi preparativi per l'attentato a Pleve. Non è da escludere un errore di persona favorito dalla folta schiera di amanti della Gross, e dalla fama cui pervenne il nome di Sozonov in quel particolare frangente. Ciò che non quadra non è la relazione amorosa in sé, ovviamente, ma l'ambiente mondano in cui si sarebbe sviluppata. La modesta identità clandestina e le cautele da prendere in una fase così delicata delle attività dell'Organizzazione di combattimento, non davano infatti a Sozonov né le giuste credenziali per accedervi, né l'occasione, né una ragionevole giustificazione. Cfr. Pallada Bogdanova Bel'skaja, P. O. Bogdanova Bel'skaja, e Gross Pallada Olimpiovna.Archiviato il 24 aprile 2017 in Internet Archive.
Rostov fa il nome di Nikolaj Krasin, ma nessuno con questo nome è menzionato in relazione alla tragedia di Zerentuj, mentre è citato Fëdor KoreškovArchiviato il 31 ottobre 2011 in Internet Archive.. I cognomi delle altre quattro persone hanno tutti trovato una conferma, anche se non sempre corrisponde il nome.
narod.ru
spb-tombs-walkeru.narod.ru
A questo periodo si fa risalire una relazione di Sozonov con Pallada Olimpovna Gross (1887-1968), — futura musa dei movimenti d'avanguardia della poesia russa e amica di Anna Achmatova — che nel 1905 comportò la nascita di due gemelli maschi. La fonte primaria della notizia, colui che indicò in Sozonov il vero padre dei due bambini, sembra sia stato il conte Boris Georgeevič Berg (1884-1953), secondo marito di Pallada, al tempo in cui lei era già ampiamente immersa in una movimentata e chiacchierata vita sentimentale. Premesso che non esistono conferme documentate scritte, lettere o memorie, sembra quantomeno improbabile che, nella primavera del 1904, Sozonov fosse contemporaneamente il convivente di Pallada (viene definita la sua «moglie civile»), conosciuta a marzo in uno dei salotti letterari e bohémien della capitale, e il cameriere dei ricchi signori inglesi in via Žukovskij, dove pure risiedeva, occupato nei complessi preparativi per l'attentato a Pleve. Non è da escludere un errore di persona favorito dalla folta schiera di amanti della Gross, e dalla fama cui pervenne il nome di Sozonov in quel particolare frangente. Ciò che non quadra non è la relazione amorosa in sé, ovviamente, ma l'ambiente mondano in cui si sarebbe sviluppata. La modesta identità clandestina e le cautele da prendere in una fase così delicata delle attività dell'Organizzazione di combattimento, non davano infatti a Sozonov né le giuste credenziali per accedervi, né l'occasione, né una ragionevole giustificazione. Cfr. Pallada Bogdanova Bel'skaja, P. O. Bogdanova Bel'skaja, e Gross Pallada Olimpiovna.Archiviato il 24 aprile 2017 in Internet Archive.
Sui momenti precedenti l'attentato a Pleve esistono versioni diverse da quella fornita di Sozonov. Rostov scrive che il cocchiere di Pleve, volendo superare la carrozza di un capitano del reggimento Semënovskij che gli stava davanti, svoltò a destra, rallentando, al contempo, la velocità e andando vicino a Sozonov. Questi colse la frazione di secondo utile, saltò giù dal marciapiedi con la mano alzata, e gettò la bomba attraverso il finestrino della carrozza. Cfr. N. Rostov, cit. cap. II, L'omicidio di Pleve.
La foto fu pubblicata da un giornale francese alla morte di Sozonov, come uno scatto del suo cadavere. Ma Sozonov morì per aver preso il veleno e sul referto della sua autopsia[collegamento interrotto] è scritto che il defunto non reca «segni di violenza», mentre in questo ritratto sono visibili ferite al volto che sappiamo furono una conseguenza dell'esplosione. Pertanto siamo propensi a ritenere l'istantanea successiva all'attentato del 15 (28) luglio 1904 e opera del Dipartimento di polizia nell'ambito delle indagini dirette a scoprire l'identità del suo prigioniero.
