Analysis of information sources in references of the Wikipedia article "Francesco Leone" in Italian language version.
«Giuseppe Massola viene ferito mortalmente Una squadra della VI "G.L.", nell'intento di catturare prigionieri ed armi, attacca il treno la Canavesana nel tratto Oglianico-Favria. Nella sparatoria restano uccisi alcuni nemici e perdono la vita anche tre partigiani: Torriani Luigi, di anni 20, da Torino - Rolando Perino Domenico, di anni 24, da Busano e Massola Giuseppe, di anni 19, da Valperga. Giuseppe Massola, nato a Villanova Biellese nel 1924, viveva a Valperga nella cascina San Martino di Gallenca, con altri sette fratelli e quattro sorelle. Contadino, esentato dal servizio militare, dopo l'8 settembre '43 sente comunque il dovere di arruolarsi nella VI Divisione Alpina Canavesana G.L. Nell'assalto alla Canavesana del 6 settembre '44, rimane gravemente ferito all'addome. Soccorso da persone amiche, durante la notte viene trasportato a casa dai familiari, su un carro agricolo. Nonostante l'intervento del medico, morirà la mattina successiva, il 7 settembre '44.»
«.....Vedi, c'era un gruppo di anarchici. Qui c'era stato Luigi Galleani, che era stato in America e per un certo periodo poi era stato anche qui. Anzi, io credo che questo gruppo di anarchici si chiamasse il gruppo Galleani. E questo gruppo era composto da elementi molto decisi, molto decisi. Ricordo, per esempio, dopo quella lotta lì con i fascisti, io son sempre uscito tutte le sere, nonostante che ci fossero sempre scontri, una volta mi hanno anche sparato da un viale: a pochi metri di distanza non m'hanno preso. Ebbene, questi anarchici, a mia insaputa, dopo questo atto, si distribuivano la notte nei giardini proprio a mia difesa, senza che io neanche lo sapessi.....»
«Tra i fondatori dell'Istituto Ernesto de Martino (ora con sede a Sesto Fiorentino), di cui è tuttora collaboratore, è tra i promotori della Associazione italiana di storia orale, aderente all'International Oral History Association. È stato in passato redattore e direttore delle riviste "Il nuovo canzoniere italiano" e "Primo Maggio", redattore de "Il de Martino", assiduo collaboratore de "I giorni cantati" e della prima serie di "Ieri Novara oggi". È tuttora collaboratore de "l'impegno" e di "Musica/Realtà". Autore di testi teatrali (tra cui, con Franco Coggiola, Ci ragiono e canto, che ebbe la regia di Dario Fo, 1966), curatore di numerosi dischi di canti popolari e sociali (giacobini, garibaldini, anarchici, socialisti, comunisti e della Resistenza) per i Dischi del Sole e dei più importanti scritti di Gianni Bosio (uno dei maggiori storici italiani del movimento operaio), è stato tra i primi a utilizzare criticamente le fonti orali ai fini della comprensione di passato e presente. Relatore a convegni nazionali e internazionali, ha svolto anche intensa attività di collaborazione a giornali e riviste della sinistra italiana ("l'Unità", "Avanti!", "il manifesto", "Liberazione", "Rinascita", "Rivista anarchica A", "Volontà".....
La Battaglia di Novara (9 luglio-24 luglio 1922). Occasione mancata della riscossa proletaria e antifascista, Milano, Sapere, 1972.....
La "democrazia reale". Gli eccidi di lavoratori e militanti dal 25 luglio 1943 all'entrata in vigore della legge Reale (maggio 1975), in 625. Libro bianco sulla legge Reale. Materiali sulle politiche di repressione e controllo sociale, Milano, Centro di Iniziativa Luca Rossi, 1990; O carcerier che tieni la penna in mano. La ricerca sul canto sociale di Gianni Rodari e Ernesto de Martino (1949-1953).....
Cento anni di socialismo nel Novarese (con Filippo Colombara), Novara, Duegi, 1992; I lavoratori italiani nel Terzo Reich, in L'Italia in guerra, 1940-1943, "Annali della Fondazione Luigi Micheletti", Brescia, n. 5, 1992; Dopo la guerra di liberazione (Appunti per una storia ancora non scritta), in Conoscere la Resistenza, Milano, Edizioni Unicopli, 1994; Il "rosso libero". Corrado Bonfantini organizzatore delle brigate "Matteotti", Milano, Fondazione Anna Kuliscioff, 1995; Le storie della Resistenza. Cinquant'anni di dibattito storiografico in Italia, Verbania, "Fogli sensibili", 1995; Un uomo un paese. Giacomo Grai e Romagnano Sesia: fascismo Resistenza e dopoguerra, Romagnano Sesia, Anpi, 1995; Spegni la luce che passa Pippo. Voci, leggende e miti della storia contemporanea, Roma, Odradek, 1996; Storia e mito e della Volante Rossa con una testimonianza di Eligio Trincheri, Milano, Nuove Edizioni Internazionali, 1996; Il nemico interno. Guerra civile e lotta di classe in Italia (1943-1976), Roma, Odradek, 1997.....»
«La seconda formazione di volontari italiani ad essere costituita è la centuria "Gastone Sozzi": tra i suoi promotori figura il vercellese Francesco Leone. Dirigente comunista trentasettenne, aveva alle spalle un'intensa attività politica: fondatore ed organizzatore degli Arditi del Popolo a Vercelli e guardia rossa all'"Ordine Nuovo", era stato segretario della Federazione giovanile comunista di Novara e redattore de "Il Bolscevico".»
