Così si ricorda il "principato" di Vacca nelle Memorie per servire alla storia della Romana Accademia di S. Luca fino alla morte di Antonio Canova compilate da Melchior Missirini del 1823, pag. 73: Anno 1599. Flaminio Vacca Governò poscia l'Accademia l'anno 1599 lo scultore Flaminio Vacca uomo nell'arte sua valente, e sovra ogni cosa degli antichi monumenti diligentissimo indagatore, il quale tenendo occhio accurato sulle antiche Sculture o fabbriche scoperte prima dell età sua, e specialmente a suoi tempi in questo sacro suolo di Roma ogni giorno fertile di meraviglie, ci lasciò su tale argomento preziose memorie, ora cagione di troppo rammarico: imperciocché d'infinite cose da esso notate poche tuttavìa ce ne restano, che noi più vaghi dell'oro, che de' patrii monumenti e de' segni della nostra grandezza, abbiamo riprovevolmente concesso, che le straniere nazioni ce ne spogliassero. Flaminio Vacca si è veduto gareggiar co' migliori: Il suo Leone sotto le logge de Lanzi di Firenze fu condotto con mirabile maestrìa. Si onorò dunque l'Accademia anche nell'anno 1599 d'un uomo grande nella qualifica di suo capo."
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Per la casa della famiglia, demolita nei lavori di ampliamento del Parlamento e ricostruita a via in Lucina, si veda qui