Il R. Collegio Medico-Chirurgico in Napoli era nato dal Collegio Medico-cerusico, istituito con R. Decreto del 14 maggio 1810 per insegnare "agli allievi medici, chirurgi e farmacisti tutto ciò che concerne l'organizzazione e la fisica dell'uomo, oltre che i segni delle malattie". Con Decreto luogotenenziale del 9 dicembre 1860, il Collegio fu riorganizzato e governato dal Regolamento approvato con R. Decreto 8 novembre 1861, e dai R. Decreti 23 ottobre 1862 e 5 settembre 1863. Infine con R. Decreto del 16 maggio 1871, il Collegio fu liquidato e convertito in rendita dello Stato diventando patrimonio della facoltà di Medicina e Chirurgia della R. Università di Napoli (cfr. Collegio medico cerusico poi Collegio convitto medico-chirurgico di Napoli[collegamento interrotto], su dati.san.beniculturali.it. URL consultato l'8 marzo 2020).
Licopoli e Pasquale saranno entrambi coadiutori dei direttori del R. Orto botanico di Napoli, che si sarebbero succeduti dal 1863 al 1897. Pasquale sarà anche coadiutore di Licopoli, durante la breve direzione di quest'ultimo e Licopoli sarà coadiutore di Pasquale quando questi terrà la direzione (cfr. Quaranta, 2020). Inoltre Licopoli e Pasquale svolgeranno assieme alcune ricerche sul campo e firmeranno assieme alcune pubblicazioni scientifiche: sulla floralichenologica del Gargano (Licopoli, 1872a e 1873a) e sulle conoscenze botaniche della provincia napoletana (Licopoli, 1876a). Giovanni Quaranta, Licopoli Gaetano[collegamento interrotto], su Pantaleone Sergi (a cura di), Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea, Istituto Calabrese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea, 12 gennaio 2020. URL consultato il 24 febbraio 2020. (In unione con Giuseppe Antonio Pasquale), Relazione d’un viaggio botanico al Gargano, in Rend. Acc. Sc. Fis. e Mat. Soc. R. Napoli, XI, Napoli, Stamp. Del Fibreno, 1872, pp. 158-162. (In unione con Giuseppe Antonio Pasquale), Di un viaggio botanico al Gargano, in Atti Acc. Sc. Fis. e Mat. Soc. R. Napoli, V, n. 18, Napoli, Stamp. Del Fibreno, 1873, pp. 1-31.
Licopoli dovette rinunciare per le cattive condizioni di salute: «a Napoli Licopoli ha avuto un colpo apoplettico» (cfr. Gibelli, 2020, p. 234). La provvisione fu adottata con R. Decreto del 25 aprile 1887 (cfr. Ministero della Pubblica Istruzione, Provvisioni della divisione per l'istruzione superiore, in Bollettino Ufficiale dell'Istruzione, XIII, n. 5, Roma, 1887, p. 120). Nell'anno accademico 1888-89 l'incarico d'insegnamento fu svolto, in supplenza, da Francesco Balsamo, coadiutore di Federico Delpino al R. Orto botanico (cfr. Francesco Balsamo, Titoli di merito del prof. Francesco Balsamo di Napoli, Napoli, 1894, p. 6). Corrispondenti di Giuseppe Gibelli (PDF), su st02-unito.prod.cineca.it, pp. 1-278. URL consultato il 18 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2020).
Cfr. Ministero della Istruzione Pubblica, R. Università di Napoli. Orto botanico, in Stato del personale addetto alla Pubblica Istruzione nel Regno d'Italia nel 1884, Roma, Tip. Fratelli Bencini, 1884, p. 37.
a = due delle quattro cavità alla base della ghiandola, derivate da altrettante cellule originarie; c = membrana cuticolare comune che rivestiva, nella ghiandola immatura, le cellule ghiandolari e che, a completo sviluppo, appare vescicolare e tondeggiante e sollevata a delimitare una cavità contenente un umore limpido; e = epidermide in cui è infossata la ghiandola; g = cellule ghiandolari, precedentemente papillari e raccolte in un unico strato, ora rotondeggianti e disposte in due piani.(Licopoli, 1879a, p. 63). Gli stomi e le glandole nelle piante. Memoria, in Atti Acc. Sc. Fis. e Mat. Soc. R. Napoli, VIII, n. 5, Napoli, 1879, pp. 1-55. tav. 7.
