Dimensioni 270x190 cm, siglata sul gradino, in basso a destra, Fabr(itius) S(ancta) Fede 1593. L'attribuzione della pala a Fabrizio Santafede si trova registrata per la prima volta in Camillo Tutini (1664), che la giudicò "pittura assai degna". Camillo Tutini, De' pittori, scultori, architetti, miniatori e recamatori napoletani, ms del 1664 ca, ed. a cura di Benedetto Croce, Il manoscritto di Camillo Tutini sulla storia dell'arte napoletana, in Napoli Nobilissima, s. I, VII, n. 8, 1898, p. 126, SBNIT\ICCU\NAP\0580067. Si ricordi a titolo di cronaca l'invenzione nel vicino 1588, in un sepolcro posto nel coro di San Giovanni a Messina, dei corpi di San Placido, dei due fratelli e della sorella. C. Colafranceschi, Placido, in Bibliotheca sanctorum, vol. X, Roma 1968, col. 949. Sulla cappella Medici si veda: Lawrence d'Aniello, La cappella Medici di Gragnano nella chiesa dei Santi Severino e Sossio a Napoli, in "Napoli Nobilissima", 5, vol. 6, fasc. 1/4, genn.-ago. 2005, SBNIT\ICCU\NAP\0525433.