G8 Genova, Strasburgo condanna l'Italia per tortura, in Rai News, 7 aprile 2015. URL consultato il 27 maggio 2016.
«All'origine del procedimento c'è un ricorso presentato da Arnaldo Cestaro [...]. Nel ricorso, l'uomo, che all'epoca dei fatti aveva 62 anni, afferma che quella notte fu brutalmente picchiato dalle forze dell'ordine tanto da dover essere operato, e da subire ancora oggi ripercussioni per alcune delle percosse subite.
[...] I giudici hanno deciso all'unanimità che lo Stato italiano ha violato l'articolo 3 della Convenzione sui diritti umani, che recita: "Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti". Non solo hanno riconosciuto che il trattamento che gli è stato inflitto deve essere considerato come "tortura". Nella sentenza i giudici sono andati oltre, sostenendo che se i responsabili non sono mai stati puniti, è soprattutto a causa dell'inadeguatezza delle leggi italiane, che quindi devono essere cambiate. Inoltre la Corte ritiene che la mancanza di determinati reati non permette allo Stato di prevenire efficacemente il ripetersi di possibili violenze da parte delle forze dell'ordine.
L'Italia dovrà versare a Cestaro un risarcimento di 45mila €»