Nel 1866 la R. Accademia delle Scienze Fisiche e Matematiche di Napoli, per sopperire alla mancanza di studi di botanica crittogamica nell'Italia maridionale, promosse un concorso a premi (di seicento lire) da assegnare all'autore della migliore memoria sulle alghe del Golfo di Napoli e sulle crittogame del Somma-Vesuvio. Andato deserto questo invito, la R. Accademia ridimensionò nel 1868 il tema del concorso che divenne: «Storia naturale delle Crittogame che vivono sulle lave vesuviane, e loro attinenze con le condizioni ed età della roccia sulla quale nascono» (cfr. Licopoli,1871a, p. 2 e Programmi di concorso, in Rend. Acc. Sc. Fis. e Mat. Soc. R. Napoli, VII, fasc. I, Napoli, Stamp. del Fibreno, 1868, p. 12). Osservazioni sulla vegetazione dell’Uredo ruborum D.C. e Phragmidium incrassatum Link in rapporto alla dottrina della metamorfosi vegetale., Napoli, Stamp. della Regia Università, 1871.
La nota di Licopoli sui nematodi infestanti i tubercoli radicellari del Sempervivum tectorum, L. (1875a) è una delle prime segnalazioni in Italia della presenza di infestazione di nematodi galligeni su piante floricole (cfr. Rodolfo Zocchi, Alcuni nematodi associati con piante da fiore, in Redia, vol. 52, Firenze, Tip. R. Coppini & Co, 1971, p. 139). Sopra alcuni tubercoli radicellari contenenti Anguillole, in Rend. Acc. Sc. Fis. e Mat. Soc. R. Napoli, XIV, fasc. II, Napoli, Stamp. del Fibreno, 1875, pp. 41-42.
Cfr. Licopoli,1873a. (In unione con Giuseppe Antonio Pasquale), Di un viaggio botanico al Gargano, in Atti Acc. Sc. Fis. e Mat. Soc. R. Napoli, V, n. 18, Napoli, Stamp. Del Fibreno, 1873, pp. 1-31.
Nominato all'unanimità nella tornata del 21 aprile 1864 (cfr. Giovanni Palladino, Tornata del 21 aprile 1864, in Bullettino dell'Accademia degli Aspiranti naturalisti, Napoli, 1864, p. 26).
Cfr. Quaranta, 2020 Giovanni Quaranta, Licopoli Gaetano[collegamento interrotto], su Pantaleone Sergi (a cura di), Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea, Istituto Calabrese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea, 12 gennaio 2020. URL consultato il 24 febbraio 2020.
Giuseppe Antonio Pasquale era conservatore dell'Herbarium e aiuto del direttore del R. Orto botanico di Napoli, Michele Tenore. Nel 1852 si trovava ad Anoia, suo paese natale, perché era stato obbligato al domicilio coatto dal governo borbonico che lo considerava attendibile politico, per aver partecipato attivamente alle vicende risorgimentali del 1848. Sospeso da ogni incarico accademico e rientrato in Calabria, Pasquale tornò a esercitare la professione di medico chirurgo, continuando comunque le sue ricerche di botanica (cfr. Quaranta, 2019). Giovanni Quaranta, Pasquale Giuseppe Antonio, su Pantaleone Sergi (a cura di), Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea, Istituto Calabrese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea, 17 dicembre 2019. URL consultato il 24 febbraio 2020.
Licopoli e Pasquale saranno entrambi coadiutori dei direttori del R. Orto botanico di Napoli, che si sarebbero succeduti dal 1863 al 1897. Pasquale sarà anche coadiutore di Licopoli, durante la breve direzione di quest'ultimo e Licopoli sarà coadiutore di Pasquale quando questi terrà la direzione (cfr. Quaranta, 2020). Inoltre Licopoli e Pasquale svolgeranno assieme alcune ricerche sul campo e firmeranno assieme alcune pubblicazioni scientifiche: sulla floralichenologica del Gargano (Licopoli, 1872a e 1873a) e sulle conoscenze botaniche della provincia napoletana (Licopoli, 1876a). Giovanni Quaranta, Licopoli Gaetano[collegamento interrotto], su Pantaleone Sergi (a cura di), Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea, Istituto Calabrese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea, 12 gennaio 2020. URL consultato il 24 febbraio 2020. (In unione con Giuseppe Antonio Pasquale), Relazione d’un viaggio botanico al Gargano, in Rend. Acc. Sc. Fis. e Mat. Soc. R. Napoli, XI, Napoli, Stamp. Del Fibreno, 1872, pp. 158-162. (In unione con Giuseppe Antonio Pasquale), Di un viaggio botanico al Gargano, in Atti Acc. Sc. Fis. e Mat. Soc. R. Napoli, V, n. 18, Napoli, Stamp. Del Fibreno, 1873, pp. 1-31.