Il destino di Švejcer sarà una copia di quello di Pokotilov. Anche lui, la notte tra il 25 e il 26 febbraio (10-11 marzo) 1905, morirà nell'esplosione della sua camera d'albergo, nella fattispecie, l'Hotel Bristol. Cfr. Biografia di Maksimilian Švejcer.Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
Nel 1910 Sidorčuk, che era grande amico di Sozonov, uscito di prigione, fuggì dall'esilio e si rifugiò in Italia, dove, su indicazione di una spia russa, fu arrestato. Rilasciato dopo un mese, morì facendo un bagno in mare. È sepolto a Cavi.Cfr. Pëtr Kornil'evič SidorčukArchiviato l'8 dicembre 2015 in Internet Archive..
A novembre del 1906, Marija Alekseevna entrò nel nucleo di combattimento del Comitato centrale del Partito socialista-rivoluzionario. Il gruppo mise a segno l'assassinio del governatore di San Pietroburgo, Vladimir F. von der Launic e stava preparando un attentato contro Nicola II quando, la notte tra il 31 marzo e il 1º aprile (13-14 aprile) del 1907 subì forti perdite nel corso di un arresto di massa che implicò anche la Prokof'eva. Condannata in agosto dal tribunale militare distrettuale di San Pietroburgo all'esilio in Siberia, fuggì a novembre e lasciò la Russia. Stabilitasi a Parigi da Savinkov, lavorò nella sua Organizzazione di combattimento. Nella primavera del 1910 cominciò a soffrire di tubercolosi. Fu curata a Davos, nella Francia meridionale e a Sanremo, dove morì e fu sepolta nel 1913. Cfr. Biografia di Marija Prokof'eva.Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
soyuz-pisatelei.ru
A questo periodo si fa risalire una relazione di Sozonov con Pallada Olimpovna Gross (1887-1968), — futura musa dei movimenti d'avanguardia della poesia russa e amica di Anna Achmatova — che nel 1905 comportò la nascita di due gemelli maschi. La fonte primaria della notizia, colui che indicò in Sozonov il vero padre dei due bambini, sembra sia stato il conte Boris Georgeevič Berg (1884-1953), secondo marito di Pallada, al tempo in cui lei era già ampiamente immersa in una movimentata e chiacchierata vita sentimentale. Premesso che non esistono conferme documentate scritte, lettere o memorie, sembra quantomeno improbabile che, nella primavera del 1904, Sozonov fosse contemporaneamente il convivente di Pallada (viene definita la sua «moglie civile»), conosciuta a marzo in uno dei salotti letterari e bohémien della capitale, e il cameriere dei ricchi signori inglesi in via Žukovskij, dove pure risiedeva, occupato nei complessi preparativi per l'attentato a Pleve. Non è da escludere un errore di persona favorito dalla folta schiera di amanti della Gross, e dalla fama cui pervenne il nome di Sozonov in quel particolare frangente. Ciò che non quadra non è la relazione amorosa in sé, ovviamente, ma l'ambiente mondano in cui si sarebbe sviluppata. La modesta identità clandestina e le cautele da prendere in una fase così delicata delle attività dell'Organizzazione di combattimento, non davano infatti a Sozonov né le giuste credenziali per accedervi, né l'occasione, né una ragionevole giustificazione. Cfr. Pallada Bogdanova Bel'skaja, P. O. Bogdanova Bel'skaja, e Gross Pallada Olimpiovna.Archiviato il 24 aprile 2017 in Internet Archive.