«.....Vedi, c'era un gruppo di anarchici. Qui c'era stato Luigi Galleani, che era stato in America e per un certo periodo poi era stato anche qui. Anzi, io credo che questo gruppo di anarchici si chiamasse il gruppo Galleani. E questo gruppo era composto da elementi molto decisi, molto decisi. Ricordo, per esempio, dopo quella lotta lì con i fascisti, io son sempre uscito tutte le sere, nonostante che ci fossero sempre scontri, una volta mi hanno anche sparato da un viale: a pochi metri di distanza non m'hanno preso. Ebbene, questi anarchici, a mia insaputa, dopo questo atto, si distribuivano la notte nei giardini proprio a mia difesa, senza che io neanche lo sapessi.....»
«Tra i fondatori dell'Istituto Ernesto de Martino (ora con sede a Sesto Fiorentino), di cui è tuttora collaboratore, è tra i promotori della Associazione italiana di storia orale, aderente all'International Oral History Association. È stato in passato redattore e direttore delle riviste "Il nuovo canzoniere italiano" e "Primo Maggio", redattore de "Il de Martino", assiduo collaboratore de "I giorni cantati" e della prima serie di "Ieri Novara oggi". È tuttora collaboratore de "l'impegno" e di "Musica/Realtà". Autore di testi teatrali (tra cui, con Franco Coggiola, Ci ragiono e canto, che ebbe la regia di Dario Fo, 1966), curatore di numerosi dischi di canti popolari e sociali (giacobini, garibaldini, anarchici, socialisti, comunisti e della Resistenza) per i Dischi del Sole e dei più importanti scritti di Gianni Bosio (uno dei maggiori storici italiani del movimento operaio), è stato tra i primi a utilizzare criticamente le fonti orali ai fini della comprensione di passato e presente. Relatore a convegni nazionali e internazionali, ha svolto anche intensa attività di collaborazione a giornali e riviste della sinistra italiana ("l'Unità", "Avanti!", "il manifesto", "Liberazione", "Rinascita", "Rivista anarchica A", "Volontà".....
La Battaglia di Novara (9 luglio-24 luglio 1922). Occasione mancata della riscossa proletaria e antifascista, Milano, Sapere, 1972.....
La "democrazia reale". Gli eccidi di lavoratori e militanti dal 25 luglio 1943 all'entrata in vigore della legge Reale (maggio 1975), in 625. Libro bianco sulla legge Reale. Materiali sulle politiche di repressione e controllo sociale, Milano, Centro di Iniziativa Luca Rossi, 1990; O carcerier che tieni la penna in mano. La ricerca sul canto sociale di Gianni Rodari e Ernesto de Martino (1949-1953).....
Cento anni di socialismo nel Novarese (con Filippo Colombara), Novara, Duegi, 1992; I lavoratori italiani nel Terzo Reich, in L'Italia in guerra, 1940-1943, "Annali della Fondazione Luigi Micheletti", Brescia, n. 5, 1992; Dopo la guerra di liberazione (Appunti per una storia ancora non scritta), in Conoscere la Resistenza, Milano, Edizioni Unicopli, 1994; Il "rosso libero". Corrado Bonfantini organizzatore delle brigate "Matteotti", Milano, Fondazione Anna Kuliscioff, 1995; Le storie della Resistenza. Cinquant'anni di dibattito storiografico in Italia, Verbania, "Fogli sensibili", 1995; Un uomo un paese. Giacomo Grai e Romagnano Sesia: fascismo Resistenza e dopoguerra, Romagnano Sesia, Anpi, 1995; Spegni la luce che passa Pippo. Voci, leggende e miti della storia contemporanea, Roma, Odradek, 1996; Storia e mito e della Volante Rossa con una testimonianza di Eligio Trincheri, Milano, Nuove Edizioni Internazionali, 1996; Il nemico interno. Guerra civile e lotta di classe in Italia (1943-1976), Roma, Odradek, 1997.....»
«La seconda formazione di volontari italiani ad essere costituita è la centuria "Gastone Sozzi": tra i suoi promotori figura il vercellese Francesco Leone. Dirigente comunista trentasettenne, aveva alle spalle un'intensa attività politica: fondatore ed organizzatore degli Arditi del Popolo a Vercelli e guardia rossa all'"Ordine Nuovo", era stato segretario della Federazione giovanile comunista di Novara e redattore de "Il Bolscevico".»
«Giuseppe Massola viene ferito mortalmente Una squadra della VI "G.L.", nell'intento di catturare prigionieri ed armi, attacca il treno la Canavesana nel tratto Oglianico-Favria. Nella sparatoria restano uccisi alcuni nemici e perdono la vita anche tre partigiani: Torriani Luigi, di anni 20, da Torino - Rolando Perino Domenico, di anni 24, da Busano e Massola Giuseppe, di anni 19, da Valperga. Giuseppe Massola, nato a Villanova Biellese nel 1924, viveva a Valperga nella cascina San Martino di Gallenca, con altri sette fratelli e quattro sorelle. Contadino, esentato dal servizio militare, dopo l'8 settembre '43 sente comunque il dovere di arruolarsi nella VI Divisione Alpina Canavesana G.L. Nell'assalto alla Canavesana del 6 settembre '44, rimane gravemente ferito all'addome. Soccorso da persone amiche, durante la notte viene trasportato a casa dai familiari, su un carro agricolo. Nonostante l'intervento del medico, morirà la mattina successiva, il 7 settembre '44.»