Cfr. Quaranta, 2020 e Ministero della Istruzione Pubblica, R. Università di Napoli. Stabilimenti scientifici. Orto botanico, in Annuario della Istruzione Pubblica del Regno d'Italia pel 1863-1864, Brescia, Tip. del giornale La Sentinella bresciana, 1864, p. 58. Giovanni Quaranta, Licopoli Gaetano[collegamento interrotto], su Pantaleone Sergi (a cura di), Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea, Istituto Calabrese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea, 12 gennaio 2020. URL consultato il 24 febbraio 2020.
liceoclassicocampanellarc.edu.it
Il R. Liceo di Reggio Calabria (diventato, dal 1865, Liceo classico Tommaso Campanella) era stato istituito, con il decreto n. 1632 del 18 febbraio 1813, da Gioacchino Napoleone Re delle Due Sicilie. Divenuto Real Collegio nel 1817 con la Restaurazione borbonica, fu elevato a Real Liceo nel 1857 (cfr. Storia del Liceo, su Liceo Classico Tommaso Campanella. URL consultato il 2 marzo 2020).
researchgate.net
Queste glandole calcifere sono note nella letteratura botanica come organi di Licopoli o organi di Mettenius. Infatti Licopoli è considerato il primo botanico ad averne fatto oggetto di uno studio dettagliato, anatomico ed istologico (nell'epidermide fogliare della Statice monopetala L., cfr. Licopoli, 1865a), mentre il botanico tedesco Georg Heinrich Metteniusma è il primo ad avere menzionato le ghiandole a secrezione carbonatica, nel 1856, dieci anni prima del lavoro di Licopoli (cfr. Marius Nicușor Grigore, Constantin Toma, Structure of salt glands of Plumbaginaceae. Rediscovering old findings of the 19th century: ‘Mettenius’ or ‘Licopoli’ organs?, in J. Plant Develop., vol. 23, n. 2016, pp. 37-52). Ricerche microscopiche sopra alcuni organi particolari della Statice monopetala. Sulla formazione di alcune organi nella Statice monopetala destinati all’escrezione di sostanza minerale, Napoli, Stamp. Antonio Cons, 1865, pp. 1-14, tav. 1.
Queste raccolte naturalistiche, frutto dell'attività di ricerca e di studio del giovane Licopoli, sarebbero poi diventate il nucleo principale di un percorso espositivo museale realizzato da Vincenzo Musitano Dainotti, un naturalista amatoriale del luogo (cfr. Alippi Cappelletti, 2005). Maurizia Alippi Cappelletti, LICOPOLI, Gaetano, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 65, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2005.
Analogamente alla maggior parte dei botanici italiani ed europei dell'epoca, anche Licopoli era di formazione medica. A quei tempi, infatti, l'insegnamento universitario della botanica era prerogativa delle facoltà di medicina (cfr. Massimo Rossi, Gibelli Giuseppe, collana Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 54, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani, 2000).
Gasparrini era professore ordinario di botanica presso la Facoltà Medica della R. Università di Pavia e, nella stessa Università, professore ordinario di botanica superiore, presso la Facoltà di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali (cfr. Ministero della Istruzione Pubblica, Elenco dei professori e prospetto degli studi nella R. Università di Pavia, in Annuario dell'Istruzione Pubblica per l'anno scolastico 1860-1861, Torino, Tip. Giacinto Marietti, 1861, p. 54 e p. 57). Mentre la cattedra di botanica aveva il tradizionale orientamento morfologico-sistematico, il corso di botanica superiore, il primo istituito in Italia, era finalizzato all'insegnamento della fitotomia (anatomia vegetale) e della fisiologia vegetale, come già era in uso in molte altre università europee (cfr. Maurizia Alippi Cappelletti, Gasparrini Guglielmo, collana Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 52, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani, 1999).
Cecidliologia o cecidologia (cfr. Cecidiologìa, su treccani.it. URL consultato il 2 aprile 2020).
Cesati è stato uno dei fondatori della crittogamologia in Italia, insieme al botanico Giuseppe De Notaris (cfr. Valerio Giacomini, Cesati Vincenzo, collana Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 24, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani, 1980).
