Cfr.: C. MINNAJA, L'esperanto in Italia. Alla ricerca della democrazia linguistica, Il Poligrafo, 2007, pag. 105 (nota 389). <<In Francia alle ultime elezioni si è presentato un "partito esperantista", non promosso, anzi osteggiato, dall'Unione Francese per l'Esperanto, timorosa che il qualificarsi politicamente come esperantisti potesse nuocere all'immagine dell'esperanto in Francia e quindi potesse ostacolare il lavoro dell'Unione stessa. Come era facilmente prevedibile tale partito non conquistò nessun seggio, ma comunque raccolse un numero di voti che era circa il decuplo degli esperantisti francesi organizzati. Evidentemente il concetto di una lingua ausiliare neutrale attrae di più a livello elettorale che non a livello di adesione ad un'associazione; e comunque l'essere presenti sulle schede elettorali in più circoscrizioni significa essere stati notati e osservati molto di più di quanto normalmente succeda con altri manifesti o altre attività.>>
Dati ufficiali definitivi. Fonte: (FR) Elections européennes 2019, su Ministère de l'Intérieur (Ministero dell'Interno francese). URL consultato il 15 giugno 2019.