«Egli pensava infatti che una colonna d’acqua troppo alta tendeva a spezzarsi sotto l’azione del suo stesso peso, così come si spezza una fune di materiale poco resistente quando, fissata in alto, viene tirata dal basso. Fu quindi proprio questa analogia fondata sull’esperienza osservativa a portare il Galilei fuori strada.» (in IL VUOTO – Prof.ssa Elisa Garagnani – Isis Archimede[collegamento interrotto].)
(EN) Alexandre Koyré, Galileo and Plato, in Journal of the History of Ideas, IV (4), 1943, pp. 400-428. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato il 2 febbraio 2020).
«Si lasci alla storiografia stabilire, caso fosse mai possibile, se Galileo concepisse il moto inerziale unicamente come circolare [...] o se ammettesse anche la possibilità in natura della prosecuzione indefinita del moto rettilineo, anche perché in Galileo non si può sensatamente parlare di formulazione del principio d'inerzia come se fossimo nell'ambito della moderna fisica newtoniana, ma solo di alcune considerazioni preliminari al principio della relatività del moto.» Portale Galileo, su portalegalileo.museogalileo.it. URL consultato il 25 agosto 2014 (archiviato il 19 agosto 2014).
(EN) Pendulum Clock, su galileo.rice.edu. URL consultato il 16 maggio 2013 (archiviato il 3 luglio 2013).
(EN) Testo italiano e traduzione inglese in: Hydrostatic Balance, su galileo.rice.edu. URL consultato il 16 maggio 2013 (archiviato il 5 settembre 2007).
A proposito del modello copernicano: «È da notare che, sebbene il Sole sia immobile, tutto il sistema [solare] non ruota intorno a esso, ma intorno al centro dell'orbita della Terra, la quale conserva ancora un ruolo particolare nell'Universo. Si tratta cioè, più che di un sistema eliocentrico, di un sistema eliostatico.» (da G. Bonera, Dal sistema tolemaico alla rivoluzione copernicana, su ppp.unipv.it. URL consultato il 9 agosto 2014 (archiviato il 1º maggio 2015).)
(EN) The Speed of Light, su galileoandeinstein.physics.virginia.edu. URL consultato il 13 maggio 2013 (archiviato il 17 agosto 2015).
web.archive.org
A proposito del modello copernicano: «È da notare che, sebbene il Sole sia immobile, tutto il sistema [solare] non ruota intorno a esso, ma intorno al centro dell'orbita della Terra, la quale conserva ancora un ruolo particolare nell'Universo. Si tratta cioè, più che di un sistema eliocentrico, di un sistema eliostatico.» (da G. Bonera, Dal sistema tolemaico alla rivoluzione copernicana, su ppp.unipv.it. URL consultato il 9 agosto 2014 (archiviato il 1º maggio 2015).)
«Nacque in Padova intorno al 1580. Poco più che ventenne professò i voti nell’Ordine Benedettino, e nei primi anni del XVII secolo si trovava nel monastero di S. Giustina di Padova, legato in molta intimità con Castelli, insieme al quale fu discepolo di Galileo, prendendo le parti del Maestro nelle questioni relative alla stella nuova dell’ottobre 1604.» (Da Museo Galileo (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2018).)
Nel 1757 Giuseppe Baretti, in una sua ricostruzione, avrebbe fatto nascere la leggenda di un Galilei che una volta alzatosi in piedi, colpì la terra e mormorò: "E pur si muove!" (In Giuseppe Baretti, The Italian Library, 1757 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2017).). Tale frase non è contenuta in alcun documento contemporaneo, ma nel tempo fu ritenuta veritiera, probabilmente per il suo valore suggestivo, a tal punto che Berthold Brecht la riporta in "Vita di Galileo", opera teatrale dedicata allo scienziato pisano alla quale egli si dedicò a lungo.
«Galileo fu invitato alla villa di San Gaudenzio, sulle colline di Sofignano, alla fine di luglio del 1630, ospite di Giovanni Francesco Buonamici, che con lo scienziato vantava una parentela da parte della moglie Alessandra Bocchineri: la sorella di lei, Sestilia, aveva sposato a Prato l'anno prima il figlio di Galileo, Vincenzo.» (In Comune di Vaiano (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2013).)
In Ed. Naz., Vol. V, pp. 281-288. L'edizione curata da Favaro si basava sulle copie allora disponibili, perché l'originale non era stato ritrovato (Avvertimento, p. 267, nota 1). Il manoscritto originale è stato scoperto nell'agosto 2018 e pubblicato come appendice B (pp. 9-14) a Michele Camerota, Franco Giudice, Salvatore Ricciardi, "The reapparance of Galileo's original letter to Benedetto Castelli" (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2019)..
«Si lasci alla storiografia stabilire, caso fosse mai possibile, se Galileo concepisse il moto inerziale unicamente come circolare [...] o se ammettesse anche la possibilità in natura della prosecuzione indefinita del moto rettilineo, anche perché in Galileo non si può sensatamente parlare di formulazione del principio d'inerzia come se fossimo nell'ambito della moderna fisica newtoniana, ma solo di alcune considerazioni preliminari al principio della relatività del moto.» Portale Galileo, su portalegalileo.museogalileo.it. URL consultato il 25 agosto 2014 (archiviato il 19 agosto 2014).
(EN) Mechanics, su fromdeathtolife.org (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2016).
(EN) Alexandre Koyré, Galileo and Plato, in Journal of the History of Ideas, IV (4), 1943, pp. 400-428. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato il 2 febbraio 2020).
(EN) Testo italiano e traduzione inglese in: Hydrostatic Balance, su galileo.rice.edu. URL consultato il 16 maggio 2013 (archiviato il 5 settembre 2007).
Roberto Renzetti, Il giovane Galileo, su fisicamente.net. URL consultato il 16 maggio 2013 (archiviato il 14 maggio 2013).
(EN) Galileo Regio (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2017)..
Angelo Bassani, Cesare Pecile e la storia della scienza a Padova (PDF), in Rendiconti dell'Accademia Nazionale delle Scienze, detta dei XL. Memorie di Scienze Fisiche e Naturali, vol. 35, 2011, pp. 59-72, § 6 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2019).
Galileo Day, su galileoday.org. URL consultato l'11 febbraio 2020 (archiviato il 27 febbraio 2020).
(EN) Galileo Galilei, su plato.stanford.edu. URL consultato il 15 gennaio 2018 (archiviato il 16 ottobre 2012).
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Ne descrive i dettagli nel breve trattato La bilancetta, circolato prima fra i suoi conoscenti e pubblicato postumo nel 1644 (Annibale Bottana, Galileo e la bilancetta: un momento fondamentale nella storia dell'idrostatica e del peso specifico, Firenze, Leo S. Olschki Editore, 2017).