Secondo Geremicca, 1899: «la valutazione di tale produzione lo indicherebbe come uno dei migliori autori del tempo negli studi di anatomia vegetale» ed erede «di una gloriosa tradizione italiana inaugurata nel seicento da Marcello Malpighi» (cfr. Alippi Cappelletti, 2005). Michele Geremicca, Della vita e delle opere di Gaetano Licopoli, botanico napoletano, Napoli, Tip. Gennaro M. Priore, 1899, pp. 1-100. Maurizia Alippi Cappelletti, LICOPOLI, Gaetano, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 65, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2005.
A sua volta Pedicino era stato destinato alla cattedra di botanica della istituenda R. Scuola normale superiore di agricoltura in Portici (cfr. Francesco Di Vaio, Fonti per la storia del Liceo Vittorio Emanuele, su liceovittorioemanuelegaribaldi.edu.it, 2005. URL consultato il 10 marzo 2020) (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2020). Dal 1877, e fino alla sua morte il 2 agosto 1883, Pedicino avrebbe ricoperto ii ruolo di professore ordinario di botanica nella R. Università di Roma, nonché direttore dell'annesso R. Orto botanico (cfr. Balsamo, 1913, p. 55 e Ministero della Pubblica Istruzione, Tavola necrologica, in Bollettino ufficiale del Ministero dell'Istruzione, IX, n. 8, 1883, p. 666). Francesco Balsamo, Botanici e Botanofili napoletani. Cenni biografici e storici. Serie I (PDF) [collegamento interrotto], in Bullettino dell’Orto Botanico della R. Università di Napoli, III, ser. I, Napoli, Tip. della R. Acc. delle Sc. Fis. e Mat., 1913, pp. 41-57.
Cfr. Quaranta, 2020 e Ministero della Istruzione Pubblica, R. Università di Napoli. Stabilimenti scientifici. Orto botanico, in Annuario della Istruzione Pubblica del Regno d'Italia pel 1863-1864, Brescia, Tip. del giornale La Sentinella bresciana, 1864, p. 58. Giovanni Quaranta, Licopoli Gaetano[collegamento interrotto], su Pantaleone Sergi (a cura di), Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea, Istituto Calabrese per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea, 12 gennaio 2020. URL consultato il 24 febbraio 2020.
Licopoli fu assegnato alla cattedra che era stata di Giuseppe Antonio Pasquale (cfr. Istituti superiori d’insegnamento. Collegio medico-chirurgico in Napoli, in Annuario dell'Istruzione Pubblica del Regno d'Italia pel il 1865-1866, Firenze, Tip. del Regno d'Italia, 1866, p. 181). Pasquale, invece, era stato nominato direttore incaricato del R. Orto botanico in seguito alla morte di Gasparrini, il 28 giugno 1866 (cfr. R. Università di Napoli. Stabilimenti scientifici. Orto botanico, in Annuario dell'Istruzione Pubblica del Regno d'Italia pel 1866-1867, Firenze, Stab. Tip. G. Civelli, 1867, p. 60). Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
Cfr. Gibelli, 2020, p. 139. Corrispondenti di Giuseppe Gibelli (PDF), su st02-unito.prod.cineca.it, pp. 1-278. URL consultato il 18 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2020).
Questa Accademia era stata fondata da Costa nel 1838 per «l'incremento, la diffusione e la promozione dello studio delle scienze naturali per tutti tre i regni: minerale, vegetale ed animale». Fu aperta ufficialmente il 10 gennaio 1841 nella Cappella di Santa Monica in San Giovanni a Carbonara. Fu poi sciolta nel 1849 per ragioni politiche poiché molti suoi soci erano stati coinvolti nei moti risorgimentali di quegli anni. Fu riaperta nel 1861 ma, dopo la morte di Costa nel 1867, rimase attiva solo un paio di anni cessando definitivamente la pubblicazione delle sue riviste (cfr. Antonio Borrelli, L’Accademia degli aspiranti naturalisti, su societanaturalistinapoli.it. URL consultato il 2 marzo 2020) (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2020).
Licopoli dovette rinunciare per le cattive condizioni di salute: «a Napoli Licopoli ha avuto un colpo apoplettico» (cfr. Gibelli, 2020, p. 234). La provvisione fu adottata con R. Decreto del 25 aprile 1887 (cfr. Ministero della Pubblica Istruzione, Provvisioni della divisione per l'istruzione superiore, in Bollettino Ufficiale dell'Istruzione, XIII, n. 5, Roma, 1887, p. 120). Nell'anno accademico 1888-89 l'incarico d'insegnamento fu svolto, in supplenza, da Francesco Balsamo, coadiutore di Federico Delpino al R. Orto botanico (cfr. Francesco Balsamo, Titoli di merito del prof. Francesco Balsamo di Napoli, Napoli, 1894, p. 6). Corrispondenti di Giuseppe Gibelli (PDF), su st02-unito.prod.cineca.it, pp. 1-278. URL consultato il 18 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2020).
