Hegel condivide la critica di Kant alla metafisica portata avanti nella "Dialettica trascendentale" della KrV; la reputa, però, inadeguata e fallimentare, nella misura in cui (1) non è capace di mettere in discussione il modello finito di razionalità promosso da quella, e (2) promuove una visione delle categorie logiche come prive di qualsiasi oggettività e realtà, ridotte a mere forme del pensare soggettivo. cfr. S. HOULGATE, Hegel, Nietzsche and the Criticism of metaphysics., Cambridge University Press, Cambridge 1986, pp. 119-21.
(DE) G.W.F. Hegel, Vorrede, in Grundlinien der Philosophie des Rechts oder Naturrecht und Staatswissenschaft im Grundrisse, Berlin, Nicolaischen Buchhandlung, 1821, p. XIX, ISBN non esistente. URL consultato il 18 gennaio 2016.
L'affermazione che Hegel avrebbe teorizzato che non può esserci un altro pianeta fra Marte e Giove, mentre ne era stato appena scoperto uno da Giuseppe Piazzi il 1º gennaio 1801, pianeta poi rivelatosi l'asteroideCerere, è priva di fondamento: Edward Craig e Michael Hoskin, Hegel and the Seven Planets, in Journal for the History of Astronomy, vol. 23, n. 3, agosto 1992, pp. 208-210. Da questa presunta affermazione deriva il famoso motto Tanto peggio per i fatti.
(EN) Patricia Anne Simpson, Hegel, Haiti, and Universal History (review), in Comparative Literature Studies, vol. 48, n. 2, 2011, pp. 246–249. URL consultato il 29 aprile 2023.
cfr. Luca Illetterati L'oggettività del pensiero. La filosofia di Hegel tra idealismo, anti-idealismo e realismo: un'introduzione (PDF)., in "Verifiche", 36 (2007), pp. 13-31: "Hegel può essere letto tanto come un prosecutore dell’impostazione trascendentalistica kantiana in direzione di una sua ulteriore radicalizzazione, quanto anche come il suo critico più radicale. Ovvero, se si vuole, tanto un “idealista”, per usare una categoria con la quale si tende spesso a identificare la filosofia di Hegel, quanto però anche un “anti-idealista”, nella misura in cui la filosofia di Hegel vuole superare un’impostazione ipertrascendentalistica e forse anche un “realista” se è vero che il superamento del trascendentalismo passa attraverso il riconoscimento di un’idea del pensiero e del concetto che non è “mentalistica”, ma lo connota come qualcosa che non è affatto estraneo alla dimensione della realtà e del mondo" (p. 19).
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In una puntata di "Caffè Filosofico" (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2018)., Remo Bodei ricorda tuttavia che durante il periodo di Tubinga il giovane filosofo sarebbe stato talvolta punito per la sua indisciplina.
Walter Jaeschke, Sull'edizione delle opere di Hegel. URL consultato il 14 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2021).