In realtà il candidato socialista fu Antonio Piccinini, ucciso dai fascisti la notte del 28 febbraio 1924 e nondimeno mantenuto in lista dal suo partito. Eletto deputato post mortem il successivo 6 aprile, alla Camera gli subentrò Giovanni Bacci, cui i fascisti impedirono con la forza di commemorare in aula il compagno assassinato (Casa Piccinini).