Georg Wilhelm Friedrich Hegel (Italian Wikipedia)

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  • Hegel condivide la critica di Kant alla metafisica portata avanti nella "Dialettica trascendentale" della KrV; la reputa, però, inadeguata e fallimentare, nella misura in cui (1) non è capace di mettere in discussione il modello finito di razionalità promosso da quella, e (2) promuove una visione delle categorie logiche come prive di qualsiasi oggettività e realtà, ridotte a mere forme del pensare soggettivo. cfr. S. HOULGATE, Hegel, Nietzsche and the Criticism of metaphysics., Cambridge University Press, Cambridge 1986, pp. 119-21.

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  • Luca Illetterati., P. Giuspoli, G. Mendola, Hegel, Carocci, Roma 2010, pp. 113 ss.

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  • Johannes Hirschberger, Geschichte der Philosophie, vol. 2, 3ª ed., Friburgo, Herder, 1957, p. 798, SBN IEI0712316.
  • Walter Kaufmann, Hegel: A Reinterpretation, Garden City, New York, Doubleday & Co., 1965, pp. 372-373, SBN PUV0562867.
  • Rosenkranz, p. 130. Karl Rosenkranz, Vita di Hegel, Milano, Mondadori, 1974, SBN RCA0309274.
  • Friedhelm Nicolini, Marbacher Magazin, Marbach am Neckar, Deutsche Schillergesellschaft, 1991, p. 4, SBN RMS2944092.
  • Friedhelm Nicolini, Von Stuttgart nach Berlin: Die Lebensstationen Hegels, in Marbacher Magazin, Marbach am Neckar, Deutsche Schillergesellschaft, 1991, p. 5, SBN PUV1058470.
  • Rosenkranz, pp. 106, 115. Karl Rosenkranz, Vita di Hegel, Milano, Mondadori, 1974, SBN RCA0309274.
  • Rosenkranz, p. 130. Karl Rosenkranz, Vita di Hegel, Milano, Mondadori, 1974, SBN RCA0309274.
  • Rosenkranz, p. 138. Karl Rosenkranz, Vita di Hegel, Milano, Mondadori, 1974, SBN RCA0309274.
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  • Friedhelm Nicolini, Von Stuttgart nach Berlin: die Lebensstationen Hegels, Marbach am Neckar, Deutsche Schillergesellschaft, 1991, p. 19, SBN PUV1058470.

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  • Filosofi, in Sprea, n. 717, Segrate, Luca Sprea, p. 85, ISSN 2283-8449 (WC · ACNP).
    «Ormai riconosciuto come uno dei massimi pensatori, Hegel divenne filosofo ufficiale del Regno di Prussia [...] Il pensiero di Hegel, tra il 1819 e il 1830, si adeguò alle nuove ventate reazionarie, facendosi progressivamente sempre più assolutista e decisamente antiliberale. [...] egli dapprima salutò con favore il controllo dello Stato sulla libertà d'insegnamento, e successivamente condannò le rivoluzioni liberali che si stavano operando in Francia e in Belgio. Quanto sia stata sincera la trasformazione del pensiero politico hegeliano è ancora oggetto di accesa discussione tra gli storici della filosofia.»

unipd.it

paduaresearch.cab.unipd.it

  • cfr. Luca Illetterati L'oggettività del pensiero. La filosofia di Hegel tra idealismo, anti-idealismo e realismo: un'introduzione (PDF)., in "Verifiche", 36 (2007), pp. 13-31: "Hegel può essere letto tanto come un prosecutore dell’impostazione trascendentalistica kantiana in direzione di una sua ulteriore radicalizzazione, quanto anche come il suo critico più radicale. Ovvero, se si vuole, tanto un “idealista”, per usare una categoria con la quale si tende spesso a identificare la filosofia di Hegel, quanto però anche un “anti-idealista”, nella misura in cui la filosofia di Hegel vuole superare un’impostazione ipertrascendentalistica e forse anche un “realista” se è vero che il superamento del trascendentalismo passa attraverso il riconoscimento di un’idea del pensiero e del concetto che non è “mentalistica”, ma lo connota come qualcosa che non è affatto estraneo alla dimensione della realtà e del mondo" (p. 19).

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  • Filosofi, in Sprea, n. 717, Segrate, Luca Sprea, p. 85, ISSN 2283-8449 (WC · ACNP).
    «Ormai riconosciuto come uno dei massimi pensatori, Hegel divenne filosofo ufficiale del Regno di Prussia [...] Il pensiero di Hegel, tra il 1819 e il 1830, si adeguò alle nuove ventate reazionarie, facendosi progressivamente sempre più assolutista e decisamente antiliberale. [...] egli dapprima salutò con favore il controllo dello Stato sulla libertà d'insegnamento, e successivamente condannò le rivoluzioni liberali che si stavano operando in Francia e in Belgio. Quanto sia stata sincera la trasformazione del pensiero politico hegeliano è ancora oggetto di accesa discussione tra gli storici della filosofia.»

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