A tal proposito si narra che Kaibel fosse severissimo nella scelta dei contributi da pubblicare nelle varie annate della rivista: fu persino coniato un verbo sul suo cognome, verkaibeln, col significato di "bocciare, cestinare" ((EN) William M. Calder, III, B. L. Gildersleeve and Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff: New Documents, in The American Journal of Philology, vol. 99, n. 1, p. 10.)