Filosofia (Italian Wikipedia)

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  • Riguardo alla prima definizione di filosofo ad opera di Pitagora - come è stato riferito in Cicerone, Tusculanae Disputationes, 5.3.8-9 = Eraclide Pontico fr. 88 Wehrli = Diogene Laerzio 1.12, 8.8, = Giamblico VP 58. - la tesi è sostenuta da C. J. De Vogel (in Pythagoras and Early Pythagoreanism (1966), pp. 97-102) e da Christoph Riedweg (in Pitagora. Vita, dottrina e influenza, Editore: Vita e Pensiero 2007) che ritengono veritiera la tradizione. Mentre W. Burkert. Op.cit. e P. Hadot Op.cit ritengono che l'aneddoto raccontato da Eraclide Pontico (Cicerone, Tusculanae Disputationes, 5.3.8-9 = Eraclide Pontico fr. 88 Wehrli = Diogene Laerzio 1.12, 8.8, = Giamblico VP 58) sia "una proiezione su Pitagora della nozione platonica di philosophia". In particolare Christoph Riedweg ha messo in dubbio questa tradizione antica rilevando come intendere modestamente il filosofo come colui che ama la sapienza ma non la possiede, come pretendeva il sophos, il sapiente, perché questa appartiene solo agli dei, come, cioè, «un'umile definizione della filosofia di raggiungere qualcosa di irraggiungibile», non corrisponda al senso delle dottrine dei presocratici dove l'interesse fondamentale era la considerazione della natura, ma come piuttosto sembri una definizione più adeguata alla dottrina platonica (Paolo Impara, I presocratici. Lettura e interpretazione dei frammenti e delle testimonianze, Armando Editore, 1997 p.209). In un frammento che si fa risalire ad Eraclito, poi, sarebbe già indicato il termine "filosofia" che si ritrova anche in Erodoto, che però per l'uso normale che ne fa nelle sue Storie rende difficile pensare che questa parola sia nata negli anni venti del V secolo, quando probabilmente fu pubblicata la sua opera. Questa attribuzione di modestia del resto non si confaceva al carattere di Pitagora, che orgogliosamente si poneva come un capo religioso dalla personalità carismatica. (Christoph Riedweg, Pitagora: vita, dottrina e influenza, Vita e Pensiero, 2007 p.25)
  • Dario Antiseri, Silvano Tagliagambe, Storia della filosofia -: Filosofi italiani contemporanei, Volume 13, Giunti 2008

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  • «Se la filosofia fosse qualcosa di cui si potesse fare a meno» ha scritto Ortega y Gasset, «non v'è dubbio che in quell'epoca [alla fine dell'Ottocento] sarebbe decisamente morta» ¿Qué es filosofía?, (1929) Lezione I, p. 10.

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