James Murdoch, A History of Japan, vol. 3, reprint, London, Psychology Press, 1903, pp. 325–326, ISBN 978-0-415-15417-8. URL consultato il 6 aprile 2018.
«Molti giapponesi sono naturalmente inclini al gioco d'azzardo; nell'antica corte di Kyoto il vizio era diffuso, e nei secoli XIV e XV i samurai spesso puntavano le loro armi, armature e finimenti per cavalli su un lancio di dadi, anche alla vigilia di una battaglia, e quindi dovevano entrare in azione in panoplie incomplete e talvolta senza armatura. Ai tempi dei Tokugawa il vizio non raggiunse questa diffusione tra i samurai, ma divenne comune a Yedo e continuò ad esserlo per tutta la storia della città.»