A sua volta Pedicino era stato destinato alla cattedra di botanica della istituenda R. Scuola normale superiore di agricoltura in Portici (cfr. Francesco Di Vaio, Fonti per la storia del Liceo Vittorio Emanuele, su liceovittorioemanuelegaribaldi.edu.it, 2005. URL consultato il 10 marzo 2020) (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2020). Dal 1877, e fino alla sua morte il 2 agosto 1883, Pedicino avrebbe ricoperto ii ruolo di professore ordinario di botanica nella R. Università di Roma, nonché direttore dell'annesso R. Orto botanico (cfr. Balsamo, 1913, p. 55 e Ministero della Pubblica Istruzione, Tavola necrologica, in Bollettino ufficiale del Ministero dell'Istruzione, IX, n. 8, 1883, p. 666). Francesco Balsamo, Botanici e Botanofili napoletani. Cenni biografici e storici. Serie I (PDF) [collegamento interrotto], in Bullettino dell’Orto Botanico della R. Università di Napoli, III, ser. I, Napoli, Tip. della R. Acc. delle Sc. Fis. e Mat., 1913, pp. 41-57.
Cfr. Riccardi, 2002, p. 30 e Lettera di Licopoli a Gibelli inviata da Napoli il 17 maggio 1882 in Gibelli, 2020, 80 bis.3. Corrispondenti di Giuseppe Gibelli (PDF), su st02-unito.prod.cineca.it, pp. 1-278. URL consultato il 18 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2020).
Cfr. Lettera inviata da Romualdo Pirotta a Gibelli da Modena il 16 marzo 1883 in Gibelli, 2020, 91 bis.106. Corrispondenti di Giuseppe Gibelli (PDF), su st02-unito.prod.cineca.it, pp. 1-278. URL consultato il 18 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2020).
In effetti, esercitando la professione di docente liceale, Licopoli non fece mai parte organicamente dell'ambiente universitario (cfr. Ricciardi, 2002, p. 30). Massimo Ricciardi, Il contributo dei Botanici della Scuola napoletana agli studi lichenologici, in Delpinoa, vol. 44, Napoli, Rapolla, 2002, pp. 27-38. URL consultato il 31 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2020).
Prima del lavoro di Licopoli non c'erano stati significativi contributi alla conoscenza dei licheni dell’area mapoletana, tranne che per alcuni riferimenti nelle opere di Michele Tenore, di Giovanni Gussone e, soprattutto, di Giuseppe Antonio Pasquale (cfr. Ricciardi, 2002, p. 19). Per cui Licopoli può essere considerato il primo botanico «ad aver apportato un significativo contributo alla conoscenza lichenologica dell’area napoletana» (cfr. Ricciardi, 2002, p. 30). Massimo Ricciardi, Il contributo dei Botanici della Scuola napoletana agli studi lichenologici, in Delpinoa, vol. 44, Napoli, Rapolla, 2002, pp. 27-38. URL consultato il 31 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2020). Massimo Ricciardi, Il contributo dei Botanici della Scuola napoletana agli studi lichenologici, in Delpinoa, vol. 44, Napoli, Rapolla, 2002, pp. 27-38. URL consultato il 31 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2020).
Queste raccolte naturalistiche, frutto dell'attività di ricerca e di studio del giovane Licopoli, sarebbero poi diventate il nucleo principale di un percorso espositivo museale realizzato da Vincenzo Musitano Dainotti, un naturalista amatoriale del luogo (cfr. Alippi Cappelletti, 2005). Maurizia Alippi Cappelletti, LICOPOLI, Gaetano, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 65, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2005.
Secondo Geremicca, 1899: «la valutazione di tale produzione lo indicherebbe come uno dei migliori autori del tempo negli studi di anatomia vegetale» ed erede «di una gloriosa tradizione italiana inaugurata nel seicento da Marcello Malpighi» (cfr. Alippi Cappelletti, 2005). Michele Geremicca, Della vita e delle opere di Gaetano Licopoli, botanico napoletano, Napoli, Tip. Gennaro M. Priore, 1899, pp. 1-100. Maurizia Alippi Cappelletti, LICOPOLI, Gaetano, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 65, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2005.