A questo periodo si fa risalire una relazione di Sozonov con Pallada Olimpovna Gross (1887-1968), — futura musa dei movimenti d'avanguardia della poesia russa e amica di Anna Achmatova — che nel 1905 comportò la nascita di due gemelli maschi. La fonte primaria della notizia, colui che indicò in Sozonov il vero padre dei due bambini, sembra sia stato il conte Boris Georgeevič Berg (1884-1953), secondo marito di Pallada, al tempo in cui lei era già ampiamente immersa in una movimentata e chiacchierata vita sentimentale. Premesso che non esistono conferme documentate scritte, lettere o memorie, sembra quantomeno improbabile che, nella primavera del 1904, Sozonov fosse contemporaneamente il convivente di Pallada (viene definita la sua «moglie civile»), conosciuta a marzo in uno dei salotti letterari e bohémien della capitale, e il cameriere dei ricchi signori inglesi in via Žukovskij, dove pure risiedeva, occupato nei complessi preparativi per l'attentato a Pleve. Non è da escludere un errore di persona favorito dalla folta schiera di amanti della Gross, e dalla fama cui pervenne il nome di Sozonov in quel particolare frangente. Ciò che non quadra non è la relazione amorosa in sé, ovviamente, ma l'ambiente mondano in cui si sarebbe sviluppata. La modesta identità clandestina e le cautele da prendere in una fase così delicata delle attività dell'Organizzazione di combattimento, non davano infatti a Sozonov né le giuste credenziali per accedervi, né l'occasione, né una ragionevole giustificazione. Cfr. Pallada Bogdanova Bel'skaja, P. O. Bogdanova Bel'skaja, e Gross Pallada Olimpiovna.Archiviato il 24 aprile 2017 in Internet Archive.
Il destino di Švejcer sarà una copia di quello di Pokotilov. Anche lui, la notte tra il 25 e il 26 febbraio (10-11 marzo) 1905, morirà nell'esplosione della sua camera d'albergo, nella fattispecie, l'Hotel Bristol. Cfr. Biografia di Maksimilian Švejcer.Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
Nel 1910 Sidorčuk, che era grande amico di Sozonov, uscito di prigione, fuggì dall'esilio e si rifugiò in Italia, dove, su indicazione di una spia russa, fu arrestato. Rilasciato dopo un mese, morì facendo un bagno in mare. È sepolto a Cavi.Cfr. Pëtr Kornil'evič SidorčukArchiviato l'8 dicembre 2015 in Internet Archive..
A novembre del 1906, Marija Alekseevna entrò nel nucleo di combattimento del Comitato centrale del Partito socialista-rivoluzionario. Il gruppo mise a segno l'assassinio del governatore di San Pietroburgo, Vladimir F. von der Launic e stava preparando un attentato contro Nicola II quando, la notte tra il 31 marzo e il 1º aprile (13-14 aprile) del 1907 subì forti perdite nel corso di un arresto di massa che implicò anche la Prokof'eva. Condannata in agosto dal tribunale militare distrettuale di San Pietroburgo all'esilio in Siberia, fuggì a novembre e lasciò la Russia. Stabilitasi a Parigi da Savinkov, lavorò nella sua Organizzazione di combattimento. Nella primavera del 1910 cominciò a soffrire di tubercolosi. Fu curata a Davos, nella Francia meridionale e a Sanremo, dove morì e fu sepolta nel 1913. Cfr. Biografia di Marija Prokof'eva.Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
Rostov fa il nome di Nikolaj Krasin, ma nessuno con questo nome è menzionato in relazione alla tragedia di Zerentuj, mentre è citato Fëdor KoreškovArchiviato il 31 ottobre 2011 in Internet Archive.. I cognomi delle altre quattro persone hanno tutti trovato una conferma, anche se non sempre corrisponde il nome.
La spia conosciuta come il Corvo fu fucilata dopo la presa del potere da parte dei bolscevichi. Nel 1918, durante la guerra civile, Vasilij Serov fu ucciso a Čita dalle truppe del reggimento Semënovskij, dopo terribili torture. Cfr. G. R. Graubin, cit.Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
G. R. Graubin, cit., su litmir.co. URL consultato il 22 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Residenza dei Sozonov a Ufa., su qr-ufa.info. URL consultato il 24 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).